Questo articolo fa parte di un dossier a cura del sito www.e-sessuologia.it , e viene ripubblicato con l'autorizzazione degli autori.

Più che un piacere è un’ossessione. Crescono vertiginosamente in Italia i “forsennati del sesso” quelli cioè vittime della sexual addiction ovvero la dipendenza sessuale.

Sesso, sesso e ancora sesso. Sempre, tutti i giorni, più volte al giorno e con partner sempre diverse. E’ un crescendo, non ci si accontenta più. E il piacere si trasforma in ossessione. Ma anche in una “vergogna” da confessare a Internet.“Sono sempre di più le persone che scrivono dichiarandosi vittime della sexual addiction. Le motivazioni sono diverse e possono essere ricondotte a diversi fattori”.

Negli ultimi venti anni si sono diffuse nel mondo occidentale le cosiddette “dipendenze senza droga”. Ed ecco allora che sono cresciuti comportamenti patologici legati al cibo, al gioco d’azzardo, al lavoro, al sesso.
E così quella che si credeva essere solo una moda da star del cinema americano è diventata, invece, anche una faccenda di casa nostra. In continua crescita.
E anche in Italia arrivano le “cliniche del sesso”. Al Centro per le Dipendenze Affettive e Sessuali, attivo a Roma presso il Dipartimento dell’Istituto per lo Studio delle Psicoterapie (ISP), vengono offerte consulenze e trattamenti .

Maschi
2 su 10
età tra i 30 e i 40 anni
sposati
tutte le professioni

Donne
1,5 su 10
eta’ tra i 30 e i 40 anni
sposate
tutte le professioni



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