Strano paese il nostro,
fatto di strane mogli, di altrettanto strani mariti, per non parlare dei figli. Strane
insomma le nostre famiglie, soprattutto viste dalla televisione. Accade, ad esempio, che a
"Quelli che il calcio...", trasmissione cult e di grande ascolto di Rai Due,
vada in scena, ormai da un anno, lallegra rappresentazione caricaturale di una
coppia molto in vista. Lei, la moglie, Daniela Rosati, fa la presentatrice televisiva (si
occupa di salute ed è la Rosanna Lambertucci di Mediaset), lui, il marito, Adriano
Galliani, è vice presidente vicario del Milan, un uomo di calcio e un uomo di Berlusconi.
Succede che lei va in studio, ospite di Fabio Fazio e che,collegato
dallo stadio di San Siro, ci sia il marito che non è il marito vero ma Teo Teocoli che lo
imita straordinariamente bene. E la gag dellanno. Si dicono "buon
lavoro", si scambiano regali in diretta, lei dice di amarlo, lui va in scena vestito
da diavolo rossonero con tanto di corna in testa e forcone in mano: Daniela si preoccupa
della sua salute, lui le dice che in fondo, ogni giorno è come il primo giorno, lei si
lamenta perché preferisce la compagnia notturna di Costacurta, Zaccheroni e Maldini alla
sua, lui, che è in ritiro con la squadra, le promette di tornare vincitore, con lo
scudetto cucito sullimpermeabile. E raccontano di come si sono conosciuti, di come,
dandogli ancora del lei, Adriano le abbia chiesto la mano. Che romantici.
Di fronte allo schermo televisivo, tutti a dire, però che bella
coppia, come si prestano allo scherzo, quel Galliani il buon Teo lo prende in giro ma è
proprio un signore, e Daniela come si vede che lo ama... Tutto falso.
La cronaca, che ignora le regole della televisione, ci racconta che la
coppia, in realtà, è in crisi da molto tempo, che i due si stanno separando, che è
stata fissata una data in tribunale, che se ne stanno insomma occupando gli avvocati.
Purtroppo domenica prossima, se il Milan vincerà lo scudetto, molto difficilmente vedremo
Teo Galliani gioire con la moglie. Forse vedremo il Galliani vero brindare, ma
questo non essendo fiction, interesserà molto meno il pubblico (soprattutto i non
milanisti). Il Truman Show è entrato così nelle nostre case, travestito da cabaret
E il bravo conduttore a dire: "Mi dispiace, non sapevo...".
Ps
A questo punto, mi sembra opportuno riportare un brano del libro di James Ellroy,
"Corpi di reato", appena uscito da Bompiani. E la definizione di stampa
scandalistica; serve a capire che qualche volta, la televisione è ancora peggio:
"Ecco la spiegazione del successo della stampa scandalistica: le
persone provano per i personaggi un arrapamento ambivalente. Li adorano acriticamente. Li
ammantano di adulazione adolescenziale, e in cambio conseguono cazzi caustici. E
deprimentemente dissociativo. E idolatria idiota. Laddove le fanzine fomentano le
fiamme di una fatua fedeltà e corroborano la certezza che non ce la farai mai a fotterti
i tuoi beceri beniamini, la stampa scandalistica rompe quel rinforzo e decostruisce e
demitizza con delirante determinazione quegli indifferenti idoli che ti ignorano. E
ripicca revisionista".
Pps
Nel caso Rosati, Galliani, Teocoli, Fazio, chi sono gli idioti, gli attori o il pubblico
pagante?
Ppps
Taluni, maligni, sostengono addirittura che Galliani, prima che Berlusconi acquistasse il
Milan, sia stato juventino. Come Emilio Fede.
Pppps
Scherzavo