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Questo articolo fa parte di un dossier a cura del sito www.e-sessuologia.it
, e viene ripubblicato con l'autorizzazione degli autori.
Ben vengano iniziative come quelle del sito “e-sessuologia”
perché aiutano gli uomini ad affrontare i problemi sessuali. In tempi
rapidi, con domande dirette, senza vergogna. Aiutano gli uomini a
comprendere come l’andrologo sia un interlocutore in grado di
risolvere difficoltà ritenute, spesso erroneamente, insormontabili.
Un altro punto di forza è la sinergia tra andrologia, sessuologia e
sessuologia medica: un aiuto a tutto campo. Parla il professore
Vincenzo Mirone, Presidente della Società Italiana di Andrologia e
titolare della Cattedra di Urologia all’Università “Federico II”
di Napoli.

Professore Mirone, la Società Italiana di Andrologia qualche anno
fa ha istituito un numero verde telefonico rivolto agli uomini affetti
da disturbi erettivi. Fu un successo, anche grazie all’anonimato.
Ora arriva Internet e le domande si fanno ancora più esplicite. Il
segreto è tutto nell’anonimato?
“Sicuramente aiuta, al telefono come al computer. Ma Internet ha una
marcia in più ed è quella dell’immediatezza nel senso che appena
una persona ha un problema ha modo di porre una domanda. Invece al
numero verde, così come negli studi degli andrologi, gli uomini sono
approdati dopo circa due anni dall’inizio del disturbo.
In Internet le domande sono particolarmente dirette. Parlano di
fantasie e di perversioni ma anche di dimensioni del pene e di
argomenti apparentemente “banali”. Durante la visita specialistica
che problemi denunciano?
Le cose in questi ultimi tempi stanno cambiando. Gli uomini si
rivolgono all’andrologo con minore ansia per quanto riguarda i
problemi della disfunzione erettiva e questo per due ordini di
fattori: innanzitutto perché nella cultura maschile è entrato anche
il concetto del fallimento e cioè che una performance possa essere
meno brillante senza che questo mandi in crisi tutto il sistema. E poi
perché con l’avvento delle nuove molecole c’è la soluzione
farmacologica: una pillola e tutto passa. Un’idea che mitiga
parecchio l’ansia.
Quali sono i problemi che più preoccupano il maschio italiano?
“ nnanzitutto le dimensioni del pene. Ne sono quasi ossessionati.
Soprattutto i giovani. E poi sono in aumento i “forsennati del sesso”
e cioè quelli che dichiarano di dover avere diversi rapporti sessuali
al giorno per soddisfare il desiderio. E infine, e si tratta
soprattutto degli over 70, arrivano uomini che chiedono se possono
continuare ad avere rapporti sessuali e comunque chiedono aiuto per
vivere una vita sessuale piena.
Quale vantaggio si avrà dall’Osservatorio sulla sessuologia nel
web?
Principalmente culturale: finalmente gli uomini potranno porre quelle
domande che altrimenti non saprebbero a chi fare. Sono ancora restii
ad andare dallo specialista per chiedere spiegazioni su temi che
credono “banali”. C’è ancora molta ignoranza, nel senso di non
conoscenza, sui temi andrologici e sessuali. E’, inoltre, un
approccio positivo all’Andrologo. Osservatori come questo aiutano a
radicare nella cultura maschile la figura dell’Andrologo come “medico
dell’uomo”, al pari di ciò che avviene per il ginecologo e la
donna. Gli uomini in questo sono ancora indietro.
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