Il pioniere italiano
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Questa intervista è una versione aggiornata di quella apparsa sul numero 57 di Caffè
Europa
Sergio Benoni, 41 anni ("dal punto di vista internettiano, quasi un
senatore", come dice lui), è stato giornalista musicale e responsabile di Radio X,
la prima emittente radiofonica in Europa ad approdare su Internet. Oggi Benoni è
direttore editoriale di Tiscali, responsable dei contenuti del sito del provider
cagliaritano, e deus ex machina di Musix (www.musix.it), il canale musicale nato dalla
collaborazione fra Tiscali e Radio X.
Che cosa è Musix?
Una comunità della musica dove Radio X è l'emittente locale. Musix è al tempo stesso
una vetrina per gruppi musicali emergenti che vogliono mettere online le proprie opere in
MP3 e possono decidere se far scaricare gratis i loro pezzi o fissare un prezzo, del quale
percepiscono il 50% per ogni loro pezzo che viene scaricato. La cosa funziona atraverso
due procedure: il downloading che fa l'utente quando si scarica un pezzo sul computer, e
l'uploading che fa il musicista che scarica la sua musica sul nostro server. Il musicista
ha accesso a una pagina dove deposita i suoi brani e che può continuamente aggiornare con
dati sulla sua biografia, i suoi tour, i prossimi appuntamenti live, il lineup del gruppo,
le immagini. La pagina viene inserita automaticamente nel nostro catalogo.

Esistono problemi di diritti?
Con Musix abbiamo sottoscritto una delle primissime licenze sperimentali Siae per la
trasmissione di musica su reti telematiche riguarda sia lo streaming che il downloading.
L'accordo prevede il pagamento di un quota Siae del 7,4 % sui pezzi a pagamento, se invece
la canzone è disponibile gratis perchè il gruppo vuole farsi conoscere ugualmente il
provider dovrebbe pagare circa 80 lire di quota Siae: questo è motivo di discussione da
parte nostra con la Siae, perchè riteniamo di aver messo a disposizione uno straordinario
strumento di promozione dagli artisti e non riteniamo giusto dover pagare una quota che
riteniamo esosa. Per di più l'artista sarebbe ben contento di autoridursi la quota Siae
per farsi pubblicità, e invece questo sistema crea un vincolo e frena l'idea, giusta, di
utilizzare la Rete per farsi conoscere al di fuori delle logiche discografiche
tradizionali.
E' vero che l'MP3 sta rivoluzionando il mercato discografico?
L'MP3, nato originariamente per il video, serve a sottrarre dal suono
"fettine" di frequenze senza che l'orecchio se ne accorga. In questo modo si
allegeriscono i file fino a farli pesare un decimo di quelli originali: dal formato wave
dei CD dove una canzone pesa 40-50 mega al formato MP3 in cui pesa 3-4 mega. La
coincidenza del fatto che i file siano diventati più leggeri e le linee e i modem siano
diventati più veloci ha fatto sì che oggi un utente Internet medio possa scaricare dalla
Rete un file musicale in 5-10 minuti.
Un altro fattore importante è la diffusione dei lettori perchè è vero che la gente
può scaricare gli MP3 però deve poi sapere come ascoltarli. I ragazzi se la cavano già
da soli, hanno il masterizzatore, si scaricano i CD sul PC e poi si ascoltano le loro
compilation, però l'utente medio, che è poi quello che può decretare il successo
dell'iniziativa, ha bisogno del lettore MP3 tipo Walkman, la cui diffusione è ancora
limitata. Uno si fa praticamente la sua riserva, il suo scaffale di musica nel computer di
casa e poi ogni giorno si scarica la sua playlist del giorno, sceglie i suoi pezzi, e se
li porta appresso.
L'MP3 però rischia già di diventare obsoleto perchè viene identificato con
l'illegalità. Chi l'ha creato ha già in tasca l'MP4, il format del domani - è un
discorso di virus e antivirus. Al momento però la parola MP3 è ancora una delle più
digitate sui motori di ricerca, più ancora della parola sesso, e si l'opportunità di
business è straordinaria. A coglierla sono soprattutto le etichette indipendenti e gli
artisti singoli che anche se non hanno un contratto discografico hanno possibilità
finalmente di promuoversi, cioè una chance di successo.
