Caffe' Europa

 

 

La versione testuale del comunicato integrale delle Br

Caffe' Europa

 

(pag. 19)

allo scontro di classe in generale. Per questo, l'avvio di tale percorso, deve essere impostato dalla costruzione delle condizioni politiche, militari, tecniche e organizzative, per mettere in campo e sostenere il rilancio dell'offensiva rivoluzionaria nei nodi politici centrali dello scontro di classe, al fine di collocare in questo scontro il dato politico assente, ovvero l'espressione dell'autonomia politica di classe che, rispetto alle contraddizioni generali dello scontro, definisce e colloca l'interesse autonomo della classe e le sue prospettive di potere. In sostanza, il carattere principale dell'avvio di questo processo, si definisce intorno al nodo di costruzione delle forze per l'offensiva, della tenuta e della stabilità dell'organizzazione delle forze sul terreno strategico. Dover superare questo stadio, nella tensione all'avanzamento, come soggetto organizzato, verso l'obiettivo della ricostruzione di un'Occ che agisce da partito per costruire il Partito, nel vivo dello scontro rivoluzionario, consente di evidenziare le contraddizioni concrete, collegate al rilancio della prospettiva rivoluzionaria, nelle condizioni politico-organizzative danneggiate e disperse dal processo controrivoluzionario. Una definizione di problemi che può dare concretezza ai caratteri della fase, altrimenti assumibili solo ideologicamente, quali ad esempio la contraddizione costruzione/formazione. Una concretezza relativa alla specificità delle condizioni di discontinuità che, nella definizione dei caratteri dei nodi, ne delinea anche le possibili soluzioni politico-organizzative, nella costruzione di un patrimonio politico collettivo.

Il dato di fondo è che, la ricostruzione delle forze rivoluzionarie e proletarie, nel quadro del passaggio della ricostruzione di un'Occ che abbia funzione di nucleo fondante il Partito, riguarda tutti gli aspetti che consentono di concepire il conflitto e di combatterlo: dagli elementi di materialismo storico-dialettico, alle competenze operative per agire nell'unità del politico e del militare, ai criteri che consentono ad un soggetto organizzato di essere tale. Dati costanti sono che, ciò è impossibile, se non si affronta operando immediatamente sul terreno della prassi rivoluzionaria in una dimensione organizzata, riferita ai nodi generali della contraddizione rivoluzione/controrivoluzione, e che le avanguardie rivoluzionarie, l'insieme delle forze militanti, devono tener conto della complessità e complessità su cui operare per avanzare in termini di ricostruzione d'una forza rivoluzionaria. Le condizioni attuali della Fase di Ricostruzione, sono state connotate da questi elementi: - da un lato l'acutezza delle contraddizioni di classe e l'operare offensivo della borghesia e del suo Stato, in un rapporto di scontro immediatamente politico, in quanto inerente alla ridefinizione della mediazione politica e al portato in essa dello scontro rivoluzionario. - dall'altro, la mancanza nei nodi politici generali, che costituiscono l'oggetto immediato dello scontro, di una posizione che definisse fattivamente gli interessi generali della classe, sia in termini di critica di classe, che di prassi offensiva, che di prospettiva di potere; che si definisse nello scontro di classe attuale.

Il portato del processo controrivoluzionario e gli sviluppi dell'offensiva della borghesia e del suo Stato, hanno indotto l'affermazione nel campo proletario e rivoluzionario di tendenze difensive, prodotte proprio dal rapporto di forza sfavorevole che rilancia tali tendenze approfondendo le condizioni di arretramento, mentre nel contempo, la mediazione neocorporativa è il piano proposto e imposto dallo Stato. Il contenuto prevalente nell'opposizione proletaria ha avuto, in questi anni, un carattere di critica sociale, aclassista o interclassista e, dentro questo contenuto, si sono collocate componenti politiche e sociali che mettono in atto una prassi che vagheggia ipotesi di riformismo sociale. In questo quadro si sono collocate anche forze politico-istituzionali che fanno riferimento al proletariato, la cui progettualità ha egualmente un carattere di riformismo sociale e che, su questo punto di congiunzione, hanno incorporato e istituzionalizzato istanze della autonomia di classe che scaturiscono dallo scontro, ingabbiandole in pratiche di lealismo istituzionale.

Una tendenza questa, disarmante per gli interessi generali della classe, che in alcuni passaggi politici, ha visto queste componenti farsi carico del sostegno ai progetti dello Stato e alle politiche centrali dell'imperialismo.

Su un altro piano si è collocata una tendenza all'economicismo che, svuotando le istanze di autonomia di classe del loro contenuto politico generale, le ha indirizzate verso uno sbocco di subordinazione in quanto riferite ad istanze rivendicative, parziali, storicamente prive di prospettiva, proprio per le delimitazioni del piano di lotta assunto, che a maggior ragione in una fase che vede la classe in posizione di difensiva, non sono in grado di costruire rapporti di forza con prospettive di avanzamento nemmeno in contesti particolari, tranne in settori strategici per il funzionamento del sistema economico, rispetto ai quali lo Stato combina misure repressive e un terreno di trattativa corporativa remunerativo per frammentare e procedere gradualmente nel compatibilizzare tali settori. Per componenti politiche che si riferiscono alla classe come classe in sè e per sè, l'assunzione in termini difensivi di questo contenuto, ha portato alla loro collocazione su un piano ideologico, se non ideale. Cioè si è stabilito un rapporto immediatistico con la lotta di classe, dove la politica rivoluzionaria costituisce esclusivamente un riferimento ideale o tutt'al più interpretativo, senza nessuna ricerca di direzione consapevole organizzata, dialettica ma finalizzata, della politica rivoluzionaria sul piano della lotta di classe. Rapporto immediatistico che vede il piano rivoluzionario come sbocco più o meno meccanico della lotta di classe, della sua estensione come prodotto dell'approfondimento della crisi capitalistica.

Il portato del processo controrivoluzionario, e il suo risvolto sul campo proletario, in chiave di assunzione di tendenze difensivistiche, si è manifestato anche in opzioni politiche che, nell'oggettiva difficoltà di rapportarsi all'approfondimento del rapporto rivoluzione/controrivoluzione, (connotato dall'avanzamento dei termini strategici



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