Segnalazione/Premio Italiani nel
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Serena Vinattieri
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Si è svolta lo scorso 3 giugno a Piazza Venezia, sullo sfondo dell’Altare
della Patria, la cerimonia di premiazione per sei tra i nostri
connazionali emigrati all’estero. I premi sono stati conferiti dalla
Fondazione intitolata a Marzio Tremaglia, assessore alla Cultura della
Regione Lombardia e figlio del deputato Mirko Tremaglia, scomparso
nell’aprile dello scorso anno.
Gli italiani premiati sono:
Anacleto Angelini, l’uomo più ricco del Cile. Nato a Ferrara, nel
1948 a ventidue anni sbarca a Santiago dove costruirà un immenso
impero di attualmente circa 15 miliardi di lire. Dalle vernici all’edilizia,
dallo sfruttamento forestale al settore delle serrature e a quello
agro-industriale.
Il torinese Franco Belgiorno Nettis, trasferitosi dagli anni Cinquanta
in Australia dove fonda la Transfield, società leader nell’edilizia
industriale e nella gestione di progetti d’infrastruttura. Sua è la
costruzione del secondo porto di Sydney.
Julian Fantino, nato a Vendoglio 58 anni fa, si trasferisce in Canada
nel 1952. Inizia la sua carriera come membro della security in
un centro commerciale del quartiere italiano di Toronto per poi
indossare l’uniforme di Capo della Polizia. Oggi è a capo del più
importante e numeroso corpo del Paese con oltre 7.000 unità.
Rodolfo Magni, nato a Prato nel 1914, si trasferisce a Johannesburg
nel 1950. Nel corso di 35 anni, la sua azienda Aranda Textiles Mills
è divenuta un gruppo tessile con un fatturato di 65 miliardi e 1500
dipendenti.
Armando Tancredi, Vice Console Onorario dell’Italia a New York,
fonda nel 1952 La Casa dei Bambini Italiani all’estero. Quest’istituzione
si impegnava a assistere e dare soggiorno ai numerosi fanciulli
recatesi negli Stati Uniti per sottoporsi a delicati interventi
chirurgici che non è possibile effettuare in Italia. Attualmente l’associazione
è sostenuta da Enza Tancredi.
La baronessa Mariuccia Zerilli Marimò che nel 1987, in memoria del
marito Guido, acquista una casa al Greenwich Village e ne fa la sede
della Casa Italiana Zerilli Marimò, centro per la diffusione della
cultura italiana, e della Casa degli Studi Italiani della New York
University. Con l’intento di favorire la conoscenza della nostra
narrativa contemporanea negli Stati Uniti e nei paesi di lingua
inglese, la Casa Italiana ha istituito un concorso letterario che
prevede, per l’opera vincitrice, un premio di 3000 dollari e la
successiva pubblicazione.
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