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Fini e’ pronto ad appoggiare D’Alema

 

Tommaso Debenedetti

 

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Solidarietà nei confronti dell’impegno italiano a fianco della Nato, e critiche severe alle contraddizioni che emergono nella maggioranza, Questa, dall’inizio dellla guerra nei Balcani, la posizione del Polo, "Massimo D’Alema sta dando prove di grande senso di responsabilità - ammette il leader di An Gianfranco Fini - e il discorso alla Camera pronunciato nei primi giorni del conflitto, come pure il suo messaggio televisivo di martedì, sono pienamente condivisibili. Il problema - continua Fini - è un altro: D’Alema non può chiedere coesione agli italiani quando, su un tema così delicato, la sua maggioranza rischia di portarci addirittura ad una crisi di governo". E Beppe Pisanu, capogruppo di Forza Italia a Montecitorio, afferma: "Il centro-sinistra, con le varie, quotidiane liti di cossuttiani, cossighiani e chi più ne ha più ne metta, sta dando una prova disastrosa, che ci scredita fortemente agli occhi degli altri Paesi. E’ la prova evidente del fatto che l’Italia, dal governo Prodi in poi, non ha più avuto una politica estera, basti ricordare il continuo ricatto di Bertinotti a Prodi e la quasi crisi che si ebbe nel '97 sull’Albania!". Le divisioni nella maggioranza vengono definite addirittura ridicole da Antonio Martino, già ministro degli Esteri dell’esecutivo Berlusconi e oggi responsabile di Forza Italia per gli affari internazionali: "E’ triste e insieme comico lo spettacolo di una maggioranza che litiga e si divide; ma é il governo stesso che dà prove di ambiguità. Prima D’Alema dichiara alla Camera che l’Italia è pienamente a fianco della Nato, poi fa approvare una mozione che s’impegna a chiedere la cessazione delle operazioni belliche, poi di nuovo fa un appello di alto profilo e di sicura lealtà atlantica, Insomma, il solito, desolante balletto del ‘partecipo ma non partecipo’..." Anche Pierferdinando Casini, dei CCD, ritiene "desolante" l’attuale rissa tra i partiti di governo: "però D’Alema ha detto cose sensate e responsabili, e se necessario, qualora i cossuttiani si sfilassero, faremo ciò che è nell’interesse del Paese".

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Destra divisa sui profughi

Sulla delicatissima questione dei profughi, nella destra sono emerse, nei giorni scorsi, divergenze, Silvio Berlusconi, già domenica, aveva promesso piena e concreta solidarietà: "Noi faremo di tutto – ha dichiarato il leader del Polo- per accogliere I profughi, Migliaia di esseri umani stanno soffrendo a causa dellla decisione e della folle idea di Milosevic di costruire una grande Serbia". Se Casini mostrava pronto sostegno alla linea umanitaria di Berlusconi ("chi contrasta tale linea fa, magari involontariamente, della demagogia"), da An Maurizio Gasparri metteva un freno : "Attenzione, l’Italia non può permettersi di accogliere altre migliaia di disperati"-avvertiva Gasparri. I timori dell’esponente di An, anche dopo la partenza della missione Arcobaleno, che aiuterà i kosovari in territorio albanese, evitando il rischio di un esodo di massa verso le nosgtre coste, restano assai forti: "Aiutare queste persone va benissimo - dice Gasparri - ed é giusto e opportuno che, come loro stessi hanno chiesto, lo si faccia in Albania. Però bisogna stare attentissimi: c’è il rischio che il traghettare nel nostro Paese i profughi, cosa che in parte avverrà comunque, offra il fianco allo sbarco di tanti falsi profughi, magari criminali provenienti da zone diverse dal Kosovo". Ma il responsabile immigrazione di Forza Italia, De Luca, insiste: "Quello di accogliere I kosovari, è un dovere dell’Italia. Un dovere prioritario!"

 


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