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Il secolo al femminile



Elena Doni




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Quella che segue è l'introduzione della giornalista Elena Doni, organizzatrice di Novecentodonna, alla mostra "Il secolo delle donne".

Un famoso storico inglese, Eric Hobsbawm, ha definito quella delle donne “l’unica rivoluzione non fallita di questo secolo: anche se non ancora compiuta”. E’ stata una rivoluzione senza odio né sangue che, a differenza di altre fratture della storia, ha prodotto un radicale mutamento nelle strutture e nelle relazioni sociali, nei valori e nella visione del mondo, nella sfera pubblica e in quella privata.

Nel corso del Novecento le donne hanno cambiato la loro vita, le abitudini, il modo di pensare e di pensarsi. Oggi le donne non si riconoscono più in uno sguardo maschile che nel passato le aveva individuate solo in quanto "mogli di", "figlie di", "madri di". Oggi milioni di donne si guadagnano da vivere, decidono di sé, studiano, viaggiano, operano transazioni economiche: in una parola, scelgono.


Di questo percorso - spesso ignorato dalle giovani generazioni di donne e di uomini - si vuole lasciare testimonianza e memoria con una mostra che racconti il percorso delle donne italiane in questo secolo. La mostra, dal titolo provvisorio “Il secolo delle donne”, è voluta dal Ministero dei Beni Culturali, ha sede presso l’ex carcere minorile del Complesso di San Michele di Roma e si concluderà a Roma a fine gennaio.


Lo spazio espositivo del piano terra è occupato da fotografie, documenti, manifesti, oggetti (strumenti di lavoro, i primi elettrodomestici, prodotti per la cura del corpo) e vestiti, ordinati secondo sei percorsi tematici:

- Avere e non avere (ricchezza e povertà delle donne italiane, l’emigrazione, gli anni del boom, la civiltà dei consumi, la “nuova povertà”);

- L’amore, i figli, la casa (come si nasceva nel primo Novecento, l’inutile battaglia demografica di Mussolini, il dramma dell’aborto e gli illegittimi, le nuove frontiere della procreazione);

- Imparare, insegnare (dalle maestrine dalla penna rossa alla scolarizzazione di massa degli anni sessanta, le donne di grande ingegno, le due Nobel italiane, Deledda e Levi Montalcini);

- Il lavoro (lavoro amaro e lavoro emancipatorio, le grandi battaglie sindacali, gli scioperi delle mondine, la difficile conquista della parità, la prima donna magistrato, la prima diplomatica ecc., le donne imprenditrici);

- La cura di sé, il tempo libero (vanità di ieri e di oggi, la diffusione dell’igiene, la difficile affermazione della ginnastica agli inizi del secolo, le Piccole Italiane, le olimpioniche, il ballo, la socialità tra donne)

- Fare la storia (le prime suffragiste e la lunga battaglia per il voto, fasciste e comuniste nel ventennio, le partigiane, le donne nella Costituente, le donne politiche dell’Italia repubblicana, le donne nelle amministrazioni locali, il femminismo, donne famose in generale).

Il comitato scientifico della mostra “Il secolo delle donne” è composto da Marina Addis Saba, Edda Billi, Elena Gianini Belotti, Dacia Maraini, Anita Pasquali, Carla Ravaioli, Laura Remiddi e Bia Sarasini.


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