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Lorenzo De Carli, Internet. Memoria e oblio, Bollati Boringhieri,
"Temi 66", Torino 1997, pp. 160, L. 24.000
La rete Internet è oggi in nuce quello che domani sarà il mondo
interconnesso. Essa è però già compiutamente qualcosa che va al
di là dalla mera struttura composta di cavi collegati a milioni di
computer. Internet è già un testo dal quale l'identità degli
utenti emerge nello stesso modo in cui dalle pagine di un romanzo
emerge l'identità dei suoi personaggi. L'opposizione che si profila
all'orizzonte tra digitale e analogico è anche la contesa tra
l'identità fittizia che acquisiremo quando tutte le attività
sociali migreranno nelle reti telematiche e la nostra identità
reale che sopravviverà come residuo.
Come se avesse a che fare con un romanzo, nella prima parte di
questo saggio l'autore esamina le strategie con le quali Internet
stabilisce le coordinate di uno spazio peculiare composto da un
numero sempre crescente di testi. La natura di questo spazio
intertestuale oscilla tra la "semiosfera" (J. Lotman) e il
"libro mondo" (F. Moretti), ma si dimostra essere anche un
"multiversum" (E. Bloch).
Nella seconda parte l'autore, anche qui ricorrendo a concetti
estranei al mondo dell'informatica (come il "cronotopo" di
M. Bachtin) ma affatto pertinenti quando l'oggetto in esame è un
testo, si sofferma sul modo in cui si configura il tempo nella rete
Internet. La terza e ultima parte del libro, dedicata all'ecologia
della rete, denuncia la facilità con cui in questo momento storico
le tecnologie della comunicazione consentono di reinventarsi una
tradizione e di manipolare la memoria storica, relegando il resto
nell'oblio.
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