Crediamo che alle prossime elezioni politiche si debba votare
liberamente, consapevolmente e serenamente secondo le idee e le
inclinazioni di ciascuno. Siamo convinti che non sia in atto uno
scontro tra civiltà e barbarie. L’attuale maggioranza di governo e
la coalizione delle opposizioni hanno pieno e legittimo diritto di
essere giudicate in modo maturo e meditato.
L’enfasi emotiva, lo smodato attacco personale e la trasformazione
della campagna elettorale in un conflitto finale in difesa della
democrazia in pericolo sono strumenti di un vecchio arsenale
ideologico che ha già recato danni gravi al paese e alla credibilità
delle sue classi dirigenti, politiche e intellettuali.
Franco Debenedetti, Luciano Cafagna, Michele Salvati, Paolo Mieli,
Augusto Barbera.