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Itinerario/La strega nella Rete

Ludovica Valori


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Avevamo già parlato di The Blair Witch Project qualche mese fa, includendolo anche in un itinerario dedicato alle parodie dei siti famosi. Da allora, si sono moltiplicati gli indirizzi Web anche italiani dedicati alla storia dei tre studenti scomparsi nelle foreste del Maryland, dove si erano recati per girare un documentario sulla maledizione di una leggendaria strega locale.

Come sanno un po' tutti oramai, il film mostra il materiale girato dai tre ragazzi accompagnato da interviste da TV-verita'. E il senso di tragedia incombente, più dei facili effetti-splatter visivi o sonori, conferisce alla vicenda un alone di orrore e di mistero. Assai apprezzato a Cannes e al Sundance Festival, The Blair Witch Project è già una pietra miliare dell'horror, e della cinematografia indipendente in generale: nonostante il budget stringatissimo, il cast sconosciuto e nemmeno uno straccio di colonna sonora (vero e proprio elemento-cardine del genere: basti pensare alle note da brivido di "Profondo Rosso"), per molti spettatori d'oltreoceano e' il film piu' 'di paura' che si sia mai visto.

 Il sito ufficiale ( http://www.blairwitch.com/ )

Ricordiamo che proprio la Rete e' stata il 'traino' maggiore per il film, poiché il sito e' stato realizzato e messo in linea molto prima dell'uscita del film, e in parecchi hanno creduto davvero alla faccenda degli studenti scomparsi. Un vero colpaccio del marketing, e a costo quasi zero.

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Da vedere, per sapere proprio tutto su questa storia - e soprattutto per godersi di piu' i numerosissimi siti che ne hanno fatto la parodia. Scherzi a parte: ci sono immagini, audio, video, il diario di Heather, la ragazza scomparsa e la cronaca degli avvenimenti misteriosi in quel di Burkittsville, Maryland, dal 1785 ai giorni nostri.

Recensioni, commenti e varie

E' il sito della Haxan Films e di Dan Myrick (http://www.danmyrick.com/), vulcanico co-regista e produttore del film assieme a Ed Sanchez: qui c'e' la sua biografia e alcuni dei suoi progetti. E anche il suo diario personale, che racconta l'esperienza della realizzazione del film fino al grande successo. Peccato si fermi al 6 giugno '99. Colpa/o della strega?

In italiano, dal Center for Studies on New Religions (http://www.cesnur.org/testi/blair.htm )

Una interessante lettura del fenomeno Blairwitch e soprattutto dell'abile promozione lanciata in Rete: giovani registi squattrinati di tutto il mondo, sara' dunque Internet la chiave di volta per affrancarsi dall'egemonia delle grandi case di produzione?

Ma andiamo a conoscere per l'appunto qual' e' l'impresa di distribuzione che tanta lungimiranza ha dimostrato nel lanciare un film 'anomalo' in modo altrettanto 'anomalo': la Artisan Entertainment (http://www.artisanent.com/html/ent/
new/blairwitch.html
).

Non e' un caso che si autodefinisca 'filmmaker-friendly' e abbia all'attivo la distribuzione di piccoli film come "Il viaggio di Felicia" di Egoyan e "Ghost Dog" di Jarmusch. Ma non illudiamoci, il mercato e' il mercato: ed ecco l'emporio virtuale di Blairwitch in versione Flash (animata) e non. DVD, videocassette, poster, t-shirt, cappellini e tutto il merchandising possibile e immaginabile: i manager di questa azienda sono vere streghe del business...

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Streghe DOC e streghe da cinematografari

Da Nextgen ( http://www.cog.org/nextgen/blairwitch.html ), un commento al film e a come i suoi autori siano riusciti, con un "uso ingegnoso della mancanza di quattrini", a spaventare mortalmente non solo gli spettatori americani, ma anche gli stessi interpreti del film.

Il bello e' che l'articolo di questa rivista dal look esoterico - il cui sottotitolo e' "risorse per una nuova generazione di streghe" - sembra preoccupato di ribadire che "e' tutto finto, e' solo un film", come se temesse per la credibilita' delle vere streghe...

