Un affezionato lettore ha risposto così
al forum sul millennium bug. Riproduciamo la sua missiva, fermo restando che i suoi
sospetti sono strettamente personali.
From: "Raffaele Facciola" <raffaftrid@sprint.ca>
To: <caffeeuropa@caffeeuropa.it>
Date: Sun, 26 Dec 1999 23:51:52 -0000
La definizione "macchina intelligente" mi ha sempre infastidito: cio' che
inserisci ti viene restituito, e allora quest'intelligenza artificiale che fa?
Combina casini, piu' o meno come provare a schiacciare il bottone della lavatrice al buio,
dimenticandosi di accendere la luce nella stanza.
Lo confesso, io del Y2K Bug ho soltanto letto gli articoli pubblicati su Caffe' Europa,
per il resto tutta la manfrina mi ha lasciato indifferente, anche se non escludo rischi.
Si sa che il mondo totalmente elettronico, non appena il vento soffia un po' piu' forte
del solito, crolla: computers, macchine automatiche collegate e intercollegate e
interconnesse ci fanno una brutta figura. Si rimane al buio e addio civilta' e metropoli
elettroniche. In tutto questo preoccuparsi per l'Y2K Bug ho un forte dubbio:
che i produttori di computers stiano speculando per farsi un po' di pubblicita'.
Questa idea dovrebbe gia' essere venuta loro in mente fin da quando hanno
cominciato a produrre computers, poiche' ad un certo momento della produzione ed anche
prevedendo che i costi non si sarebbero abbassati alla velocita' della luce, le vendite
dei computers avrebbero conosciuto una battuta d'arresto. Pero' i produttori
di computers hanno continuato a ragionare tranquillamente: anche se si diffonde alquanto
panico per i rischi e per i costi per evitare inconvenienti ed eventuali catastrofi
annunciate, molti altri lavoreranno per mettere a punto i sistemi per evitare
spiacevoli conseguenze causate dalla lettura errata di alcune date. Insomma ci sara' un
costo per rimettere a punto certe macchine ma ne beneficeranno molti lavoratori.
L'Y2K Bug potrebbe anche essere la piu' colossale e la piu' costosa operazione
autopubblicitaria messa in moto con anni di anticipo da un'industria che forse aveva
previsto una crisi di crescita. E quale motivo o scusa plausibile migliore di un errore
del quale nessuno ha voluto tener conto in presenza di due zeri galeotti li' in
fondo, quasi quasi inosservati? Insomma come e' possibile che Silicon Valley con tutti i
suoi miliardi(di dollari), con tutti i cervelli che impiega, con tutte le informazioni di
cui dispone, con una progressione tecnologica impressionante, non avesse previsto un tale
inconveniente, o per lo meno non avesse fatto nulla per evitarlo? Un "piccolo"
sospetto rimane.
Cordiali saluti,
Raffaele Facciola'