| Il film lo affitto su Internet Simona Vigna
Questo articolo è apparso per la prima volta sul Corriere della sera (www.corriere.it) del 28 giugno Addio negozi di video noleggio sotto casa. Niente più film da riavvolgere o multe per il ritardo. I film in cassetta potrebbero presto essere rimpiazzati da un clic del mouse. L'era dei video distribuiti su Internet è più vicina di quanto si possa immaginare. O di quanto sia disposta ad ammettere l'industria della celluloide. Basta chiederlo a Scott Sanders, presidente della Sightsound, azienda di servizi in rete che ha stipulato un contratto con una società cinematografica per offrire a pagamento online un film di successo come "Pi greco" dell'americano Darren Aronofksy. O basta navigare verso Ifilm. net, un sito che offre i lavori di 65 cineasti indipendenti, nella speranza di imbattersi nel prossimo Quentin Tarantino. Dalla Warner Bros., che presenta in rete i cortometraggi dei debuttanti della scuola di cinema della New York University, alla Atom Films che paga i registi per i diritti di lancio delle loro opere nel cyberspazio, i segnali del prossimo sisma nel mondo dell'intrattenimento sono inequivocabili. "È un evento decisivo per Internet e per i consumatori", ha detto della nuova distribuzione di "Pi greco" Sanders, che nel 1995 fu tra i primi a offrire musica a pagamento in rete. Due le parole d'ordine che stanno aprendo le porte a questa tendenza: la rivoluzione "broadband" (la banda larga), che sta assicurando un aumento della capacità di trasmissione, e il "video streaming", ovvero i software per spedire i segnali multimediali via Internet. Per coloro che si servono di collegamenti ultraveloci, i film in rete sono già una realtà tecnicamente possibile, garantita da compressioni video ad alta qualità che permettono di visionare i film a 30 immagini al secondo. Per il grande pubblico, però, il boom online non avverrà all'istante. Soprattutto per una serie di problemi economici e di regolamentazione. Ma la prospettiva di avere film alla portata del pc di casa sta già allarmando l'industria dello spettacolo. Specialmente alla luce della recente esplosione della musica su Internet, che ha chiaramente colto alla sprovvista numerosi addetti ai lavori. Non per niente, un'indagine della Sightsound ha dimostrato che una grossa fetta degli utenti che hanno scaricato da internet il film "Pi greco" era composta da responsabili di aziende cinematografiche curiosi di vedere in anteprima che cosa riserva loro il futuro. Un assaggio del domani viene anche dall'aggressività di società come Broadcast.com che proprio di recente ha acquistato azioni della Trimark Entertainment per assicurarsi i diritti di distribuzione di vari titoli, fra cui la serie "Warlock". Il mondo della celluloide teme anche che il fenomeno possa aggravare il problema dei film pirata, che già sta costando alle major cinematografiche milioni di dollari. Film come "Armageddon", "Godzilla" e "La sottile linea rossa", del resto, hanno fatto già il loro debutto clandestino in rete. L'altro settore che potrebbe risentire dell'avvento dei film su Internet è quello dei distributori di videocassette che, comunque, sono sopravvissuti bene alla trasmissione dei film di successo via etere e cavo. E potrebbero fare altrettanto in futuro. Magari cavalcando l'onda del Web. "Nessuno ci proibisce, un domani, di tenere i Dvd in negozio per spedirli via telefono nelle case degli utenti", è stata la risposta pronta di Mark Vrieling della Video Software Dealers Association negli Usa.
IN RETE www.sightsound.com
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