Caffe' Europa
Attualita'



Itinerario/Da Audiofind a Vitaminic


Diego Ballani

 

Articoli collegati
Come Internet cambia il mercato discografico
L'ideatore
Il pioniere italiano
Itinerario/Da Audiofind a Vitaminic

 

Fin dai primi vagiti di Internet, la possibilità di trasferire un file audio da una parte all’altra della Rete è apparsa come una delle innovazioni più dirompenti della rivoluzione telematica. Circa due anni fa il terrore dell’industria discografica si è materializzato in una breve sigla: Mp3. Nel breve volgere di alcuni mesi la nuova tecnologia e tutto l’hardware e il software ad essa collegato (lettori, encoder) hanno conosciuto una diffusione impressionante. Da parte delle compagnie musicali si è cercato di mettere una tardiva pezza, propagandando l’utilizzo di formati audio alternativi capaci di garantire il rispetto del copyright. In questa linea si inserisce la nascita di LiquidAudio (http://www.liquidaudio.com), un formato ad alta qualità che tuttavia non ha ottenuto i lusinghieri risultati del suo anarchico parente.

Certo, il mercato ha cercato di assimilare la nuova tecnologia e in parte è riuscito a riorganizzarsi intorno ad essa. Le etichette più lungimiranti hanno iniziato distribuire i propri prodotti in formato Mpeg, e dal nuovo modo di fruire la musica sono nati veri e propri business. Un esempio ci viene fornito proprio dall’italianissima Vitaminic http://www.vitaminic.it. Attiva da circa un anno e nata come la risposta italiana a IUMA (http://www.iuma.com), il grande archivio Web per le band senza contratto, l’azienda ideata da Gianluca Dettori costituisce una sorta di vetrina, dove artisti più o meno conosciuti possono pubblicizzare la propria musica e vendere i propri brani in formato Mp3. Tutti hanno una homepage, la possibilità di fissare il prezzo di ogni singolo brano e di monitorare, in tempo reale, la vendita e gli ascolti. Oggi Vitaminic, con più di 3000 artisti iscritti, rappresenta la più grande azienda europea del settore.

Tuttavia, nello sterminato universo del Web, esistono delle zone franche, dei circuiti di scambio, che oltre ad essere la strada più battuta dai navigatori-fruitori di musica, costituiscono una palese minaccia per le case discografiche e i tradizionali negozi di dischi. In Rete si sono diffusi una quantità infinita di siti da cui è possibile scaricare gratuitamente tutti i brani che compongono le classifiche mondiali. Alcuni durano lo spazio di un mattino e vengono chiusi nel giro di poche settimane, altri riescono ad aggirare la censura e prosperano, diventando grandiosi archivi musicali. Fra questi Audiofind (http://www.audiofind.com) e Mp3Board (http://www.mp3board.com) costituiscono un punto di riferimento, capace di soddisfare ogni gusto musicale, mentre, se vi piace la canzone italiana, "Mp3Italia" (http://come.to/mp3italia) e "Italia Mp3 Webring" (http://come.to/mp3ring) fanno certamente al caso vostro.

Se non amate il perverso fascino del proibito e siete solo in cerca di buona musica, potreste trovare interessante il sito http://www.listen.com, un completissimo raccoglitore di link a tutti i file audio legali presenti in Internet. Il suo utilizzo è molto semplice: digitando il nome dell’artista cercato, vi verrà fornito un breve profilo e l’elenco dei brani scaricabili dalla Rete, sia a pagamento che gratis.

Immaginatevi, poi, l’espressione dei responsabili della Warner (tanto per citare uno dei colossi di cui si parla in questi giorni) quando sono venuti a conoscenza dell’esistenza di Napster. Questo piccolo programma (solo 647 K), scaricabile all’indirizzo http://www.napster.com, rappresenta una vera e propria manna per tutti coloro che sono soliti scandagliare la Rete alla ricerca delle proprie canzoni preferite. Lanciando Napster, si entra in una comunità virtuale in cui ogni utente mette a disposizione gli Mp3 presenti sul proprio hard-disk ed è in grado di scaricare quelli altrui. Il numero dei titoli disponibili è potenzialmente infinito e un motore di ricerca interno permette di individuare agevolmente il file desiderato (sempre che chi è collegato in quel momento lo possegga).

Napster ha imposto ai download di Mp3 un’accelerazione fenomenale. Il numero di persone che entra nella comunità aumenta di giorno in giorno, tanto che le università americane, dai cui server si dipana gran parte del traffico, hanno dovuto impedire ai propri studenti di scaricare i famigerati file audio. Inutile dire che le multinazionali del disco si sono scatenate e hanno subito fatto causa alla piccola compagnia produttrice del programma, accusandola di violazione del copyright e di favoreggiamento della pirateria. In casa Napster stanno già pensando a un modo di uscirne trovando un compromesso che sicuramente deluderà migliaia di navigatori. Tuttavia, il sasso nello stagno è stato gettato e nulla nel mercato musicale tornerà più come prima.

Altri link sull'MP3:

http://dir.altavista.com/Arts/Music/
Sound_Files/MP3/MP3_Link_Lists.shtml


http://www.virgilio.it/canali/extra/mp3/

http://mp3.iol.it/

http://www4.cebit.de/

 

Articoli collegati
Come Internet cambia il mercato discografico
L'ideatore
Il pioniere italiano
Itinerario/Da Audiofind a Vitaminic

 

Vi e' piaciuto questo articolo? Avete dei commenti da fare? Scriveteci il vostro punto di vista cliccando qui

Archivio Attualita'

 


homearchivio sezionearchivio
Copyright © Caffe' Europa 1999

Home | Rassegna italiana | Rassegna estera | Editoriale | Attualita' | Dossier | Reset Online | Libri | Cinema | Costume | Posta del cuore | Immagini | Nuovi media | Archivi | A domicilio | Scriveteci | Chi siamo