Chi non mangia questa minestra…
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I complotti alimentari arrivano anche a teatro. E non esiste solo la
famigerata e temutissima mucca pazza ma anche la nutella omicida, i
provoloni inquietanti e le cipolle inibite a germogliare.
Chi non mangia questa minestra… sottotitolo: “spettacolo
biodiverso a base di riso integrale, che mette in piazza ciò che
molti mettono nel piatto” è stato ideato, scritto e messo in scena
da Chiara Casarico, Federica Festa e Tiziana Scrocca, attrici e clown
della compagnia teatrale La cartastraccia: “Il nostro
spettacolo è un telegiornale -racconta Federica Festa- in cui tre
giornaliste sui generis parlano di sicurezza alimentare,
tematiche ambientaliste, biotecnologie in modo divertente e comico”.
Lo spettacolo è stato creato in dicembre per EquoRoma 2000,
una grande mostra mercato di prodotti del Commercio Equo e Solidale e
dell'Agricoltura Biologica.
27 anni, laureata in Storia del teatro, Federica Festa è
autrice-attrice di teatro di ricerca e lavora negli ospedali romani
come soccorso clown: “Mi sono formata come attrice alla scuola di
clown de Il circo a vapore, ho insegnato lì per qualche anno e
ora sono una libera professionista”. A Caffè Europa spiega
che cosa c’è dietro e dentro questo strambo tg alimentare tanto
bizzarro quanto fedele alla verità.
“Spettacolo biodiverso a base di riso integrale”: in che cosa
consiste la vostra biodiversità?
E’ la scelta di non fare comicità e cabaret di sistema per cui il
riso dev’essere solo una forma di svago, che non fa riflettere né
muove critiche. Vogliamo essere un po’ come Beppe Grillo e provocare
un riso integrale, cioè far ridere e contemporaneamente porre
domande, far sorgere dubbi, parlare del pane quotidiano evidenziandone
le problematiche.
E che cosa mettete in piazza di quello che gli altri mettono nel
piatto?
Tutto quello che abbiamo scoperto studiando gli articoli, le riviste e
i libri informativi sull’alimentazione che ci sono serviti per
scrivere il testo: che cosa c’è dentro una bistecca, com’è fatto
il pâté de fois gras, che fine ha fatto Mazinga e perché si dice
provolone, per dirne alcune.

Secondo voi, che cosa c’è dentro una bistecca?
Per saperlo, bisogna partecipare al nostro quizzone teatrale indovina
che cosa c’è nella bistecca in cui facendo la parodia dei quiz
televisivi ci inventiamo le telefonate di una galleria di personaggi
che danno la loro risposta…alla fine vince "Arvaro er macellaro
del Quadraro, che parla chiaro e nun se paga caro: nella bistecca sua
al prezzo di una bistecca normale ce stanno antibiotici, virus,
pesticidi, ritardanti tiroidei, psicofarmaci, ormoni, oltre a
vitamine, proteine e grassi". Che si vuole di più?
Ma allora anche voi siete vittime della sindrome della mucca pazza?
Personalmente la carne non è il mio alimento preferito. Grazie ai
maggiori controlli, credo comunque che, dopo essere stati tutti
contaminati, questo sia il momento giusto per mangiare carne buona. Io
però non ne sono attratta e quindi non la mangio neanche adesso.
C’è un cibo più ironizzabile di altri?
Quello di cui si può fare raramente a meno: la nutella, ossia
energia per fare e per pensare, che sostituisce il normale
schiacciamosche o ammazzazanzare. Infatti è stato scoperto che nel
'97 arrivò al porto di Venezia un cargo destinato alla Ferrero,
produttrice di Nutella, che conteneva dei residui di DDT. E allora
nello spettacolo abbiamo inventato il “Chocoddt e la zanzara finisce
lì”, che sostituisce i vecchi metodi dello schiacciamosche: si
spalma la nutella sul pane, si mette sul tavolo, si aspetta che la
zanzara ci finisca dentro, poi si chiude il panino con l’altra
fetta, si schiaccia ed è proprio la morte sua! “Chocoddt e la
zanzara piace anche a ti!”
E invece “Che fine ha fatto Mazinga Z?”?
Vive in Italia dove è stato assunto a tempo indeterminato,
ovviamente tramite concorso, al Ministero dell’Agricoltura, con la
qualifica di irradiatore dei suoi raggi gamma, altrimenti
inutilizzati, direttamente su cipolle, aglio e patate per far sì che
non germoglino.
Perché?
Perché l’Italia è l’unico Paese dove i raggi gamma, che
inibiscono la crescita, vengono erogati gratuitamente dallo stato in
una dose che in America viene vietata perché considerata cancerogena
e causa di mutazione genetiche, dopo che sono state osservate le
conseguenze provocate dai raggi gamma a Chernobyl, per esempio sulle
donne in gravidanza. Quindi se hai una patata che a lungo andare
germoglia è buon segno perché vuol dire che lì Mazinga non è
arrivato.
Qual è la reazione degli spettatori?
Divertita e preoccupata al tempo stesso, perché le notizie di
base sono vere, e gli spettatori rimangono così sotto shock che
nessuno ha più fame. Purtroppo è tutto vero, anche il servizio dall’estero
su come vivono e vengono trattati i raccoglitori di banane dai
coltivatori. In quel caso forse la cosa meno vera è il sottofondo
musicale che usiamo: “L’unico frutto dell’amor è la banana…”.
Si ride, si critica, ma quale ricetta proponete?
Per non sembrare quelli che criticano senza proporre nulla,
abbiamo avviato una collaborazione con alcune botteghe di commercio
equo-solidale e di equo-consumo, che nel foier allestiscono uno spazio
di informazione e vendita di prodotti.
Dunque Chi non mangia questa minestra… che cosa deve fare?
Non deve buttarsi dalla finestra perché esistono vari modi per
mangiare sano: per esempio leggere le etichette dei prodotti
alimentari e farsi una lista dei conservanti nocivi alla salute: serve
a difendersi dal cibo cattivo. Così si può scoprire che il provolone
contiene l’E239 usato anche per conservare i cadaveri, per cui
mangiamo una cera che è anche cancerogena e non commestibile. Allora,
tra cadaveri e provoloni sapete qual è il legame? Facile, hanno tutti
la mano morta!
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