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Message Board, Mailing list, Forum: si discute, ci si confronta, si cerca di capire.
Dopo l’orrore dei primi giorni, si affronta il problema del “dopo”: come reagire, come rispondere? L’America - in primis il presidente George W. Bush - sta davvero facendo “la cosa giusta”? E gli americani sono proprio tutti d’accordo?

Questo e’ cio’ che abbiamo raccolto vagabondando tra i siti che lasciano il “microfono aperto” (pur con le restrizioni che molti si vedono costretti a imporre ai navigatori proprio a causa degli utimi avvenimenti). Non pretende minimamente di essere un panorama esaustivo delle opinioni degli americani o di chicchessia nel mondo, ma solo di offrire ai lettori le prospettive e le impressioni di altri lettori. E se puo’ servire a dare il via a qualche altra discussione, ben venga: in momenti come questo e’ piu’ che mai importante confrontarsi. Scriveteci a caffeeuropa@caffeeuropa.it .


Il “Thorn Tree” del sito www.lonelyplanet.com

E’ la bacheca elettronica del sito di una delle piu’ celebri guide per “turisti-viaggiatori”: usata solitamente per scambiarsi opinioni e suggerimenti su viaggi e paesi lontani in genere, dopo l’11 settembre ha ospitato gli interventi dei lettori in un thread dedicato alla tragedia in America.

Che fare?

Se non si presentano al mondo le prove della colpevolezza di Bin Laden, qualunque reazione militare dell’America verra’ vista come un altro esempio di azione unilaterale intrapresa dagli USA senza alcun riguardo per le nazioni mediorientali, ne’ per le vite delle persone che vivono li’. Per molti sara’ un altro esempio del fatto che gli USA applicano “due pesi e due misure” - e che solo LORO possono permettersi di bombardare altre nazioni senza una ragione convincente. Il fatto che tale azione inevitabilmente causera’ la morte di molti civili - civili che sono sicuramente innocenti tanto quanto le vittime dell’attentato al WTC - non potra’ che acuire questo risentimento, e gli afghani uccisi per essersi opposti agli americani verranno visti come nobili soldati morti per difendere la loro patria contro un’aggressione ingiustificata.

E se questo scenario si concretizzera’, com’e’ probabile, sempre piu’ persone simpatizzeranno con quelli che cercano di colpire l’America (…): la spirale della violenza continuera’, ai danni di civili innocenti da entrambe le parti.

Che bisogna fare di Bin Laden allora? (…) Presumibilmente, egli non potrebbe mai essere giudicato imparzialmente negli USA, dato che qualsiasi giuria sarebbe pesantemente influenzata dai media. L’ideale sarebbe quindi processarlo presso il Tribunale Internazionale per i Crimini contro l’Umanita’ (…), possibilmente con un pubblico ministero americano. Questo porterebbe ad una chiara condanna delle sue azioni da parte di un gruppo di rinomati giuristi internazionali, compresi rappresentanti del mondo islamico, in un foro supportato da tutte le nazioni. Solo con una “condanna universale” si eviterebbe il sospetto di una giustizia imposta dagli USA. Sfortunatamente l’America e’ una delle sette nazioni che non fanno parte del Tribunale Internazionale.

In ogni caso, gli Stati Uniti DEVONO presentare prove concrete della colpevolezza di Bin Laden alla comunita’ internazionale, prima di attaccare l’Afghanistan o cercare in altro modo di colpire Bin Laden. Devono capire PERCHE’ esistono persone che simpatizzano con i terroristi, e che questo non ha nulla a che fare con i sistemi politici, con la liberta’ e la democrazia: e anche la lotta contro queste vistose ingiustizie deve far parte della risposta al terrorismo.

Bush nel suo discorso ha affermato che “Stiamo combattendo per difendere i nostri principi, e la nostra prima responsabilita’ e’ di vivere secondo questi principi”, e che “risponderemo alla violenza con una paziente giustizia” - Spero che cio’ accada. Se non sara’ cosi’, se invece gli USA colpiscono semplicemente in base all’asserzione che “sappiamo che e’ stato lui”, dovro’ aggiungere alla mia preghiera per le anime delle vittime dell’11 settembre una preghiera per le anime delle vittime future: le vittime dell’inutile ciclo di violenze e rappresaglie che seguira’.
(BennyB, Sun 23 Sep)

La lista nera degli USA

Ho appena letto sul Times che ci sono sette paesi nella lista nera dei “nemici degli USA”, accusati di appoggiare il terrorismo… I soliti irak sudan blahblahblah… e Cuba!!!
Ma siete impazziti?
E questo dal paese che ha finanziato gli Squadroni della Morte, i Contras, Pinochet e compagnia.
Gli USA dovrebbero rispondere di molte cose in fatto di appoggio al terrorismo internazionale. Vogliamo parlare dell’operazione Condor???
Gli USA che accusano Cuba, questo e’ proprio divertente
(polancod, dom 23 Sett)

Gli Americani capiranno cos’e’ la guerra

Voglio soltanto sperare (anche se e’ difficile credere che questo possa avvenire) che quando i discorsi eroici di Georgy jr. e le congratulazioni a lui rivolte dai suoi amici Fabbricanti-di-Armi saranno finiti, un po’ piu’ di persone in USA si renderanno conto di quanto sia terribile essere in guerra, e cacceranno a calci quegli imbecilli dei loro leaders, invece di gioire dalle loro tranquille casette allo spettacolo dei bombardamenti sul Kosovo o su Baghdad sulla CNN o qualunque altro stupido canale TV.
(kokos, dom 23 Sett)

Siamo sicuri che sia Bin Laden?

