Caffe' Europa

 

 

La versione testuale del comunicato integrale delle Br

Caffe' Europa

 

(pag. 27)

un approccio di ricerca rispetto ai nodi problematici da sciogliere, rispetto a cui si cercano elementi oggettivi funzionali a darne definizione teorica, che possa sviluppare un'esecuzione idonea al massimo dell'efficacia. Esso costituisce uno strumento fondamentale affinchè la ricostruzione delle forze che viene perseguita, operi al contempo alla formazione di avanguardie complessive, in quanto costituisce l'alternativa concreta e funzionale all'efficacia della prassi, agli aspetti di spontaneismo, ideologismo, immediatismo, inesperienza a lavorare in modo organizzato e sul terreno politico-militare, che connotano mediamente la soggettività rivoluzionaria oggi. Se il metodo politico-organizzativo è lo strumento per esprimere e costruire autonomia politico-operativa ed esercitare responsabilità politica, l'autonomia politica è rapportarsi autonomamente, nelle scelte che si devono compiere per condurre la prassi rivoluzionaria, al patrimonio collettivo, espressione storica e politica dei termini generali della progettualità rivoluzionaria, patrimonio in continuo avanzamento rispetto al rapporto che la prassi innesca con la realtà, e alla teorizzazione generale che si opera di essa e che si collega ai termini teorici storici.

Patrimonio che si concorre a definire in relazione alla propria specifica collocazione e percorso, e che vede la necessità di partecipazione e dialettica, proprio al fine di sviluppare un patrimonio massimamente efficace nel rapporto di trasformazione rivoluzionaria della realtà. Il piano aggiornato con cui il patrimonio d'organizzazione stabilisce una relazione storica con i termini di progettualità politico-strategica, la collocazione in questo quadro degli elementi di contraddizione e di avanzamento emersi nella prassi svolta, concorrono ad impostare la definizione di una "linea politica generale" che, riferendosi alle problematiche di fase, deve vivere funzionalmente in tutte le definizioni e realizzazioni programmatiche, per consentire quel movimento centralizzato in cui tutte le attività possono essere funzionali all'avanzamento complessivo. Linea che ha poi diversi momenti di specificazione, nascenti dalle difficoltà che scaturiscono dal collocarla materialmente nei momenti attuativi.

Metodo politico-organizzativo e riferimento alla linea politica generale come orientamento relativo agli aspetti generali del quadro politico entro cui si colloca lo specifico nodo politico-organizzativo da affrontare, costituiscono gli assi principali intorno a cui può operarsi un processo di formazione delle forze rivoluzionarie.

L'aspetto della costruzione delle forze rivoluzionarie vede nella disposizione delle forze sul programma, il piano centralizzato su cui si definiscono le attività che le forze devono condurre e la suddivisione delle responsabilità necessaria. Anche la disposizione delle forze sul programma può essere operata progettualmente sintetizzando, nel calibramento dei compiti, gli elementi che consentono l'efficacia nelle realizzazioni programmatiche con l'avanzamento del complesso dei termini necessari per andare a sciogliere il nodo di fase, cioè la Ricostruzione di un'Organizzazione Comunista Combattente che agisca da partito per costruire il Partito, tra cui lo sviluppo dell'autonomia politico-operativa, quale obiettivo legato a questo nodo e ai caratteri della tappa attuale. Progettazione della disposizione delle forze sul programma che si dimostra efficace, sul piano tanto delle realizzazioni programmatiche, specifiche, che della costruzione politico-organizzativa, in relazione alla capacità derivante dalla prassi concreta, e dalla sua analisi scientifica, di analizzare i compiti e le responsabilità, capendone il livello di complessità e di complementarità con altri compiti e ruoli.

In sintesi: ideologismo e spontaneismo, ed esecutivismo e genericismo, come portato dei primi, costituiscono i limiti di formazione dell'autonomia di classe che si dispone sul piano rivoluzionario, che solo le fratture soggettive necessarie per l'assunzione di una responsabilità di avanguardia, l'adozione del metodo politico-organizzativo e il riferimento conseguente alla linea generale che viene definita possono governare-superare, mettendo in grado di assumere il metodo prassi-teoria-prassi come riferimento reale e non formale dell'agire rivoluzionario, consentendo di costruire un patrimonio politico-operativo collettivo e di accedervi, consentendo di qualificare l'identità comunista e di stabilizzarla a livello di concezione della realtà e del proprio ruolo di avanguardia in essa. Al contempo, la costruzione di una O.C.C. si misura con la costruzione di quegli strumenti e passaggi politico-organizzativi che ne consentono la mobilitazione e l'azione programmata

(progettazione-programmazione-pianificazione-esecuzione-verifica), i termini dei quali si definiscono nel processo prassi-teoria-prassi e nel maturarsi di quelle condizioni politiche e materiali che consentono di sperimentarli e ricentrarli, e che, a loro volta, costituiscono la concretizzazione di un metodo politico-organizzativo del lavoro collettivo, nel quale ogni compito, seppur parziale costituisce momento di esercizio di un ruolo di avanguardia che collega, nella definizione degli obiettivi dell'agire e del modo di operare per conseguirli, l'aspetto della progettazione politica, cioè dell'articolazione funzionale della linea politico-generale e della progettualità, alla programmazione e pianificazione sviluppata con metodo scientifico, alla conduzione dell'esecuzione, al bilancio e riadeguamento della prassi, alla centralizzazione dei risultati, problemi e patrimonio. La prassi evidenzia come i piani di fondo su cui avanza la ricostruzione di una forza rivoluzionaria siano: la qualificazione dei caratteri d'avanguardia, esprimibili nell'esercizio di conduzione dell'attività a tutti i livelli, come espressione di autonomia politico-operativa e di responsabilizzazione complessiva, la regolarizzazione degli apporti, e la militanza regolare.

Su questi poggia la possibilità di trasformare lo stadio aggregativo delle forze rivoluzionarie, in Organizzazione Comunista Combattente, e questo è un processo che, per quanto abbia conseguito il significativo passaggio del rilancio dell'iniziativa combattente e dell'esercizio di un ruolo di direzione politica nello scontro, è solo avviato, e ha come propria tappa la costruzione di un'O.C.C. che agisca da partito per costruire il Partito e, che, in quanto tale, possa costituire il Nucleo Fondante il Partito.



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