La strega di Blair ( http://web.tiscalinet.it/blairwitch/ ) è una pagina amatoriale italiana dai contenuti interessanti: trama, immagini, riflessioni sulle streghe in genere e sul perche' TWBP abbia riscosso un così enorme successo. Le solite paure di fine millennio? Un rifiuto collettivo dell'era informatica?

Tutto da leggere il raffronto tra i film di un grande dell'horror nostrano come Dario Argento e lo stravolgimento/annullamento dei codici del genere "classico" apportato dal duo Sanchez -Myrick. Quel che si diceva prima: niente musica, niente effettacci, ergo niente effetto catartico e molta, molta piu' tensione.

Curiosita': si segnala una pagina dedicata a Triora, un paesino ligure conosciuto come il paese delle streghe. Pare che la Rai stia preparando proprio qui uno sceneggiato, "Accadde a Triora". Blairwitch all'italiana?

Il sito della Rizzoli (http://www.rcslibri.it/blair, in versione flash e non-flash per navigatori ostinatamente spartani)

Oltre ai due trailer italiani e alla leggenda della strega, c'e' una newsgroup per contattare gli altri fan. E ovviamente notizie sul libro in versione italiana.

Trailer americani (http://www.columbia.edu/~blaschko/blairwitch/ ): qui ce ne sono tre, con i link ai siti presso i quali si puo' acquistare il video.

Parodie & c.

"The Blair Witch Ate My Balls" e' uno dei siti piu' 'dissacranti', ricco di immagini appositamente rielaborate (http://www.chickpages.com/moviemavens/
blairwitch/blairballs1.html
).

Tutta la leggenda rivisitata 'in tema', dagli inizi fino all'impresa degli studenti, nel paese ribattezzato 'Ballsville'. Da vedere.

Carina anche l'idea di "Wicked Witch project", (http://www.wickedwitchproject.com/ ), che cuce assieme la storia di Blair Witch e la favola del Mago di Oz. Toto', il cane della piccola Dorothy , racconta in un esilarante diario le vicissitudini dei "quattro studenti di cinema di Oz" (il caro vecchio Spaventapasseri, il Boscaiolo di Stagno e il Leone Codardo, oltre alla stessa Dorothy ), alla ricerca della Strega Cattiva.

"The Blair Warner Project" (http://www.clickablemagic.com/blair/) vede invece gli studenti impegnati nella ricerca della bionda ex-starlet Lisa Whelchel, la Blair Warner della serie TV 'Facts of Life', misteriosamente scomparsa dopo la fine del programma (durato ben 9 anni). Guarda caso, anche qui i ragazzi svaniscono nel nulla: rimane solo la loro videocamera con il materiale girato. Che si puo' vedere online (dura 2 minuti), con l'aiuto di Quicktime .

"The Clerks Witch Project" (http://clerkswitch.freeservers.com/) riscrive la storia con due nuovi protagonisti: Dante e Randal, gli eroi un po' sfigati del film "Clerks". Decisamente, non c'e' limite all'inventiva dei fans.

Ulteriore conferma ne da il sito "Blairmobil toys" (http://www.geocities.com/
~jonesmeister/blairmobil.html
), che esordisce con due deliziosi video shockwave: attori principali, i mitici personaggi Playmobil. Ci sono anche i poster con i tre protagonisti, adeguatamente reinterpretati.

The Bare Bitch Project(http://www.grim.reaper.org/)

Parla di un'orda di donne nude che vaga per la foresta in cerca di vittime.

The Beavis Witch Project (http://blueswitch2.webjump.com/)

Rivisita il tutto in chiave Beavis & Butthead, gli antieroi di cartone della MTV.

Per chi non e' ancora sazio, non resta che addentrarsi nel Webring

(http://tbwp.freeservers.com/main.html)

Sulla "main page" del Ring Blairwitchiano (che a tutt'oggi ospita ben 202 siti: lo scorso settembre erano 98) troviamo notizie e informazioni, tarocchi, domande frequenti: alla voce "goodies", Desktop art, icone e quant'altro, affinche' anche il vostro computer sia finalmente contagiato dalla stregomania.

 

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