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Temperance Brennan contro Harry Potter



Kathy Reichs con Paola Casella




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Kathy Reichs è il nuovo fenomeno letterario americano per quanto riguarda il genere noir, degna erede di Patricia Cornwell la cui eroina, l'anatomopatologa Kay Scarpetta, sembra il modello sul quale è stata clonata Temperance Brennan, la protagonista dei romanzi della Reichs. Ma, a differenza della Cornwell, Kathy Reichs parla per esperienza personale: laureata in antropologia e specializzata in biologia dello scheletro e archeologia, lavora nell'Ufficio di Patologia Legale di Charlotte, nel North Carolina, e fa parte dello staff del Laboratoire des Sciences Judiciaries et de Medecine Legale di Montreal.

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Reichs è una dei cinquanta antropologi legali riconosciuti ufficialmente dall'American Board of Forensic Anthropology e collabora con l'FBI come docente al centro di addestramento di Quantico. Il suo romanzo d'esordio, Corpi freddi (edito, come tutti i suoi libri, da Rizzoli), diventa subito un best seller in America, Inghilterra e Canada, e rimane per tre mesi nelle classifiche dei libri piu venduti per il New York Times e per il Sunday Times. Per questo libro l'autrice vince nel 1998 l'Arthur Ellis Award come miglior Romanzo d'esordio.

In Italia per partecipare al Noir Film Festival di Courmayeur (vedi articoli collegati), Kathy Reichs si racconta a Caffè Europa.

Come spiega il dilagante successo del genere noir?

C'è sempre stato un interesse per il lato oscuro delle cose. Ciò che è nuovo è l'interesse per la scienza, in particolare quella forense. E' difficile spiegare esattamente il perché. Negli Stati Uniti sono spuntati un'infinità di fiction televisive come Crime scene, che si concentra sulle prove fisiche recuperate sulla scena del crimine, Crossing doors, il cui protagonista è un medico legale, e Autopsy, il cui titolo parla da solo. Non so dire se queste fiction stiano riflettendo un trend in corso nella società o se lo stiano anticipando. Resta il fatto che alla gente l'argomento interessa.

E come spiega il successo dei suoi romanzi in particolare?

Credo che le mie storie piacciano perché sono concluse, risolte, e il bene predomina sul male. Il che non sempre succede, anche nei noir: pensiamo ai romanzi di Thomas Harris che vedono protagonista Hannibal Lecter. E poi le mie storie rispondono alla curiosità del pubblico nei confronti della medicina legale. I lettori sanno che la parte medica è raccontata con competenza e accuratezza: che è scienza, non fantascienza, o magia.

Anche quella, però, sta attraversando un momento felice: basti pensare al successo di Harry Potter.

Harry Potter è l'esatto contrario di Temperance Brennan: lui e il suo mondo rappresentano la fuga dalla realtà, e nel loro caso il male è un personaggio indefinibile, contro cui si può combattere solo con armi sovrannaturali. Tempe, invece, indaga il male, lo viviseziona, e lo sconfigge con scientifica metodicità.

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Da dove prende spunto per le sue storie?

Di solito parto da un caso al quale ho lavorato personalmente. Nel mio primo romanzo, Corpi freddi, ho parlato di un serial killer perché nella pratica quotidiana avevo appena dovuto individuare uno; il secondo libro, Cadaveri innocenti, parlava di culti religiosi, perché i suicidi-omicidi della setta del Solar Temple avevano avuto luogo a Montreal, e le autopsie per quel caso erano state eseguite proprio nel mio laboratorio. Così pure il terzo libro, Resti umani, rifletteva il mio lavoro collegato alle guerre fra bande di motociclisti in Canada. Infine il quarto romanzo, Viaggio fatale, è nato dal fatto che faccio parte di una squadra speciale che aiuta a identificare i cadaveri sulla scena di un disastro.

E' stata coinvolta nel lavoro di indagine svolto dopo il crollo delle torri gemelle?

Sì, sono stata chiamata a riconoscere quali dei resti ritrovati sul ground zero fossero umani, per poi tentare di risalire alle possibili identità delle vittime.

Pensa che ne parlerà nel suo prossimo libro, e quale effetto crede che avrà la tragedia di New York sulla letteraratura noir in generale?

Di sicuro ne parlerò, ma come sfondo a una vicenda inventata. E comunque non subito: anch'io ho bisogno di mettere una certa distanza fra me e quanto è accaduto. Quanto alla letteratura noir e a ogni altra espressione artistica e culturale, credo che nessuno potrà prescindere dai fatti dell'11 settembre, che ormai fanno parte della coscienza di ogni singolo abitante degli Stati Uniti e probabilmente del mondo intero.

Di cosa parlerà il suo prossimo romanzo?

Ho appena consegnato al mio editore americano Great secrets, che dovrebbe uscire in in America a luglio. L'ambiente è il Guatemala, dove mi sono recata qualche tempo fa per identificare i corpi di una quantità di donne e bambini trucidati dalle forze governative. Anche in questo caso, la vicenda fa da sfondo a un caso specifico affrontato da Tempe.

Chi potrebbe interpretare Temperance Brennan sul grande schermo?

Ho appena firmato un contratto con la William Morriss e mi sono già arrivate parecchie offerte per trasformare i miei romanzi in sceneggiature. Alcune attrici sono dunque candidate al ruolo di Tempe, ma non ho ancora deciso quale vedrei bene nella parte.

Forse Jodie Foster, la Clarice Sterling del Silenzio degli innocenti.

Sì, lei sarebbe perfetta, anche se un po' troppo giovane, perché ha saputo dare alla sua Clarice Sterling quel mix di competenza professionale e vulnerabilità che caratterizza anche Tempe Brennan: spesso Tempe lascia che i suo cuore abbia il sopravvento sulla sua testa, e il difficile per lei è rimanere professionale senza diventare emotivamente intorpidita. Ma credo che la Foster abbia altri progetti: di Clarice Sterling ce n'è una sola.


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