Segno, breve antologia di classici
A cura di Alessandro Lanni
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Da più di due millenni la natura del segno fa problema. Evitata, subordinata al
linguaggio, finalmente riscoperta nel secolo scorso (intendiamo ancora l'Ottocento) la
questione del segno è tornata prepotentemente in primo piano per diventare oggetto di
speculazioni filosofiche e scientifiche nel XX secolo. Qui di seguito presentiamo alcuni
luoghi più o meno classici della storia della semiotica. In questa breve raccolta non si
troveranno passi di semiotica novecentesca; non ci sono Barthes e Eco, Greimas o Hjemslev:
sono presi in considerazione i Padri della scienza del segno (in verità ormai quasi
Nonni).
Al termine di questa pagina è possibile trovare alcuni link a siti di semiotica, per un
primo orientamento in Rete.
Aristotele (384-322 a.C.), Analitici primi
Quando, una cosa essendo, un'altra è, oppure quando una cosa divenendo, un'altra diviene
anteriormente o posteriormente, queste ultime sono segni del divenire o dell'essere.
Agostino d'Ippona (354-430), La dottrina cristiana
Il segno è una cosa che, al di là dell'impressione che produce sui sensi, di
per sé stessa, fa venire in mente qualcos'altro.
John Locke (1632-1704), Saggio sull'intelletto umano
Il suo (della "Semeiotiké", la dottrina dei segni) compito è di considerare la
natura dei segni di cui fa uso la mente per l'intendimento delle cose, o per trasmettere
ad altri la sua conoscenza. Poiché, le cose che la mente contempla non essendo mai,
tranne la mente stessa, presenti all'intelletto, è necessario che qualcos'altro, come un
segno o una rappresentazione della cosa che viene considerata, sia presente alla mente: e
queste sono le idee.
Ferdinand de Saussure (1857-1913), Corso di linguistica generale
Noi chiamiamo "segno" la combinazione del concetto e dell'immagine acustica: ma
nell'uso corrente questo termine designa generalmente soltanto l'immagine acustica, per
esempio una parola. [...] Noi proponiamo di conservare la parola segno per designare il
totale, e di rimpiazzare "concetto" e "immagine acustica"
rispettivamente con "significato" e "significante": questi due termini
hanno il vantaggio di rendere evidente l'opposizione che li separasia tra di loro sia del
totale di cui fanno parte. Quanto a "segno", ce ne contentiamo per il fatto che
non sappiamo come rimpiazzarlo, poiché la lingua usuale non ce ne suggerisce un altro.
Charles Sanders Peirce (1839-1914), Collected Papers (trad. parz. in Semiotica,
Einaudi)
Un "Segno" è qualsiasi cosa riferita a una Seconda cosa, il suo
"Oggetto", rispetto a una qualità, in modo tale da portare una Terza cosa, il
suo "Interpretante", in rapporto con lo stesso oggetto, e in modo tale da
portarne una Quarta in rapporto con quell'Oggetto nella stessa forma, e così via "ad
infinitum". Il Segno perde il suo perfetto carattere significante se, e in quanto,
tale serie è interrotta. Non è necessario che l'Interpretante esista attualmente. Sarà
sufficiente anche un'esistenza "in futuro". [...] L'uomo fa la parola, e la
parola non significa niente più di quello che l'uomo le ha fatto significare, e
significare solo per un uomo. Ma poiché l'uomo può pensare solo per mezzo di parole o
altri simboli esterni, questi potrebbero volgersi a dire: «Tu non significhi niente che
non ti abbiamo insegnato noi, e quindi signifchi solo in quanto indirizzi qualche parola
come l'interpretante del tuo pensiero». Di fatto, dunque, gli uomini e le parole si
educano reciprocamente: ogni accrescimento di informazione in un uomo comporta - ed è
comportato da - un corrispondente accrescimento d'informazione di una parola. [...] Non vi
è elemento della coscienza dell'uomo che non abbia qualcosa di corrispondente a esso
nella parola; e la ragione è evidente: consiste nel fatto che la parola o segno che
l'uomo usa "è" l'uomo stesso. Poiché, come il fatto che ogni pensiero è un
segno - considerato insieme al fatto che la vita è un flusso di pensiero - prova che
l'uomo è un segno.
I link
http://lgxserver.uniba.it/lei/semiotica/semhp.htm
Notebook del Sito Web Italiano di Filosofia dedicato alla semiotica. In italiano
http://www.aber.ac.uk/~dgc/semiotic.html
Semiotica per principianti: un'introduzione ad alcuni concetti chiave. Ricca la sezione
dei link. In inglese
http://www.cudenver.edu/~mryder/
itc_data/semiotics.html
Pagina dell'università di Denver sui principali protagonisti della storia della
semiotica. In inglese
http://pespmc1.vub.ac.be/SEMIOTER.html
Breve dizionario di semiotica. In inglese
http://www.univ-perp.fr/web/RCH/LSH/
SEMIOTICS/MARTY/parcours.htm
Per capire le varie articolazioni della semiotica novecentesca. Ben fatto. In francese,
inglese e spagnolo.
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