Caffe' Europa
Attualita'



Una Rai indipendente? Solo se è privata



Franco Debenedetti




Articoli collegati:
Rai, si discute la proposta di Reset
Le ragioni dell'appello di Reset
Depoliticizzare la Rai, se si vuole si può
Liberalizzare, se non ora quando?
Una realistica via d'uscita c'è
La strada è quella che dice Ciampi
Servizio pubblico non vuol dire azienda di stato
Il servizio pubblico: la sentinella della qualità
Una Rai indipendente? Solo se è privata
Questa tv è una vera malattia
Autorita’ indipendenti, presidenti super partes
L'appello di Reset


Nell'appello di Reset mi pare di leggre due temi che andrebbero distinti. Uno è il problema della governance, l'altro riguarda la definizione del contratto di servizio pubblico.

Per entrambe le questioni non vedo proprio come un passo indietro dei partiti possa costituire una soluzione. Considero l'indipendenza una qualità metafisica, non definibile e quindi non falsificabile; non credo alla sterilizzazione della politica come rimedio di autonomia ed indipendenza di organismi come la Rai. Ci si ostina a chiamare patologia un meccanismo che invece definirei con il termine di fisiologia. L'esistenza stessa dell'Antitrust, per esempio, non ci dà alcuna garanzia che chi presiede a questo compito sia completamente immune da favori o corruzioni. Ritengo che sia impossibile, quando parliamo di servizio pubblico, eliminare uno spasmodico interesse all'influenza sui posti manageriali da parte di partiti politici o persone di potere.

Per i problemi che riguardano la Rai io vedo solamente una soluzione, la più semplice, quella che mi pare la più normale: la privatizzazione. Usando questo termine non mi riferisco affatto a qualcosa di impreciso e di indefinito. Mi rivolgo, al contrario, a qualcosa di esatto e dalla definizione molto semplice. Privatizzare vuol dire vendere e non è affatto un progetto complicato da mettere in atto, basta dedicare a questo problema le energie che si dedicano alle sue illusorie soluzioni.

Se noi iniziassimmo a parlare di privatizzare due reti Rai, allora non potremmo sfuggire la necessità, dettata dalle regole del mercato, di ridurre a due anche le reti dei competitori, altrimenti verrebbero a realizzarsi condizioni di disparità. Vista in questi termini la questione della Rai, mi pare che sia la privatizzazione stessa ad esigere e ad offrirci condizioni di parità per garantire la concorrenza.

 

Articoli collegati:
Rai, si discute la proposta di Reset
Le ragioni dell'appello di Reset
Depoliticizzare la Rai, se si vuole si può
Liberalizzare, se non ora quando?
Una realistica via d'uscita c'è
La strada è quella che dice Ciampi
Servizio pubblico non vuol dire azienda di stato
Il servizio pubblico: la sentinella della qualità
Una Rai indipendente? Solo se è privata
Questa tv è una vera malattia
Autorita’ indipendenti, presidenti super partes
L'appello di Reset

 


Vi e' piaciuto questo articolo? Avete dei commenti da fare? Scriveteci il vostro punto di vista cliccando qui

Archivio Attualita'


homearchivio sezionearchivio
Copyright © Caffe' Europa 2001

 

Home | Rassegna italiana | Rassegna estera | Editoriale | Attualita' | Dossier | Reset Online | Libri | Cinema | Costume | Posta del cuore | Immagini | Nuovi media | Archivi | A domicilio | Scriveteci | Chi siamo