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Andrea Begnini



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Prima della New Age, prima che si moltiplicasse all’inverosimile l’offerta di modi di vivere alternativi al nostro modello occidentale, l’unica devianza alimentare e ideologica possibile era quella del vegetarianesimo. Oggi gli Arancioni appaiono quasi antichi, superati da un mercato del trasgressivo assai diversificato e completo, ma la cultura vegetariana rimane alla base di quasi tutte le proposte e i siti Internet a essa dedicati ricevono migliaia di visite tutti i giorni, anche grazie alla star mucca pazza.


La data storica ufficiale della fondazione della Vegetarian Society viene fatta risalire al 1847, anno in cui in un ospedale di Ramsgate nel Kent chiamato Villa Northwood si formò il primo nucleo della più antica associazione vegetariana del mondo. Oggi, solo nel Regno Unito, circa tre milioni e mezzo di persone sono vegetariane. Il sito della Società presenta le più dettagliate informazioni sulle relazioni tra la salute e la dieta vegetariana, nonché tutte le ricerche sul rapporto tra un’alimentazione di questo tipo e alcune delle principali malattie come il cancro, l’ipertensione, l’osteoporosi e l’artrite. Famosa la sezione dedicata a Cordon Vert, la scuola di cucina vegetariana che organizza corsi da tanti anni e ha messo in piedi un gettonatissimo servizio di catering. www.vegsoc.org 


Ivu.org affronta la questione del mangiare carne con un approccio deciso, presentando una galleria degli orrori che offre immagini riprese dal mattatoio. Un altro aspetto molto curato è quello relativo alla spiegazione dei vari tipi di vegetarianesimo possibile: vegetariano è chi compie la scelta di non cibarsi di animali (acquatici, marini e terrestri); i vegetaliani o vegani scelgono non solo di non nutrirsi ma anche di non utilizzare né animali né derivati di origine animale. Esistono poi i crudisti che mangiano solo verdura e frutta crude per assumere tutta quell’energia vitale del cibo che in cottura andrebbe dispersa, e i macrobiotici che non consumano né latticini né uova ma il pesce sì, con varie regole nella combinazione degli alimenti e l’esclusione di alcuni vegetali. www.ivu.org/svi/index.html 

Vegetariano.it propone una lettura completa del fenomeno partendo da alcuni dati storici che inquadrano il percorso evolutivo del vegetarianesimo in stretta vicinanza con la religione: Brahmanesimo, Buddismo, Giainismo e Zoroastrismo hanno da millenni difeso l'astensione da cibi preparati con la carne, cosa come fecero filosofi e pensatori del calibro di Pitagora, Seneca, Ovidio, Diogene, Socrate e Platone. In tempi moderni scrittori famosi come Voltaire, Paley, Pope, Shelley, Bentham e Lamartine espressero il desiderio di una dieta priva di carne. Ricca la sezione dedicata alle manifestazioni in programma e alle ricette, alcune delle quali davvero sfiziose anche per i carnivori, come i topinambur trifolati con crema di miglio oppure l’insalata di alghe izichi con salsa all’aneto. Ancora ricette sulla sezione dedicata al vegetarianesimo di Mangiarebene: 10 menù completi per ogni occasione, dalla cena romantica a quella estiva. www.vegetariano.it ; www.mangiarebene.com/accademia/gusti/vegetariana 


Sempre in tema di alimentazione il sito di Esonet smonta tutte le dicerie attorno alla possibilità che una dieta vegetariana possa non andare bene perché poco equilibrata, riportando l’autorevole opinione espressa dall’American Dietetic Association la quale ha affermato che una particolare dieta, la latto-ovo-vegetariana, fornisce tutti i nutrienti richiesti anche dalle gestanti e dalle donne che allattano ed è in grado di soddisfare validamente i fabbisogni nutrizionali per la crescita. Certo bisogna osservare alcune regole di bilanciamento dei cibi durante la giornata, e a questo scopo, il sito propone uno schema di massima dei pasti quotidiani. Attenzione poi ad alcuni cibi come il pane che è spesso preparato con lo strutto o altri grassi animali, oppure a quelle società che usano nell'imbottigliamento dell'acqua o del vino i cosiddetti coadiuvanti tecnologici, a volte provenienti da cadaveri di animali (l’Avi, Associazione Vegetariana Italiana, sta mettendo a punto un marchio ad hoc che certifichi la presenza nelle preparazioni di soli ingredienti di origine vegetale).www.esonet.org/ricette/index.asp 

Anche i vegetariani stretti, i vegani, hanno un loro sito chiamato Eatveg che raccoglie un’immensa raccolta di frequent asked question e articoli sull’argomento, compreso uno che racconta la conversione di Lisa Simpson a questa filosofia: in una vecchia puntata del famosissimo cartone animato americano la figlia di Homer incontra Paul e Linda McCartney che la convincono a non cibarsi più degli animali, i nostri fratelli su questa Terra. www.eatveg.com 


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