Non solo di gallina 
         
         
         
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        Non solo di gallina 
        Come riconoscere quello fresco 
        Visti dalle... stelle 
        Lo sapevate che...? 
        Quello che segue è uno degli "atti"" del Processo all'uovo che si
        terrà il 3 giugno presso l'Università di Pavia 
         
        Dalle uova di quaglia a quelle di pernice, tacchina e anatra, grandi, medie e mignon sono
        tutte competitors del re della tavola. Variamente riprese nella cucina degli
        chef di tutto il mondo, anche se lunico rivale credibile  
        delluovo per antonomasia...abita in fondo al mare 
         
        ecco come le preparano gli chef più esclusivi di tutto il mondo 
         
        E nato prima luovo o la gallina? Daccordo, forse è una domanda
        sbagliata, e non solo per i soliti motivi... Il fatto è che, a voler essere rigorosi, non
        esiste solo "luovo", ma è più corretto parlare di uova e,
        soprattutto, non cè solo la gallina. E incontrovertibile, certo, che
        il vero re delle tavole di tutto il mondo sia proprio luovo di gallina, sfornato
        dalla classica, simpatica chioccia che tutti noi abbiamo cominciato ad amare dai tempi
        della scuola elementare. Ma per i gourmet, però, e per la variegatissima enciclopedia
        delle abitudini gastronomiche mondiali, le uova sono molte, molte di più. 
         
        Un classico, che parecchi di noi hanno avuto forse modo di gustare, è il piccolo delicato
        uovo di quaglia. Fanno pregio per lui grazia e sapore (non troppo lontano da quello di
        gallina) che hanno convinto chef raffinatissimi. Va bene per eleganti antipasti e
        appetizer, sposa il tartufo, ma è perfetto anche "poiché" nei brodi di zuppe
        ricercate. Luovo di pernice, invece, anchesso mignon e dai piacevoli colori
        esterni, è una raffinatezza anche più rara. Al Bulli di Roses, in Spagna, venerato
        indirizzo per buongustai giramondo, viene servito caramellato, su apposito cucchiaino
        dargento, nel creativissimo defilé degli antipasti della casa 
          
         
        Non possono sfuggire ai cercatori di sapori, ma riportano più vicino a noi, le uova di
        tacchina. Frittate e impasti per dolci il loro destino più abituale. 
         
        le uova del millennio, il trionfo cinese dellanatra 
         
        Destino simile anche per il corposo, un po più "grasso" e colorato, ma
        delicato al sapore, uovo danatra. Gustosa la sfoglia tirata usandolo per
        limpasto, gustoso in tutte le preparazioni canoniche. Eccelso poi, secondo gli
        amatori, impiegato nei due modi che ne fanno in Cina un "autoctono" monumento :
        le "uova al sale" e le "uova del millennio", giuste per festeggiare il
        dopo-Duemila. 
         
        Le prime si preparano coprendole a filo di acqua abbondantemente salata con sale grigio,
        precedentemente bollita e poi fatta freddare; e devono restare poi in un recipiente di
        terraglia ermeticamente chiuso, al fresco e al buio, per 10 giorni. Al termine, oltreché
        saporito, luovo dovrebbe avere tuorlo più colorito e scuro, e comunque sodo,
        intatto (attenzione: se così non fosse luovo non va mangiato!) e albume
        "nebuloso" e filante. Va lavato accuratamente in acqua corrente per 20 minuti e
        servito poi, in quarti, con riso bianco lessato. In Oriente e nei negozi di cibo orientale
        le "salted eggs" sono reperibili già pronte. 
         
        Per le "millennio", invece, la preparazione dura 100 giorni. E prevede che esse
        li trascorrano in un recipiente colmo di terriccio da giardino, dopo essere state
        delicatamente "foderate" allesterno con una mistura (una sorta di
        "argilla") fatta con tè nero forte, sale, ceneri di pino e semplice cenere di
        carbonella. Le uova così "vestite" vanno poggiate nel recipiente, ricoperte con
        altro terriccio e tenute al buio e al fresco, appunto, 100 giorni. Andranno poi lavate con
        delicatezza, e se ben riuscite avranno colore tra il grigio e lambra, consistenza
        del bianco quasi gelatinosa, tuorlo denso con sfumature grigie. Delizioso, dicono gli
        intenditori, servito a spicchi, con fettine sottili di scalogno dolce e una salsa fatta
        con aceto delicato, salsa di soya, "vino di riso" e poco zenzero tritato
        finissimo. 
         
        Papera, tacchina e anatra sono, primo amore - oltre che dei cantonesi e pechinesi - anche
        di Ready Egg, Label belga-olandese specialista in piatti pronti a base duovo, e il
        cui cavallo di battaglia sono appunto le omelette pronte a base delle "altre"
        uova. 
         
        A ben vedere, però, e malgrado lindubbio successo delle uova alternative, il solo
        rivale credibile, a tavola, della imbattibile gallina e delle sue uova, arriva... dal
        fondo del mare. Le uova di pesce - quelle di storione innanzitutto (il caviale, insomma),
        ma anche quelle di muggine o tonno (la bottarga) - sono probabilmente la sola altra sirena
        che vanti, nei confronti del gourmet, un fascino irresistibile così come luovo
        della chioccia della nostra infanzia! 
         
         
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