SERBIA MONTENEGRO E VOJVODINA

Non si puo' non partire dalla celebre Radio B92, ormai chiusa dal Governo: e' comunque possibile leggere i diari raccolti dai collaboratori della radio all'indirizzo http://helpb92.xs4all.nl/diaries/diaries.htm.

Vale la pena di dare un'occhiata anche alle attivita' editoriali della radio (http://www.b92.net/b92/radio/
stuff/book/publishing.html).

Sia da Radio B92 che da altri siti (come http://www.beograd.com) si puo' scaricare (in tutti i formati possibili, da stampare e/o inserire nel proprio sito web) una delle tristi icone di questa guerra: quel bersaglio ("We are all targets" recita lo slogan) che vediamo spesso in tv sui cartelli e sugli abiti dei manifestanti.

Immagini e notizie dal punto di vista "ufficiale" del Governo Jugoslavo si possono trovare sul sito del Ministero dell'Informazione .

Piu' "ufficiali" che mai, le fotografie dei tre piloti americani catturati, accompagnate da un comunicato (che si conclude con la laconica frase "In being captured, the US soldiers offered resistance"), sono visibili sul sito del Dipartimento dell'Informazione dell'Esercito Jugoslavo .

Il Federal Secretariat of Information presenta una serie di dossier dalle copertine graficamente vistose, che affrontano vari argomenti scottanti, da "Media War Against Yugoslavia" al Dossier Kosovo, intitolato "Through Terrorism To Independence".

Aggiornamenti dettagliati sulle incursioni aeree sul sito "NATO Attack on Yugoslavia" , con mappa dei bombardamenti avvenuti nella notte appena trascorsa.

Per quanto riguarda gli altri stati della Federazione Jugoslava, una rassegna di notizie sulla situazione si trova all'indirizzo http://www.montenegro.com: il sito parte con un grande "WE LOVE YOU MONTENEGRO" e riporta articoli tratti da diversi giornali tra cui il Washington Post e il Times, ma anche interventi di singoli e iniziative in corso, come la petizione per fermare i bombardamenti NATO.

Sul sito http://www.vojvodina.com, che esordisce con un "All informations are official!" oltre alle immagini del ponte distrutto a Novi Sad e una rassegna giornaliera di notizie, troviamo un messaggio di incoraggiamento per gli hackers che sarebbero riusciti a "invadere" il sito www.world-albania.com ("Thanks brothers, you worked hard last night"), nonche' un sondaggio: "cosa fare dei prigionieri americani?" (Le opzioni sono tre: tenerli come prigionieri di guerra, liberarli in segno di buona volonta', oppure condannarli a morte).

Nel lungo elenco di links, oltre alle immagini degli edifici distrutti e delle manifestazioni di protesta in tutto il mondo, figurano anche siti bestialmente propagandistici come http://compuSerb.com, che tra invettive antisemite e altre idiozie indica Serbia Info News (a cura del sopracitato Ministero dell'Informazione) come "unica fonte di verita' ".

KOSOVO

Notizie sulle attivita' del KLA (Kosovo Liberation Army, da noi conosciuto come UCK) si trovano sul sito "ufficiale" , in albanese, inglese e tedesco e su Kosovapress , agenzia di informazione legata ad esso. Qui si trovano anche le dichiarazioni politiche e una breve storia del KLA, e naturalmente pagine dedicate agli "eroi caduti per la liberta'" e ai "Massacri commessi dai terroristi serbi", tra bandiere albanesi che sventolano e lunghe liste che riportano i nomi e l'eta' delle vittime.

Anche il Kosova Crisis Center  oltre a una rassegna di articoli sulla situazione in Kosovo, riporta le liste delle persone "massacrate dalla polizia serba" in molti villaggi. Diversi articoli e saggi sui crimini compiuti in passato dalle "Orde di barbari serbi", e tra le immagini un inquietante KLA NEEDS YOU modello Zio Sam.

Aggiornamenti quotidiani anche dal Kosova Information Center , che riporta parecchie immagini delle case distrutte e delle persone uccise dalla polizia serba a Drenica (maggio 1998) e Recak (gennaio 1999). Il sito contiene anche un voluminoso dossier intitolato "Espulsioni degli Albanesi e Colonizzazione del Kosovo" a cura dell'Istituto di Storia di Pristina . Sicuramente interessante per una ricostruzione storica delle vicissitudini del popolo albanese in Kosovo.

Radio 21, "First Internet Radio in Albanian" fornisce notizie e aggiornamenti dettagliati anche in inglese  sulla situazione a Pristina e dintorni, citando anche fonti serbe.

Una voce che sembra voler riportare alla ragione le parti in causa e' quella del Movimento Democratico dei Serbi del Kosovo . Dopo una breve premessa in cui si dice che "il Kosovo e' per i serbi quello che Gerusalemme e' per gli ebrei", si afferma l'assoluta necessita' di una tregua unilaterale e di una ripresa delle trattative.

Appelli, articoli e messaggi per una soluzione politica del conflitto. La "lettera del giorno" di oggi e' un appello della Federazione delle Comunita' Ebraiche della Yugoslavia che condanna i bombardamenti NATO e invita il Governo israeliano e il World Jewish Congress a "usare la propria influenza per fermare gli attacchi e sostenere una soluzione pacifica e politica del problema del Kosovo".

FONTI "ALTERNATIVE"

Fornire "un retroterra informativo libero dalla propaganda occidentale o dal nazionalismo serbo o kossovaro" e' l'obiettivo di Tmcrew Infozone .

Fotografie degli aerei e conti in tasca alla NATO ("Quanto costa e chi vende la guerra?"), una rassegna di articoli e interventi tra cui quello di Noam Chomsky ("The Current Bombings: Behind the Rhetoric", una dettagliata analisi delle "regole dell'ordine mondiale" e delle ambiguita' insite nel concetto di "intervento umanitario"), e una tabella che riporta i bombardamenti effettuati dagli USA dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.

L'intervento di Chomsky in italiano e' reperibile su Peacelink , un sito che offre collegamenti al mondo dell'associazionismo italiano e internazionale.

Anche da European Counter Network  si puo' accedere a una rassegna di saggi e articoli in italiano, tra cui "Tre libri sul Kosovo", una utile traccia bibliografica.

L'Edicola della Citta' Invisibile  oltre a dossier e articoli in italiano, rimanda al sito della Transnational Foundation for Peace and Future Research , una organizzazione pacifista svedese che affronta tra le altre cose il fallimento della trattativa di Rambouillet.

E Chomsky e' al momento in evidenza su molti siti, anche su Znet , assieme ad altri saggi utili per approfondire la complessita' della situazione. Tra questi, il messaggio di Milica Dedijer, "un Verde di Belgrado" che denuncia i gravi danni ambientali e culturali causati dai bombardamenti.

"Breaking News & Views for progressive-thinking Americans" e' il motto di Commondreams , che offre una vasta scelta di articoli da giornali, radio e associazioni americane (da Salon al Los Angeles Times, ma anche PeaceNet, FAIR - Fairness & Accuracy In Reporting, Progressive Wire etc.) .

Sito interessante anche a livello di "background information": articoli e commenti utili per delineare il contesto storico della crisi balcanica. Decisamente un buon punto di partenza per ulteriori ricerche, e soprattutto per chi volesse farsi un'idea delle "strategie comunicative" elaborate dalle parti in causa: contiene infatti molti links a siti "pro-UCK" e "Pro-Serbi".

Infine, Amnesty International   e Human Rights Watch   riportano rassegne delle ultime notizie dal Kosovo assieme ai reports delle loro attivita' di difesa dei diritti umani.