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Viaggio nel sottomondo



Franco Cordelli con Paola Casella




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Cominciamo da Schnitzler: penso che ci siano due Arthur Schnitzler, uno naturalista ottocentesco e uno sperimentale e novecentesco. In genere invece non si fa distinzione e si considera soprattutto lo Schnitzler sperimentale, glorificato proprio in quanto novecentesco: quindi Freud, il monologo interiore, il sogno, la rimozione.

Sotto questo profilo Doppio sogno è indubbiamente interessante, ma non è bello, non è riuscito, anzi, sfiora il kitsch. Il grande scrittore è lo Schnitzler naturalista: La signora Alberta Carla, per dire, è un racconto perfetto, potrebbe essere un romanzo di Maupassant ambientato in Austria. Si può dire lo stesso di Henry James: molti conoscono solo l'Henry James della seconda fase, quella sperimentale, mente in realtà il grande James è quello naturalista, e Washington Square è il suo capolavoro supremo.

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Kubrick però si rivolge allo Schnitzler sperimentale e Eyes Wide Shut mi ha ricordato Salò, l’ultimo film di Pasolini. In entrambi c’è la percezione di un sottomondo: un universo inconscio, inconsapevole, non visto, il mondo delle visioni, che si attraversa nel sogno, tra la veglia e il sonno, quando dagli occhi strettamente chiusi si passa agli occhi aperti. La scena-perno di Eyes Wide Shut è quella della messa nera, dell’orgia, che assomiglia alla scena di Salò delle quattro narratrici all'interno della villa. In entrambi i film i personaggi si isolano dal mondo per realizzare desideri che vanno oltre i desideri.

Questo perno centrale, come l’ha strutturato Kubrick? In modo quasi descrittivo. Cioè, Kubrick descrive i due mondi: quello della veglia e quello del sogno. In termini concreti, sono i mondi dei due coniugi: lei che sogna davvero, lui che sogna ad occhi aperti. Secondo questa doppiezza dei mondi e della realtà quotidiana, il desiderio si realizza solo nel sogno, nella visione, nel momento in cui la realtà trapassa in un altro sogno, che può essere in alto o in basso, un sottomondo-sopramondo.

Kubrick costruisce tutto un sistema di doppi e di simmetrie: sotto/sopra, sogno/realtà, sogno che si realizza/realtà che si dissolve, ordine/disordine. In questo senso la famiglia borghese è una allegoria dell’ordine, così come il rituale in cui il protagonista maschile si imbatte è un rituale del disordine. Un doppio fondamentale è quello esoterismo/essoterismo, perchè in Eyes Wide Shut il cinema fa diventare esoterico anche l’essoterico: l’essoterico è la famiglia, la vita quotidiana, l’esoterico è costituito dal sogno e dai rituali infernali.

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Un'altra accoppiata importante è quella ricco/povero. In un mondo dove tutti hanno raggiunto il benessere il male permane, perchè all'interno dell’ordine c’è ancora disordine, ma soprattutto perchè fra i ricchi ci sono quelli più ricchi degli altri. Tom Cruise è un ricco, chiaramente, ma quando viene invitato alla festa di Ziegler si sente escluso perché Ziegler è più ricco di lui, perchè si rende conto che ci sarà sempre qualcuno più ricco di lui. Chi è più ricco gode della possibilità di creare disordine, e di fatto lo fa. Così all'orgia di Eyes Wide Shut partecipano i privilegiati, come i gerarchi fascisti nel Salò di Pasolini.

Il difetto del Doppio sogno di Schnitzler era quello di essere intuitivo, allo stato primigenio. Kubrick "sa" molto di più, e nei confronti del testo di Schnitzler si comporta come un regista teatrale, facendo venire alla luce tutto ciò che nel testo è solo potenziale. Tutto viene spiegato in senso alto, portato a compimento.

Il film ha anche i suoi difetti: ad esempio l'essere ridondante. I personaggi – può darsi che sia voluto, ma mi sembra davvero un po’ eccessivo – soprattutto marito e moglie, invece di parlare si ripetono l'un l'altro le domande, a un livello quasi ridicolo. Forse si tratta di un problema di montaggio: in generale Eyes Wide Shut mi sembra un po' "sporco". Il film di Kubrick non è meglio del racconto di Schnitzler proprio perchè purtroppo non è "finito", anche se è più all’altezza del nostro secolo.

Eyes Wide Shut è un film junghiano, una costellazione ricca di simboli. Non sono d'accordo con Alberto Arbasino sull'importanza della coppia protagonista come coppia borghese, che in quanto tale non è affatto interessante. Credo invece che l'articolo di Arbasino sia stato inconsciamente plagiato dalla costruzione junghiana di Eyes Wide Shut: è stato scritto per poter cominciare con la parola "pomposo" e terminare con la parola "pompino", secondo un gioco continuo di allitterazione. Il risultato è che la costruzione junghiana dell'articolo finisce per costituirne il senso più profondo. …

 

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