Finalmente si parla della educational
credit card. Lidea era stata avanzata due anni fa sulle pagine di "Reset"
(numero giugno luglio 1997) da un articolo di Umberto Sulpasso, commentato favorevolmente
da Edwin Morley Fletcher, un economista che ben conosce le potenzialita sociali
contenute in quel banale oggetto di uso quotidiano che sono le carte a banda magnetica.
Ora lidea e stata rilanciata dal ministro del Tesoro, Giuliano Amato, e da
quello della Pubblica Istruzione, Luigi Berlinguer, dopo una fase di gestazione dentro le
pareti di Palazzo Chigi, attraverso interviste a Repubblica. Gli interessati confermano a
"Caffe Europa" che il progetto sta procedendo, anche se gli annunci sono
prematuri, nella versione originale ideata proprio da Sulpasso: una forma di prestito
attraverso la carta che metta una fascia ampia di giovani (tra i 18 e i 22 anni?) in
condizioni di acquistare computer, software, formazione, accessi a Internet, corsi a
distanza.
Lobiettivo e quello di dare un colpo al terribile ritardo
italiano nella cosiddetta alfabetizzazione digitale attraverso un intervento dello stato
che abbia una funzione suscitatrice di nuove energie senza troppo gravare sulla spesa
pubblica. Il metodo della educational credit card, che trovate illustrato su queste
pagine on line dallo stesso autore del progetto, consiste nel mettere in moto una grande
massa finanziaria destinata ai computer, alla formazione, a facilitare lespansione
di Internet impegnando le casse pubbliche in misura proporzionalmente molto bassa. Si
tratta infatti di un prestito, una forma di prestito affine a quello
"donore" in uso per gli studi superiori in altri paesi. Un prestito che
valorizza la responsabilita delle famiglie e soprattutto degli individui.
E una idea assai piu ricca di quella della semplice
"rottamazione" dei computer. Questultima e stata applicata con un
certo successo alle automobili e in teoria potrebbe esserelo anche ai frigoriferi e alle
lavatrici (come qualcuno chiede), ma al di la dei giudizi di efficacia su
questi casi, perche si tratta pur sempre di misure protezionistiche che abbassano i
livello di competitivita dei produttori nazionali rimane il fatto che tutti
hanno gia imparato, o possono imparare a portare unauto, nella scuola guida
del proprio quartiere e che, per il frigorifero, non occorre nessun genere di corso,
mentre la grande barriera allaccesso del computer e dei suoi molteplici usi consiste
tanto nel costo degli attrezzi quanto nella mancanza di formazione e di luoghi dove
farsela.
Il ministro Amato ha confermato oggi a Caffe Europa che "la
rottamazione non e unalternativa, perche essa e solo un modo non
costoso di risolvere uno spicchio del problema, che e quello di dotare i giovani che
studiano di un Pc a basso costo". "Lidea resta quella grande (la educational
credit card) e il problema e solo di come se ne spalma il costo", argomento
sul quale non ci sono ancora dati abbastanza precisi per una decisione. A Palazzo Chigi
confermano che le cose stanno cosi. Il lavorio in corso non potra, a quanto
pare, concludersi prima di settembre.
Sappiamo bene che nelle Universita italiane gli studenti dotati
di preparazione e attrezzature per luso delle nuove tecnologie sono una minoranza
ridicola. La lentezza della discussione in corso nel governo non puo che apparire
esasperante per centinaia di migliaia di ragazzi che non sono in condizioni di comprarsi
un notebook e di fare ricerche bibliografiche in rete. Riceviamo lettere di studenti
esasperati e molto nervosi a causa di questa menomazione. Lannuncio
ovviamente se seguito dai fatti dellarrivo di questa benedetta carta avrebbe
molte conseguenze pratiche e molti significati importanti. La discussione sofferta sulla
finanziaria e le pensioni avrebbe finalmente qualche sbocco creativo e ottimistico in una
direzione, quella dei giovani, in cui di buone notizie non ce ne sono mai.