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Date: Mon, 24 Jan 2000 16:16:46 +0100
From: "Maddalena Loy" mloy@europarl.eu.int
To: caffeeuropa@caffeeuropa.it
Subject: Andreotti versus Craxi

Uno dei pochi meriti attribuiti a Craxi è l'affaire Sigonella. Adesso, morto Bettino, Andreotti rivendica Sigonella dicendo testualmente che Craxi quel giorno "pensò bene di andarsene a casa sua a Milano", e svelando che la vicenda fu gestita da lui e da Amato.

Dato che la tempestività di questa dichiarazione si commenta da sola, non resta che valutare il peso politico di Andreotti: uno "statista" che ha il coraggio di parlare soltanto dopo un funerale.

"Andreotti è restato in Italia a subire un (ingiusto?) processo, Craxi invece è scappato all'estero".

I tanti (troppi) moralisti italiani hanno forse avuto la "soddisfazione" di veder ESPIARE Andreotti-Belzebù. Il quale, da vero democristiano, ha sentito il bisogno della catarsi, sopportando un processo i cui capi d'accusa erano fin dall'inizio ridicoli. Craxi (che in vita ha avuto il privilegio di leggere una sentenza Enimont dove la sua estraneità ai fatti - riconosciuta chiaramente dai giudici - è stata definita un fatto "estetico"), è morto da esule. Andreotti è vivo in ginocchio, Craxi è morto in piedi, da italiano, da socialista ma soprattutto da LAICO.

Maddalena Loy

 


Date: Mon, 24 Jan 2000 08:22:44 +0200
From: vincent vincent1@otenet.gr
To: caffeeuropa@caffeeuropa.it
Subject: Craxi

BUONANOTTE BETTINO

E così se n'è andato pure Craxi, un grande statista che ha avuto il privilegio tutto italiano di morire nella sua refurtiva.

Amen

Aldo Vincent

"IL GRILLO SPARLANTE"

QUI ITALIA Il quotidiano telematico
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http://www.qui-italia.it

 


Date: Mon, 24 Jan 2000 19:01:50 +0100
From: pier attilio superti pierattilio.superti@demsin.org
Subject: Craxi
To: caffeeuropa@caffeeuropa.it

Dopo i giorni del dolore che va sempre rispettato, anche se molta ipocrisia ha invaso il mondo dei media, discutere della figura di Craxi resterà difficile per molti anni. Stupisce che nessuno ricordi in questi giorni la responsabilità più grande: il deficit pubblico che è esploso negli anni Ottanta e che ha consegnato a noi un'Italia a rischio di dissesto finanziario da cui stiamo faticosamente emergendo. Un conto è parlare di riforme (e su questo aveva ragione Craxi e chi, pur suo avversario, voleva fare riforme istituzionali) un altro è l'essere riusciti a mettere in ginocchio un paese.

Stupisce il clima di odio che nei confronti di avversari pollici si è cercato di scatenare. In realtà in questi giorni si è scavato un ulteriore fossato tra la politica e la società, si è tornati indietro rispetto al tentativo di costruire una etica della politica condivisa. Tangentopoli non fu solo finanziamento illecito dei partiti, fu corruzione vera e propria, fu richiesta proditoria di tangenti che se non pagavi producevano automaticamente la tua esclusione, fu il mettersi d'accorso nello spartirsi questo mercato.

Chi diceva che la politica doveva essere altro veniva guardato con meraviglia e deriso perché non aveva capito nulla. Tutto questo non era solo colpa di Craxi ma sicuramente lui promosse una classe dirigente diffusa che, purtroppo, teorizzava e praticava questo modo di essere.

Infine un'ultima annotazione, sulla comparazione con la Baraldini che viene fatto. La Baraldini è tornata in Italia e resta in carcere. Poteva farlo anche Craxi. Sofri ritorna in carcere. Poteva farlo anche Craxi.

 


From: "Daniele Polvani" polvy@tin.it
To: caffeeuropa@caffeeuropa.it
Subject: Fuori i nomi e fatti!!!!!!!!
Date: Sun, 23 Jan 2000 01:01:51 +0100

Dite a Bobo, che è il momento di vendicare suo padre e di tirare fuori tutti i nomi. Se ritiene che sia da vendicare, altrimenti continui a fare la sua bella vita alla salute di tutti noi, con i soldi che servirebbero a me come ad altri milioni di ITALIANI per crescere i nostri figli, che suo padre e molti altri ci hanno RUBATO.

