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Mangiare, bere/Monferrato: Dormire e mangiare

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Come in Toscana quando il clima è dolce e il grano comincia a maturare, il Monferrato assomiglia in tutto e per tutto a quella che è stata definita la regione più bella del mondo.Distese di colline percorse da strade con molte curve, qualche bivio che crea incertezza, e tanta solitudine. Panorami di vigneti intervallati da campi e da boschetti.

Pievi romaniche isolate nella campagna, borghi medioevali a dominio dei pendii, castelli (in luogo delle rocche) al centro dei paesi. Due le caratteristiche sconosciute in terra di Toscana: le meridiane di antica tradizione artigianale (provate a controllarne la precisione con il vostro orologio) e le session di jazz sotto le volte delle cantine (aperte a tal proposito, spesso e volentieri, da produttori di vino con insolita vena musicale).

A Cocconato d'Asti, prima tappa dell'itinerario: 491 metri di altitudine, clima dolce, un formaggio, la robiola, che ricorda un disco a 45 giri per la sua forma e il suo spessore, e poi un cotechino di legittima fama, gli aromi dell'uva e i suoni della tromba sono, come altrove, di casa e rinomati al pari della robiola e del cotechino. Qualche tempo fa, un articolo di Indro Montanelli definì Cocconato il paese più vivibile d'Italia. Non solo per un certo agio che traspare dalla presenza di due banche su un totale di 1500 abitanti, ma anche per una pubblica amministrazione da sempre attenta alla tanto citata "qualità della vita": servizi efficienti, rispetto e cura dell'ambiente, incentivi alle attività culturali. Sì, l'impressione che si ha di Cocconato è di un piccolo eden dove tutto funziona, ma senza regole teutoniche e sempre con un sorriso. Doveva pensarla così anche Umberto II di Savoia, che era solito appartarsi (si fa per dire, vista l'entità della scorta) in una saletta al piano superiore del ristorante il Cannon d' Oro, dove pranzava accanto a splendide dame. E toscano è anche quell'improvviso aprirsi su panorami di colline a vigne, qui intervellate da campi e da boschetti, con in cima borghi, paesi e (caratteristica del Monferrato in terra piemontese) castelli. Spesso purtroppo negati alla visita in quanto proprietà private, i manieri valgono comunque uno sguardo dall'esterno: a Passerano Marmorito il castello Doria nascosto dalle mura e da un immenso parco, a Montiglio (formidabile la salita) il castello Borsarelli di Rifredo del Tredicesimo secolo, per citare due esempi significativi. Ma adesso, andando verso Serralunga di Crea, è tempo di romanico e di gotico.

Verso Montechiaro d'Asti compare la deviazione per San Nazario: chiesetta romanica in cima a un poggio. Bellissima sempre, diviene meravigliosa con il giallo del grano maturo a far da doppia quinta al sentiero che sale verso di lei. La piazza porticata di Moncalvo, affacciata sulla valle e chiusa da una torre, è luogo ideale per sagre di paese tutte profumi di cibo e stappar di bottiglie. Così avviene in autunno. In qualsiasi stagione dell'anno vale infilarsi nella via Testafochi (non rimanda, anche questo nome, alla Toscana?) e al numero uno godersi la bella facciata di una casa gotica. Poi la chiesa settecentesca della Madonna delle Grazie, i vicoli e le vie su cui sporgono botteghe schiette e boutique caserecce. In un sali e scendi non solo geografico, si scorge Ottiglio, costruita sul tufo che con il gesso (il più puro d'Europa) è caratteristica geologica del Monferrato. Appare d'improvviso: due chiese, una in basso e una in alto, una chiesetta romanica di tufo all'ingresso del paese, le case che salgono a grappolo rovesciato. Più a sud, Montemagno è soprattutto la parrocchiale dell'Assunta: una scalinata a tre livelli e una chiesa settecentesca di effetto scenografico inatteso.Vignale Monferrato è ormai vicina e se nessuna bottiglia di vino è stata fin qui acquistata, il caso vuole che questo sia il luogo giusto. Nel castello Callori, con resti medievali e panorama immenso, ha sede l'enoteca regionale del Monferrato dove sono contemplate le mgliori etichette piemontesi. Ancora colline per la memoria di un personaggio legato al mare e ai viaggi lunghi di anni. Cùccaro Monferrato è insieme a Genova l'unico luogo autorizzato ad attribuirsi i natali di Cristoforo Colombo. Lo hanno stabilito indagini di studiosi nazionali e internazionali. L'ultimo segreto di una terra che sembra volersi nascondere un po' come tutto il Piemonte.

 

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