Guerra e amore sotto il cielo d'Irlanda
Paolo Marcesini
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Capitolo 1/Eureka Street
Batte forte il cuore sotto il cielo dIrlanda. E batte forte il
cuore delle mille e mille storie di Belfast che Robert McLiam Wilson racconta in
"Eureka Street" (Fazi Editore). Scrittore vero, brillante, talentuoso, capace di
giocare con le parole come pochi altri, McLiam Wilson si immerge, proprio come Balzac a
Parigi o Dickens a Londra, in una città, la sua città, e la trasforma nel centro della
narrazione.
Sicuro che "tutte le storie sono storie damore" (frase
cult che segna lincipit del romanzo), McLiam Wilson dipinge un grande affresco epico
che nella struttura si richiama al romanzo ottocentesco, e che nello stile letterario
modula il tono a seconda degli umori e delle vicende dei protagonisti (ad esempio
alternando la terza persona allio narrante con strabiliante naturalezza).
L'autore ci accompagna per le strade di Belfast dove ogni viso, ogni
porta e ogni angolo raccontano la loro storia. I "belfastardi" sono uomini e
donne che inseguono la normalità in una città che non può essere normale perchè lì,
da sempre, ricorda lo scrittore, "gli irlandesi ammazzano altri irlandesi".
Eureka Street è divertente e commovente al tempo stesso, un
romanzo satirico e tragico che racconta la commedia della vita e non dimentica
lorrore della guerra. E anche un romanzo generazionale. Jake e Chuckie, i due
protagonisti, hanno trentanni e non hanno ancora risolto le rispettive esistenze.
Bevono birra in un pub, sanno che prima o poi dovranno smettere, e intanto aspettano.

Chuckie Lurgan è grassoccio e protestante. Deciderà di fare i soldi e
miracolosamente ci riuscirà. Ma era veramente questo il suo destino, la sua missione?
Jake è un bel ragazzo cattolico che lascia il lavoro da addetto al recupero crediti, è
stato lasciato dalla sua donna, Sarah, la quale "aveva deciso di lasciare Belfast.
Era inglese, per lei era facile. Voleva ritornare in un posto in cui la politica si
occupasse di fisco, tasse e sanità, e non di bombe, mutilazioni, morte e terrore".
Jake osserva con malcelata ironia e distacco le ferite del suo paese, le dispute tra
protestanti e cattolici, tra visioni morali diverse sulla sessualità, sul senso del
dovere, sulla giusta definizione da dare alla parola libertà.
Chuckie e Jake sono due picari e picaresche sono le loro avventure.
Chuckie farà i soldi vendendo per corrispondenza vibratori giganti che non esistono (chi
avrà il coraggio di chiedere il rimborso?), si innamorerà di una ragazza americana e la
seguirà negli Stati Uniti dove si inventerà il business dei Veri Bastoni di Gnomo della
Foresta. Jake dovrà fare i conti con la sua natura che lo spinge a reagire talvolta con
rabbia e talvolta con cinica indolenza al passare del tempo. Non sopporta i luoghi comuni
del suo paese e, per fortuna, non si arrende alle sue circostanze, continuando a sognare
che un giorno tutto cambierà.
Eureka Street è anche un romanzo sullIrlanda del Nord e la sua
capitale, raccontata come Beirut o Sarajevo: le radio che trasmettono solo notizie di
attentati, la popolazione divisa, i guerrafondai e i pacifisti, i poliziotti e i civili,
chi ha un lavoro e chi vive con il sussidio di disoccupazione.
Scrive McLiam Wilson: "Belfast sussurra che lodio è come
Dio: non lo potete vedere, ma se combattete in suo nome e credete ciecamente in lui,
riscalderà le vostre notti".
Al contrario Eureka Street è un romanzo che ti riconcilia con la
letteratura.
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