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Esperimenti di deliberative pollings



Mauro Buonocore




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Questo articolo appare sul numero 71 di Reset  attualmente in edicola. Sui precedenti numeri di Caffè Europa troverete altri articoli provenienti dallo stesso dossier.

Dal 1988, anno in cui ha fatto la sua prima comparsa tra gli studi di James Fishkin, fino ad oggi, il Deliberative Pollings è stato sperimentato diciotto volte in diverse parti del mondo. La maggior parte, dieci per l'esattezza, di questi esperimenti ha avuto luogo negli Stati Uniti, sia con argomenti di carattere nazionale che con questioni di politica locale, ma molte sono state le applicazioni che sono uscite fuori dai confini Usa per arrivare in Gran Bretagna, cinque volte, due in Australia ed una in Danimarca, una costante resta in ogni caso la supervisione del Center for Deliberative Polling dell'Università del Texas a Austin, diretto dallo stesso Fishkin.

In tutti i casi gli spostamenti di opinione tra i calcoli effettuati sulle domande poste prima la sessione di incontri e le stesse domande poste invece dopo sono risultati evidente sensibili, tanto da attestarsi intorno ad una media tra il 15 ed il 20 per cento, mentre in alcuni casi, alcuni quesiti hanno visto uno spostamento addirittura superiore al 50%.

Ripercorriamo alcune tappe di questo cammino.

Il primo esperimento ha avuto luogo in Gran Bretagna, organizzato dalla televisione pubblica Channel 4. Le domande poste al campione scelto per l'evento vertevano sulla criminalità, mentre nei tre anni successivi sono seguiti, sempre grazie all'organizzazione di Channel 4, altrettanti esperimenti su base nazionale, caratterizzati però da argomenti diversi come il rapporto del Regno Unito con l'Unione Europea (1995), il ruolo della Monarchia tra le istituzioni britanniche (1996) e le elezioni politiche del 1997.

Per quanto riguarda gli Stati Uniti, l'unico esperimento fatto su base nazionale ha avuto luogo ad Austin, in Texas, tra il 19 ed 21 gennaio del 1996. L'evento prese il nome di National Issues Convention; al campione scelto vennero poste domande su diverse questioni di politica nazionale, come il sistema fiscale, la spesa pubblica per l'educazione, le condizioni del welfare e della sanità, la cooperazione militare degli Stati Uniti con paesi stranieri. Ad organizzare l'evento fu anche questa volta la televisione nazionale, in questo caso la Pbs; le domande furono preparate dal National Public Opinion Research Center dell'Università di Chicago, in collaborazione con diverse commissioni accademiche. La copertura mediatica fu assicurata da circa settanta giornalisti che alcuni giorni prima dell'evento avevano seguito dei seminari su come trattare la Convention realizzati con l'appoggio del Poynter Institute e dell'American Press Institute.

Per quello che riguarda invece le politiche su base locale, un esperimento è stato effettuato i primi tre giorni di marzo del 2002 a New Haven, nel Connecticut. Le domande vertevano sul controllo locale delle tasse e sul futuro dell'aereoporto di Tweed-New Haven. Sponsorizzato da una quantità di associazioni civili, fondazioni, enti pubblici e privati e dalla Yale University, l'evento ha avuto un seguito nei giorni successivi, quando nelle città di New Haven e Hamden, politici dell'amministrazione locale hanno incontrato i cittadini per commentare pubblicamente i dati.

Tornando in Europa, il 2000 ha visto realizzare un esperimento in Danimarca, organizzato dalla tv nazionale DR e dall'Università della Danimarca Meridionale di Odense e pubblicizzato dal "Monday Morning". Agli incontri, che avevano come argomento l'ingresso della Danimarca nella moneta unica europea, hanno partecipato anche il Primo Ministro Poul Nyrup Rasmussen ed il leader dell'opposizione Anders Fogh Rasmussen.

In Australia invece due sono stati gli esperimenti di Deliberative Pollings, entrambi di carattere nazionale; il primo nel 2000, quando un campione di 347 elettori si è incontrato a Canberra per discutere del refendum sul passaggio della nazione dalla monarchia alla repubblica; il secondo ha avuto luogo l'hanno seguente ed era orientato verso la questione della riconciliazione della popolazione australiana con gli Aborigeni.

 

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