Shopping:
Con 150 milioni di persone connesse, e un tasso di crescita del 100%
ogni quindici mesi, la Rete è ormai da tempo la metropoli commercialmente più appetibile
del pianeta. Facendo il punto sullo shopping on-line, "Spiegel" riferisce di
ricerche di mercato che per il 2002 prevedono 500 miliardi di dollari di scambi che
chiamare virtuali a quel punto sarà semplicemente un controsenso. Ma chi andrà questo
fiume di denaro? Secondo il settimanale di Amburgo farà i soldi chi si orgnizzerà per
sostituire la Rete al negozio, chi come Dell (produttore di computer da 14 milioni di
dollari di fatturato quotidiano) farà tutto in rete: presentazione, scelta, ordinazione,
pagamento. E destinato invece a soccombere chi come molti tour operator è ancora
fermo al mezzo servizio: ti presento il prodotto, te lo faccio scegliere, ma se lo vuoi
acquistare ti rimandando alla bottega sotto casa o a unora di metropolitana.
Per la stragrande maggioranza degli operatori, linvestimento in
rete e comunque a tutt'oggi un investimento sul futuro. Tre problemi restano infatti
da risolvere prima che possa fiorire la creatività commerciale della Rete: affidabilità,
sicurezza, velocità. Quanto ad affidabilità i peggiori della classe sono i siti erotici
a pagamento, vera terra da corsari in cui si gioca sapientemente con una miscela di alta
tecnologia e vecchie pruderie. Capita ad esempio di pagare una una tantum accorgendosi poi
che il prelievo di 30mila lire si ripete regolarmente tutti i mesi minacciando di
continuare per leternità. Dopo qualche tentativo di disdire labbonamento da
voyeur non resta quindi che parlarne con la banca, pregare che non paghino più una lira e
svelare così le proprie legittime ma imbarazzanti preferenze digitali. Qualcuno non se la
sente e i sito continua ad incassare.

E veniamo agli altri due problemi: se la velocità di trasmissioni e
transazioni raggiungerà presto un livello accettabile grazie ad "Abilene", nome
darte di Internet 2, che una volta collaudata promette di essere 45.000 volte più
veloce della Rete attuale, la sicurezza è il vero tasto dolente del commercio on-line. La
gente non si fida e tra gli stessi consumatori on-line solo un terzo paga con la carta di
credito mentre il resto preferisce saldare il conto con la cara, vecchia posta. Secondo
"Spiegel" il vero salto di qualità si avrà solo con lintroduzione della
moneta elettronica, un credito digitale acquistato dalla propria banca a prova di falsari
telematici.
Eppure, nonostante per ciascuno di questi tre problemi si intravveda
appena una soluzione, lanno scorso gli americani hanno speso in Internet circa nove
miliardi di dollari, mentre nello stesso 1998 è triplicato il numero degli operatori
commerciali in Rete. Secondo Forrester Research in quattro anni il fatturato del commercio
on-line in America toccherà quota 108 miliardi di dollari, il cinque per cento del
commercio totale. Il web non aspetta, e crescendo trita anche le paure per le proprie
tasche.
Finanza
Sette milioni di americani hanno già affidato i loro risparmi a broker
virtuali. Alla fine di questanno saranno probabilmente più di dieci milioni. I
cento operatori di borsa on-line del mercato americano, negli ultimi tre mesi
dellanno scorso hanno eseguito 340.000 ordini al giorno, con un picco di 93.000 per
il primo della classe, il broker newyorchese Charles Schwab contattabile al sito
www.schwab.com. Il fatto è che anche in questo caso il cambio di vettore muta la polpa
delle cose: chi entra in Internet infatti scopre un mondo in cui le notizie circolano in
tempo reale e sollecitano azioni altrettanto repentine. Il risparmiatore giudizioso fa
presto allora a trasformarsi in un giocatore che segue le azioni minuto per minuto e
invece di puntare su un cavallo solo lo cambia più volte nel corso della giornata. Una
manna per i mediatori.
Se lEuropa resta anche in questo caso alla finestra (i dieci
milioni di utenti li raggiungeremo probabilmente solo nel 2002), in America è ormai una
mania. Non priva di rischi, però, dal momento che non basta lentusiasmo a eliminare
i tanti problemi di connessione che mandano spesso in tilt i cervelloni finanziari e,
soprattutto nei momenti di euforia, rischiano di far sì che i guadagni siano più
virtuali del dovuto e che un ordine si inceppi nella rete o venga addirittura dirottato su
un titolo concorrente. E accaduto allinizio di questanno e Ameritrade,
una delle società leader nel settore, ha già dovuto stanziare più di cinque milioni di
dollari di risarcimenti. Lo stesso Alan Greenspan, presidente della Federal Reserve, ha
messo in guardia i consumatori da questa mentalità che confonde la Borsa con
lEnalotto, e sulla sua scia il Congresso ha convocato recentemente unaudizione
della SEC, lautorità che sovraintende al corretto funzionamento della Borsa
statunitense. Perché anche in Rete la potenza è nulla senza controllo.
Privacy
Come nel mondo reale, anche in Rete non cè sicurezza senza
intrusione nella libertà personale; che linternational style della Rete ha
ribattezzato col termine di privacy. Al Cebit, Intel ha presentato Pentium III, erede di
una gloriosa schiatta di microprocessori con un optional inquietante: un numero di serie
che permetterà in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento di identificare lutente
connesso. Bando quindi alle frodi commerciali, tirano un sospiro di sollievo i legittimi
fruitori di carte di credito, ma provano qualche brivido di inquietudine gli altrettanto
legittimi proprietari di unidentità personale: il codice potrà infatti essere
usato per tracciare profili estremamente dettagaliati delle abitudini del
navigatore/consumatore.
Il caso Intel ha risvegliato la curiosità di Richard Smith, docente al
Mit di Cambridge, che ha scoperto anche in Windows un codice di dodici cifre che
accompagna ogni documento uscito dal proprio Pc. Problema doppio in questo caso, perché
lo stesso Smith ha scoperto anche lo strumento che permette allo stesso Windows di
trasformare i nudi dati in nomi, cognomi e numeri di telefono: è il programma Wizard che
riduce lidentità dellutente ad un codice di 128 cifre custodito gelosamente
nella centrale di Microsoft a Redmond. Anche in questo caso lobiettivo è la
sicurezza, ma giustamente "Spiegel" sottolinea come leffetto collaterale
sia unappiccicosa familiarità con gente di cui non conosciamo il volto ma che di
noi conosce ogni pensiero che ci sia passato tra le dita.