| Mangiare, bere/Pantelleria: mangiare e
dormire
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DORMIRE, MANGIARE E ACQUISTARE Più vicina alla Tunisia che alla Sicilia, Pantelleria ha mantenuto quasi inalterata la sua caratteristica di isola selvaggia, ricca di cale nascoste e circondata da un mare cristallino. Nonostante qualche scriteriata operazione immobiliare la maggior parte delle località dell'isola non hanno perso nulla della loro primitiva bellezza. Alberghi Club Levante Più che un albergo è un club dove l'ospite si sente immediatamente
trascinato in un mondo a parte, protagonista di una vacanza davvero speciale. La
struttura, articolata in dammusi si trova in uno dei punti più belli dell'isola. Camere
sobrie. I prezzi si intendono per la pensione completa, compreso il pranzo a bordo di una
goletta di 18 metri riservata agli ospiti. Khamma E' una delle migliori strutture dell'isola, un albergo moderno con
ristorante panoramico aperto anche alla clientela esterna. Papuscia Delizioso alberghetto tranquillo a conduzione familiare dalla piacevole atmosfera. Poche camere curate.
Ristoranti Le specialità della gastronomia pantesca sono povere e all'insegna della dieta mediterranea; non mancano, però, alcune ricette di chiara influenza araba. Il Cappero Il Dammuso I Mulini Il ristorante è ricavato da un antico dammuso, con i muri tirati su a
secco, un tempo adibito a mulino della contrada. Il menu prevede antipasti freddi a base
di melanzane, gamberetti crudi, cipolle in agrodolce e assaggi di tumma, il formaggio
locale. Tra i primi ravioli di tumma con un leggerissimo sugo di pomodoro aromatizzato con
foglie di menta o gli spaghetti al pesto pantesco. Pesce freschissimo grigliato o bollito
e spesa contenuta sulle 45/50 mila lire. La Risacca Per cominciare un'ottima insalata di polpo, poi cous cous alla pantesca
(con pesce e verdure), spaghetti ai ricci di mare e passata di scorfano con crostini.
Sfiziosi involtini di pesce spada, non da meno le seppioline panate, leggero e asciutto il
fritto di calamari e gamberi. Dolci locali (assaggiate il bacio), vini regionali. Spesa
sulle 40mila lire. La Nicchia La bella sala del ristorante di Giovanni Busetto è stata ricavata in un "giardino", la costruzione conica che serviva per riparare dal vento gli alberi da frutta. Il menu prevede ravioli ripieni di tumma, spaghetti al pesto pantesco, e tanti antipasti a base di verdure locali e caponate. Pesci e crostacei alla griglia in grande quantità. Buona anche la pizza cotta nel forno a legna. Spesa sulle 40mila lire.
Souvenir Oltre al vino e all'uva passa il prodotto principe di Pantelleria sono i capperi che crescono rigogliosi un po' dovunque sull'isola. Cooperativa Agricola Produttori Capperi Nata nel 1971 ad opera di un gruppo di contadini è una delle aziende
leader del settore. Nello stabilimento i capperi vengono selezionati e suddivisi a secondo
del calibro, vengono poi messi sotto sale marino oppure in salamoia. Nello spaccio annesso
allo stabilimento si possono acquistare le confezioni da 100 grammi a 180 chili. Panetteria Terremoto Oltre al pane sempre fragrante nella panetteria si preparano i dolci
tipici dell'isola i "mustazzoli", dolci tradizionali di chiara origine araba;
pasta di mandorle, "cassatelle" di ricotta e i ravioli dolci dell'antica
tradizione locale. Tutti dolci artigianali a base di miele, zucchero, sesamo, mandorle,
farina di grano duro e sugna. Pasticceria Da Giovanni E' un ottimo indirizzo per acquistare tutti i prodotti dell'arte dolciaria ma la specialità della casa sono le cassate confezionate con la ricotta locale. L'unica avvertenza è di prenotare in anticipo dal momento che tutte le preparazioni sono rigorosamente di giornata.
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