Caffe' Europa

 

 

La versione testuale del comunicato integrale delle Br

Caffe' Europa

 

(pag. 26)

Queste tematiche e contraddizioni, trovano in generale spazio significativo nel dibattito delle forze organizzate impegnate in processi rivoluzionari, finalizzate all'instaurazione della dittatura rivoluzionaria del proletariato, in particolar modo nella fase di costruzione del Partito. Ciò è dato dal carattere sociale e politico della Rivoluzione Proletaria, dai termini che informano il ruolo dell'avanguardia comunista nello scontro, dalla concezione comunista di tale ruolo e del rapporto avanguardia/masse, concezione connessa alla tesi che, la coscienza rivoluzionaria, viene portata alla classe dall'esterno, un esterno che però politicamente non va inteso come riferito nè al ruolo degli intellettuali, nè ad un ruolo didattico del Partito, ma va riferito al collocarsi dell'operato rivoluzionario sul piano politico dello scontro generale tra le classi, o in esso, all'approfondimento della contraddizione antagonistica tra proletariato e borghesia attraverso la contrapposizione, nella lotta per il potere, degli interessi generali e storici delle due classi antagonistiche. L'avanguardia rivoluzionaria svolge un ruolo imprescindibile rispetto allo sviluppo dello scontro rivoluzionario, se e perchè, opera in funzione dell'affermazione dell'interesse generale e storico della classe, un'operare che si sviluppa per linee interne alle masse, ma che è un piano esterno rispetto alle contraddizioni sociali capitalistiche particolari e congiunturali, è appunto il piano generale e storico.

Questa concezione, riportata sul piano dell'organizzazione comunista da costruire, concepisce il Partito come Partito di quadri. Da questo se ne ricava come, il problema del superamento dei caratteri spontaneistici presenti nella soggettività di classe, sia problema generale, da affrontare programmaticamente nella costruzione del Partito e dell'O.C.C. che agisce da Partito per costruire il Partito. Si capisce quindi, come le tendenze all'esecutivismo, all'immediatismo, al genericismo, all'ideologismo, siano espressioni di spontaneismo che si contrappongono alla costruzione di una forza rivoluzionaria e siano contraddittorie, quindi, con la progettualità e con la finalità in cui ci si riconosce, anche se questo riconoscimento è dato con tutta l'onestà rivoluzionaria possibile e come la lotta contro tali tendenze, operata non ideologicamente ma per l'affermazione di soluzioni concrete funzionali all'avanzamento della prassi rivoluzionaria, sia un fattore del processo di selezione che distingue il ruolo dell'avanguardia comunista e della ricostruzione degli strumenti per attrezzarne l'esercizio, dal complesso dei ruoli e delle condizioni che vanno ricostruiti nella Fase Rivoluzionaria della Ricostruzione delle Forze.

Se queste tematiche hanno spazio in genere nel dibattito dei comunisti, in questa fase assumono problematicità e caratteri particolari. La fase attuale, infatti, è caratterizzata dal nodo della Ricostruzione delle Forze, connotato dalla contraddizione costruzione/formazione e dal permanere di una tendenza di depoliticizzazione legata al processo controrivoluzionario e al conseguente agire offensivo dello Stato rispetto al governo delle contraddizioni sociali, alla ridefinizione della mediazione politica e della funzionalizzazione della politica neo-corporativa a sostenere una condizione di governabilità interna che pur in un contesto critico, consenta la assunzione di ruolo politico-militare dello Stato sul piano internazionale. La discontinuità dell'intervento rivoluzionario capace di incidere al livello più alto dello scontro, è un fattore concreto di queste contraddizioni.

Rispetto a questi nodi, i militari rivoluzionari che hanno operato nei N.C.C. hanno affrontato la Ricostruzione esercitando un ruolo d'avanguardia rispetto al non politico generale dello scontro rivoluzionario, dando una prima soluzione al problema della discontinuità attraverso il rilancio dell'iniziativa politico-offensiva nei nodi politici centrali dello scontro di classe, e misurandosi con il problema di estendere e approfondire il processo di costruzione presente nell'iniziativa rivoluzionaria all'aggregazione di forza ottenuta. Avanzare, necessariamente significa trasformare l'attacco in costruzione per operare ad un nuovo attacco nel quadro di gestione del complesso di aspetti prodottisi con il proprio operato.

La costruzione di un O.C.C. attraverso l'esercizio di un ruolo complessivo d'avanguardia nello scontro è in rapporto con il problema di costruire-formare delle avanguardie politico-militari, a partire dallo sviluppo dell'autonomia politico-operativa e della responsabilizzazione complessiva come termini per l'avanzamento verso l'agire da partito per costruire il Partito.

Un processo in cui l'assegnazione, l'assunzione e la gestione dell'attività in termini di direzione-conduzione è collocare lo sviluppo dell'autonomia politico-operativa e la responsabilizzazione complessiva nel quadro della dimensione organizzativa del lavoro rivoluzionario, e il metodo politico-organizzativo è il mezzo per l'assunzione di iniziativa nella proposta e nell'attività, rispetto ai problemi generali e particolari della prassi rivoluzionaria.

Metodo di conduzione politica dell'attività a tutti i livelli (cioè di esecuzione di ogni attività progettata) che costituisce uno strumento politico-organizzativo che, a prescindere dal livello di competenza espresso, può consentire un affrontamento della prassi idoneo all'efficacia politica e che consiste in quell'impostazione e quelle pratiche che consentono di connettere i compiti parziali ad una responsabilità progettuale, intendendo con ciò il progetto politico dell'o., come fattore che media le finalità rivoluzionarie nel rapporto tra soggettività e realtà sociale storica. Un metodo che parte dalla definizione del nodo politico-organizzativo a cui dare soluzione - procede con l'individuazione di un'attività idonea allo scopo - per definire preventivamente gli elementi costitutivi di ogni attività -politici, tecnici, operativi- per l'individuazione delle caratteristiche problematiche di un lavoro in riferimento alle finalità complessive- per la gestione dei tempi funzionalizzata alle esigenze di centralizzazione - fino alla conduzione dell'esecuzione - e al bilancio tecnico e politico dei risultati ottenuti, concludentesi con la centralizzazione del patrimonio d'esperienza realizzato. E che quando non può valersi di un patrimonio teorico pratico sviluppato si affida all'attivazione pratica con carattere sperimentale, cioè a una prassi svolta mantenendo



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