Come reagiscono le major discografiche?
Come hanno fatto sempre: stanno in campana e aspettano di trovare un accordo tra di
loro e di stabilire qual è il formato che dà maggiore affidabilità sul piano
dell'antipirateria, cioé il software che garantirà loro i più alti parametri di
sicurezza. In questo momento la battaglia è fra Liquid Audio, il software che si dice
essere sostenuto dalla stessa Sony, e Media Player della Microsoft. Entrambi offrono
opzioni maggiori rispetto all'MP3, per esempio la possibilità di far suonare un certo
brano solo su un determinato apparecchio appositamente abilitato. Liquid Audio si è
inventato un "certificatore del downloading" che funziona da "terza
parte" sia per la casa discografica che per il distributore online. Microsoft Media
Player invece consente la distribuzione online della musica con uno standard di sicurezza
molto elevato: i file infatti non possono essere copiati e possono essere ascoltati
tramite PC per uno periodo di tempo definito, che in genere corrisponde alla data di
uscita del disco nei negozi.

In che modo Musix è entrato nel gioco?
Abbiamo stipulato accordi con oltre 5000 band indipendenti che in pratica gestiscono
sul nostro sito la loro "bancarella" virtuale. E mettiamo a disposizione degli
utenti i cataloghi di una ventina di etichette, offrendo loro uno spettro musicale che va
dalla world music al jazz italiano e internazionale - da Enrico Rava a Billy Higgins. La
più importante etichetta indipendente europea, la tedesca Edel, ha scelto Musix per il
lancio online del gruppo rivelazione del momento, gli spagnoli Macaco, che a Sanremo hanno
tenuto un concerto trasmesso in diretta attraverso il nostro sito, e tra gli artisti
presenti nel nostro negozio online ci sono Elio e le Storie Tese, Sotto Tono, Pitura
Freska, lintera scuderia della Compagnia Nuove Indye con gli Almamegretta, Teresa de
Sio e Daniele Sepe. A Sanremo abbiamo anche lanciato la Musix-NetCard, una scheda
prepagata che consentirà di fare acquisti online sul sito. Costa 20 mila lire e sarà
distribuita da fine mese in tutti i punti vendita convenzionati con Tiscali come edicole e
tabaccai e, naturalmente, online.
Quali sono i rapporti di Musix con le major?
Stiamo diventando un punto di riferimento anche per loro: la EMI ad esempio ci ha
appena scelto per lanciare in anteprima, lunedì 13, il nuovo doppio CD limited edition
dei Pink Floyd, Is there anybody out there?, che è la versione live di The Wall. Dal 13
al 16 basterà collegarsi con www.musix.it per partecipare, in collegamento esclusivo con
Londra, a una chat live con Roger Waters e David Gilmour. Sarà anche possibile scaricare
gratuitamene una delle tracce del nuovo CD con il sistema "a scadenza"
consentito da Media Player al quale accennavo prima: in pratica il brano si potrà
ascoltare solo fino al 27 marzo, data di uscita del CD, dopodichè
"scomparirà".
Che differenza c'è fra voi e altri siti di offerta musicale, ad esempio Vitaminic?
A rischio di sembrare retorico, sono convinto che la musica non possa essere separata
dalle emozioni, e quindi che non basti funzionare da catalogo musicale, come fa Vitaminic,
che in pratica è la versione italiana di MP3.com, altrettanto indifferenziato dell'elenco
telefonico. Nei siti come Vitaminic bisogna entrare sapendo già esattamente ciò che si
vuole. Noi invece abbiamo una serie di DJ che promuovono le cose belle più e
interessanti, le fanno vedere e sentire. Musix non vuole essere solo un database ma un
vero e proprio portale di musica, con contenuti piacevoli e divertenti, che dia la
possibilità ai navigatori di scoprire cose nuove, di partecipare in modo interattivo, di
inventarsi il proprio pezzo musicale. Perchè se un sito non ti dà la possibilità di
giocare, non sfrutta fino in fondo il potenziale di Internet.
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