Quindi forza e coraggio, altrimenti vaffanculo e non rompeteci più le palle.

Uno saluto al defunto non lo si nega, però all'uomo non a quello che ha rappresentato.

 


From: "Massimiliano" massetto@iol.it
To: caffeeuropa@caffeeuropa.it
Subject: la morte di craxi
Date: Sun, 23 Jan 2000 15:26:24 +0100

spero che finalmente abbiamo raggiunto il fondo e si possa ricominciare. Dopo l'affermazione del governo di fare per un condannato ( a Roma si chiamano delinquenti) un funerale di stato, questo può succedere solo in Italia. Mi auguro che il governo e la sinistra si ravvedano e incominciano a governare, invece di farsi condizionare dalle campagne di stampa pagate dall'opposizione all'Europa e alla modernità.

Una cosa è certa, se seguitano cosi andranno per sempre nel limbo dell'opposizione e per non aver voluto governare come invece dovrebbero. Di sinistra rimarrà solo rifondazione che non fa altro che chiedere l'elemosina, invece di chiedere quello che si dovrebbe chiedere una società moderna e competitiva con il resto del mondo.

 


From: "Giorgio Boratto" gboratto@iol.it
To: caffeeuropa@caffeeuropa.it
Subject: la parola ai lettori
Date: Sat, 22 Jan 2000 23:21:37 +0100

E' stata istituita la commissione di inchiesta parlamentare su tangentopoli, proprio il giorno della morte di Craxi. Ma cosa vuole dire questa commissione? Vorrà accertare che erano tutti colpevoli? Questo si sà già. Vuole assolvere tutti con una sorta di equazione : tutti colpevoli, tutti assolti? Questo è quello che voleva Craxi e chi ora lo ripropone sfacciatamente è spudoratamente ipocrita. Qui sta veramente la giustizia dei "due pesi e due misure": il volere per una classe politica che fa le leggi, l'esimersi dall'osservarle. E' uno schiaffo ai cittadini. E' ritenere i politici una casta intoccabile.

Se la commissione di inchiesta vuole essere utile dovrebbe trovare il modo che non accadano più questi reati e trasmettere ai giudici quelli che trova affinchè si avviino nuovi processi. Altro che persecuzioni! Si dovrebbe trovare anche il modo che non avvengano nuove ipocrite mode come le "partite di giro" di Berlusconi: con gli spot che paga a se stesso con i soldi pubblici del finanziamento pubblico ai partiti.

Giorgio Boratto

 


Date: Wed, 26 Jan 2000 11:02:30 +0100
From: emilio melancolia@tiscalinet.it
To: caffeeuropa@caffeeuropa.it
Subject: la salma e l'io

Come spiega molto bene Carlo Tullio-Altan in un suo libro formidabile [1992], mentre il concetto dà senso alle cose il simbolo dà senso a noi stessi. I socialisti oggi non hanno nessunissima idea o concetto da proporre come soluzioni per governare la complessità del reale (disoccupazione, ambiente, rapporti tra gli stati, educazione...), essi con la salma di Craxi, hanno solo dato senso a se stessi.

Stando ai fatti uno dovrebbe dire loro grazie e credere in loro solo perché essi esistono (di solito funziona all'inverso: prima uno ha delle idee e gli strumenti e dopo assume una identità!). Di fronte alla loro crisi della presenza (nel senso di Ernesto de Martino) essi reagiscono con riti e miti del tutto astratti e inutili.

Le comparse che oggi costituiscono il nocciolo duro dei socialisti (martelli, bobo, ecc) non hanno la minima capacità di giudizio su se stessi e sul mondo...ed è per questo che troveranno forse altri disperati come loro che gli daranno corda e fiducia.

Emilio Vergani

 


Date: Sun, 23 Jan 2000 23:19:41 +0100
From: Giuseppe Abramo g.abramo@tin.it
To: caffeeuropa@caffeeuropa.it
Subject: Morte di Craxi
E' fastidioso speculare sulla morte di una persona. Ma mi è sembrato uno spettacolo deprimente sentire alzare la voce, in occasione della morte di Craxi, a gente che si è fatta i propri interessi, gente che, come Craxi, è stata processata e condannata dalla giustizia. I tempi passano, ma sembra che l'onestà, anche intellettuale, resti un optional non molto gradito.


 

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