Sarà proprio
la fiction il terreno privilegiato della sfida che Mediaset s'appresta a lanciare alla
Rai. Sono già partite la nuova serie della sit-com "Vivere", ritratto
dolce-amaro della provincia italiana, e "Anni 60", rievocazione dell'epoca del
boom firmata Carlo Vanzina. Tra le produzioni in avanzata fase di elaborazione, troviamo
"Ciao professore" con Massimo Dapporto e Mattia Sbragia per la regia di Josè
Maria Sanchez, la miniserie "Cleopatra", e il giallo "Indagini al
microscopio", con Claudia Koll.
A rendere ancora più accesa la battaglia, l'arrivo di un nome
illustre, Maurizio Costanzo, al timone di Mediatrade, la società che produce fiction per
le tre reti Mediaset.

Costanzo, a cosa si deve lo straordinario boom della fiction nei
palinsesti Rai e Mediaset?
"Direi che si tratta di un fenomeno d'importazione. Il successo
della fiction nasce in altri Paesi, soprattutto negli Stati Uniti e in Sudamerica. Per
lungo tempo le serie più fortunate erano sempre e comunque straniere, quasi che gli
italiani non si sentissero capaci di creare telefilm e soap-opera di sicuro impatto. Poi,
poco tempo fa, la svolta: anche nel nostro Paese la fiction ha trovato una rielaborazione
originale e convincente, con ottime produzioni e ascolti alti":
Da più parti, tuttavia, è stato detto che si sta eccedendo, e che
ben presto si arriverà ad un'overdose di fiction.
"In effetti, il fenomeno va tenuto sotto stretta osservazione .E
Mediatrade , già nel mese prossimo, organizzerà i cosiddetti stati generali dei talenti
audiovisivi in cui autori, produttori e attori discuteranno di cinema e fiction. E abbiamo
in serbo altre iniziative..."
Quali?
"Creeremo una banca-dati di volti e di talenti, un ufficio casting
sempre aperto, un programma-vetrina per nuovi comici che poi provvederemo a lanciare in
sitcom o film tv. Chiederemo inoltre agli editori di segnalarci le storie che più si
prestano all'adattamento per il piccolo schermo. E stiamo pensando ad allestire un grande
laboratorio teatrale e televisivo"
Insomma, state cercando di contrastare i grandi successi Rai nel
settore...
"Certo, nel complesso l'offerta di Mediaset non bastava a
contenere la grande offensiva lanciata dalla Rai. Ma ora, ne sono convinto, l'azienda
pubblica avrà filo da torcere!"

Parliamo del vostro impegno nel cinema.
"Tra acquisti e produzioni, nel 2000 Mediatrade impegnerà circa
mille miliardi. Contiamo di far lavorare con noi autori famosi come Ettore Scola e
Giuseppe Tornatore, per citare solo due nomi"
Come si sente, Costanzo, nel nuovo ruolo di presidente di
Mediatrade?
"Per ora, sto ancora assolvendo al mio ruolo di direttore di
Canale 5, un incarico che mi ha dato moltissime soddisfazioni. Quella di Mediatrade è una
sfida appassionante, nuova, perchè la fiction è un genere sul quale davvero si sta
giocando una parte cospicua del futuro della televisione"