Il calcio italiano ha scoperto
Internet insieme agli italiani, ovvero nel corso negli ultimi dodici mesi. Improvvisamente
le società si sono svegliate dal letargo telematico e si sono fiondate sul nuovo media.
Prima, o non c'erano affatto o presenziavano con scarne e poco appetibili paginette
istituzionali che, abbandonate dagli uffici stampa, diventavano monumenti all'incuria. A
volte con conseguenze comiche, come l'intervista al giocatore di turno che spavaldo
dichiarava: "Giocherò sempre con voi", dimenticata sul sito ufficiale della
squadra per qualche mese dopo la sua inevitabile cessione.
Tutto diverso in Inghilterra, dove i principali club vantano pagine Web dal
"lontano" 1993 e in questo momento sono ancora all'avanguardia per quello che
riguarda il binomio calcio-Internet. Proprio ispirandosi al modello inglese (che nel tempo
è diventato anche remunerativo muovendo una decina di miliardi con l'e-commerce dei
gadget), si sono mosse nel corso dell'ultimo anno le società italiane. Juventus e Milan,
anzi, si sono rivolti proprio agli inglesi della Sportal (www.sportal.com)
perché creassero il loro sito. Detto, fatto: ad aprile è nato www.juventus.com, ad agosto www.acmilan.com. Siti curati, aggiornati
quotidianamente, che hanno forse l'unico difetto proprio nella eccessiva somiglianza.
Trattasi infatti di siti gemelli, in cui i colori sociali di sfondo sono l'unica
differenza realmente tangibile: per due squadre in eterna competizione, l'effetto è
quantomeno imbarazzante.

Anche gli altri club italiani non hanno comunque perso tempo e sono scesi in Rete.
Ottimi per grafica e contenuti i siti di Bologna (www.bolognafc.it/),
Torino (www.toro.it). Interessanti quelli di Perugia (www.perugiacalcio.it) e Venezia (www.veneziacalcio.it/) che su Internet hanno
valorizzato ulteriormente i loro giocatori giapponesi (Nakata e Nanami), preziosi veicoli
di marketing nei confronti dell'ubertoso mercato del Sol Levante, assetato di calcio
italiano di cui fruisce soprattutto attraverso la tv satellitare e, appunto, Internet.
In generale si tratta comunque di siti (dalla Juve al Venezia) che lasciano poco spazio
all'interazione tra squadra (intesa come società e anche come calciatori) e tifosi,
trasformandosi in bacheche dove affiggere le veline societarie. Il sito ufficiale diventa
un po' come un house organ online, davvero poco ispirato. Un esempio è il commercio
elettronico, ancora semisconosciuto dai club italiani: i timidi primi passi li stanno
muovendo Udinese, Juventus e pochi altri. Per squadre che hanno fan in tutto il mondo è
un controsenso. La possibilità di comprare biglietti via Internet è ancora molto
limitata (all'avanguardia le milanesi che però aumentano il prezzo per l'acquisto
online).
L'eccezione che conferma la regola è l'Inter, società che alla sua versione online
tiene moltissimo. Il sito ufficiale è nato quasi cinque anni fa, grazie all'illuminismo
informatico della moglie del presidente Moratti, Milly, appassionata di Internet e
ispiratrice di www.inter.it. A gestire il sito dal punto
di vista tecnico ci sono due ingegneri che lavorano esclusivamente per il club e i
contenuti vengono gestiti direttamente dall'ufficio stampa che li aggiorna in
continuazione. Ma quello che contraddistingue il sito nerazzurro è l'apertura verso i
tifosi, di cui fin dall'inizio è sempre voluto essere un punto di riferimento.
Il "Muro" è per esempio una chat line aperta ai fan nerazzurri, dove si
ritrovano spesso centinaia di persone a commentare la partita: nessuna censura (nel più
puro spirito "retaiolo") e libertà di critica a tutti. Gli stessi sondaggi sono
diversi dai "sovietici" referendum degli altri siti: "Chi vi ha deluso di
più a Bologna?", recitava la domanda dopo una cocente sconfitta. E l'elenco più
completo dei link nerazzurri si trova proprio sul sito ufficiale: singolare, visto che
sulle altre pagine istituzionali delle squadre si tende a ignorare l'esistenza di altre
fonti.

Ed è proprio su questi altri percorsi che invece si incammina l'appassionato che esula
dalle vie ufficiali per perdersi nei sentieri della Rete amatoriale, in cui sono gli
stessi tifosi a creare e gestire i siti, molte volte con più sentimento e partecipazione.
Allora ecco che spunta Diavoli (www.diavoli.com),
completissimo sito sul Milan graficamente molto accattivante e da cui è possibile
scaricare addirittura gli autografi. O l'Inter Club di Malta (www.forzainter.com) che pubblica i tabellini delle
partite dei nerazzurri praticamente in tempo reale (il webmaster segue in tv la partita
con il portatile davanti a sé).
O ancora il sito juventino di Oliviero Carena (www.geocities.com/Heartland/Flats/8337),
che tra le foto del suo matrimonio e un pagina su Tex Willer, sul suo sito propone un
monumentale lavoro storico sulla società bianconera, degno della migliore webpage
ufficiale. L'elenco potrebbe continuare, i siti sono centinaia, ma c'è chi li ha
pazientemente raccolti tutti. Per orientarsi nella rete calcistica, la mappa ideale è
Soccer Link (www.soccer-links.com) che, lo dice
la parola stessa, offre migliaia di collegamenti a tutti i siti del mondo organizzati in
modo gerarchico: strumento indispensabile per il cyber tifoso.
Se invece la navigazione è orientata alla ricerca di notizie non mancano le fonti: www.calciomercato.com è il top per quanto
riguarda le indiscrezioni e le voci sui trasferimenti; www.gazzetta.it
è la versione on line della Gazzetta dello Sport, www.yahoo.it
ha un menù di notizie calcistiche piuttosto vasto, mentre www.livescore.com è un gigantesco "Tutto il
calcio minuto per minuto" globale che offre in tempo reale risultati delle partite di
tutto il mondo.