Lo sapevate che...?
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Lo sapevate che...?
Quello che segue è uno degli "atti"" del Processo all'uovo che si
terrà il 3 giugno presso l'Università di Pavia
Rituali, sacre, preziose, popolari, preistoriche e artistiche: in un ideale viaggio
intorno al mondo, dai tempi più antichi ad oggi, ecco come le uova sono state
allorigine di opere darte, capolavori, grandi collezioni, usi e costumi in
tante civiltà, dalletà dei dinosauri alla Russia degli Zar, dalla Francia del Re
Sole allarte di Salvator Dali.
Le uova di Pasqua: allorigine di un rito
Pare che i primi a rendere luovo protagonista di un gesto cerimoniale (e
benaugurante) siano stati i Persiani. Festeggiavano l'arrivo della primavera con lo
scambio di uova di gallina, veri e propri porta fortuna contro pestilenze e carestie. Da
noi, in Occidente, l'usanza di scambiarsi uova "della rinascita" e del buon
augurio (la funzione oggi simboleggiata nel "dolce" rito delle uova pasquali) è
più recente: risale al 1176, quando re Luigi VII rientrò a Parigi dopo la II crociata.
Per festeggiarlo, il capo dell'Abbazia di St. Germain-des-Près gli donò metà dei
prodotti delle sue terre, incluse uova in gran quantità, poi distribuite a piene mani al
popolo. Varando una tradizione divenuta immortale.
Se Persia e Francia sono le pioniere dellusanza, è certo il "continente
Russia" quello ove il "rito delluovo" ha attinto i vertici più alti.
Pasqua è la più grande festa del calendario ortodosso russo. Non a caso Tolstoj, Gogol e
Dostoevskij fissano nel corso della notte di Pasqua gli eventi che rivoluzionano la vita
delle loro "creature". E in Russia, Pasqua non è tale senza il rituale scambio
delluovo, seguito da tre abbracci e baci. Il tipo duovo offerto varia
moltissimo: il valore venale dipende dalle risorse del donatore e dal destinatario del
dono. Ma luovo di gallina decorato resta il più popolare.

Quelle preziose di Fabergé
Meno "popolari" certo, ma preziose e celebri sono le uova che Carl Fabergé,
gioielliere geniale, ideò per lultimo degli zar di Russia, Alessandro III, prima di
riparare a Ginevra, incalzato dalla Rivoluzione, Fabergé creò le sue uova cerimoniali
tempestate di diamanti perfetti, incise con tecnica "guilloche" sulloro,
largento, il platino del loro "corpo", impreziosite da lacche finissime,
ispirate a soggetti legati alla storia e alle vicende della casa imperiale.
Contenenti sorprese meravigliose e "segretissime" per lo stesso zar, gelosamente
custodite fino al giorno della festa (uccelli meccanici cantanti, miniature, cammei, perle
rare). Scopo: consentire ad Alessandro di festeggiare la Pasqua in famiglia, insieme ai
nobili più vicini al trono, offrendo loro uova sufficientemente "regali". Più
tardi, dopo il 1917, le uova di Fabergé, già leggendarie, divennero oggetto del
desiderio, dorato e sfrenato, per i maggiori collezionisti mondiali. Almeno 4.000
miliardari americani hanno percorso da allora le capitali dEuropa a caccia delle
uova, spendendo vere fortune. Tra i nomi più celebri, J.P. Morgan, Consuelo Vanderbilt
duchessa di Marlborough, Lillian Thomas Pratt e il "re" dei Fabergé-fans,
Malcolm S. Forbes.
Le Pysanky, uova ucraine decorate in casa
Nella storia delle uova panrusse però, accanto a quelle regali di Fabergé, vanno certo
ricordate le deliziose Pysanky ucraine, le uova augurali ritualmente e magicamente
decorate in casa, il cui guscio ha fori finissimi per consentire, poggiandovi
delicatamente locchio e ponendo luovo sotto una sorgente di luce, di godere
anche "dallinterno" leffetto dei motivi ornamentali.
Uova da collezione: dalla preistoria il dinoeggstore
Uova e collezioni vanno comunque daccordo. Sapete chi è il più curioso venditore
di uova del mondo (destinate appunto a collezionisti)? Il DinoEggStore, Oklahoma Usa, che
compera e rivende, "ripulite" a dovere, uova di dinosauro. Solo "top
quality" - si dichiara orgogliosamente - e meticolosamente restaurate per consentire
allacquirente il pieno godimento di un "pezzo" che ha milioni di anni. La
maggior parte proviene dalla Cina. Come, è arduo dirlo.
Le uova di emu di Gary Gunn
Non male lidea di Gary Gunn, artista texano che incide ritratti di personaggi
celebri, da Marylin a Toro Seduto, sul guscio di uova di emu, una specie di struzzo. Una
sola su dieci però "va bene", dice Gunn. Resta la curiosità di sapere cosa fa
con le nove uova scartate. Chissà, forse una delle 553 varietà di frittata che resero
celebre negli anni Trenta a New York il ristorante Tinos.
"Uova fritte su un piatto senza piatto": firmato Salvador Dalì
A fare splendida sintesi, però, tra uova in cucina e uova nellarte ha pensato a suo
tempo quel geniaccio di Salvador Dalì: Uova fritte su un piatto senza piatto e Pane
francese con due uova fritte senza piatto, entrambi del 1932, ne sono gli esiti,
giustamente famosi.
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