Due
diversi modi di pensare l’Ue si
sono scontrati al Consiglio europeo.
Da una parte le strategie franco-tedesche;
dall’altra le intransigenze britanniche.
Le seconde hanno avuto la meglio e c’è
chi grida alla fine dell’Unione.
E se fosse invece l’occasione
per voltare pagina?
L’Unione
va incontro ad una fine inesorabile, unica
soluzione un’Europa tutta economica
e per niente politica. Dal Regno Unito una
visione apocalittica.
Il presidente francese, la strategia
contro lo sconto inglese sui contributi europei,
il mancato successo. E ora si apre un nuovo
ciclo, molto anglosassone.
Diario
di una fuga, di un’infanzia sofferta,
di notti insonni e poesie. E nella valigia
i dizionari per leggere e scrivere in terre
e lingue straniere.
Da Parigi
a New York, ammirando i fondali dell’Atlantico
comodamente seduti in treno, un viaggio tra
Verne e Colombo. Impossibile? Chiedete alla
pubblicità.
Il relativismo
al centro del dibattito filosofico e dei
rapporti tra religione e politica, tra stato
laico e fede.
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