A quanto pare l’operazione e’ stata organizzata e portata avanti da persone insospettabili, che si muovevano indisturbate nel paese. Se si e’ trattato di professionisti, certo essi non sono stati addestrati da gruppi terroristi clandestini. Non si puo’ escludere che gli attacchi siano stati organizzati da forze interne agli USA, in modo particolare persone con un’esperienza in campo militare. Ma perche’ nessuno prende neanche in considerazione l’eventualita’ di una cospirazione di gruppi di destra? Gli ideatori potrebbero benissimo aver usato persone di nazionalita’ araba per compiere gli attentati. (…)
I politici di ultradestra -“difensori dei valori della civilta’ occidentale” - si sono gia’ dichiarati, invocando vendetta.

Continuiamo a sentire dichiarazioni di questo tipo: “I musulmani sono barbari sub-umani e non si puo’ negoziare con loro. Non sono uguali a noi e quindi le nostre categorie di giustizia e diritti umani non sono applicabili nei loro confronti”. “Non dobbiamo temere di prendere iniziative impopolari” dicono alcuni. “Non c’e’ alcun bisogno di mantenersi nei limiti delle convenzioni democratiche”, incalzano altri. Come minimo intendono: arresti indiscriminati, deportazioni di massa e rastrellamenti a larga scala. E’ chiaro che una repressione di massa portera’ a una resistenza di massa. E’ cosi’ che si creano i propri nemici.
Possibile che chi agita ora lo spauracchio della minaccia musulmana non capisca questo?
(Estratto dall’articolo di Boris Kagarlitsky del Moscow Times del 18 Sett, proposto alla lista da isafrog)


Quei “volti” piu’ o meno diabolici …

Un lettore indica alla lista i link ai video e alle sequenze di foto che mostrano come nei pennacchi di fumo levatisi durante e dopo il crollo delle torri gemelle siano “riconoscibili” fattezze diaboliche.
Fortunatamente, non tutti sono disposti a interpretare la cosa allo stesso modo.

E’ una normalissima ripresa video di un jet che va a sbattere contro un edificio. Ho visto qualcosa di simile in “Die Hard 4”. O era un film di Arnie Schwarzenegger? L’ho dimenticato.
(Saffer, dom 23 sett)

Io vedo anche un orsacchiotto, nel fumo, proprio sopra il diavolo. Secondo te si sono messi d’accordo? E poi, se e’ opera del diavolo, perche’ prendersela con Bin Laden?
(Foolsprogress, dom 23 Sett)

Non c’e’ niente di strano. Non e’ un fatto.
Per piacere, usate il cervello. Non e’ una cosa vera. E come tale non e’ una base per stabilire se la pace durera’ e se siamo brave persone.
(Chrispaul, dom 23 sett)

Cosa sara’ del traffico aereo e delle compagnie in difficolta’?
Moltissime compagnie aeree rischieranno la bancarotta, quindi c’e’ da aspettarsi una terribile lotta per la sopravvivenza.
(Smilie, dom 23 Sett)

Attualmente, stanno cercando di incoraggiare la gente a volare ancora, con l’esca dei biglietti piu’ a buon mercato. Per me, appena le persone si sentiranno di nuovo abbastanza sicure, le tariffe aumenteranno almeno del 25%, se non di piu’.
Vedevo ieri che i prezzi dei biglietti aerei sono praticamente dimezzati, specie per le destinazioni come Orlando e Las Vegas (le piu’ richieste dai turisti).
Comunque sia, alla fine ci troveremo ad avere meno compagnie a causa dei fallimenti; ma ci sara’ meno concorrenza e quindi i prezzi saranno piu’ alti.
(Amiga3, dom 23 sett)

Donazioni o non donazioni?

Tutta la mia solidarieta’ per quelli che sono morti l’11 settembre e per le loro famiglie.
Ma perche’ devo sorbirmi in TV l’appello agli spettatori del Regno Unito affinche’ spediscano denaro per le vittime? Forse il governo del paese piu’ ricco del mondo non ce la fa a sostenere i sopravvissuti, le famiglie delle vittime e quelli rimasti senza lavoro dopo la tragedia del WTC?
In fondo, nonostante fossero di varie nazionalita’, stavano tutti lavorando per gli USA.
O forse il fatto di fare donazioni ci fa sentire piu’ grandi davanti a noi stessi?
O magari non ho capito bene qualcosa?
(stopthismadness, dom 23 sett)

Fareste meglio a mandare agli yankees le S.A.S. cosi’ potremmo dare a quelle merde di Talibani quel che si meritano.
(Loyalist, Sun 23 Sep)

La gente fa una vita cosi’ triste che appena puo’ scivola volentieri nel sentimentalismo.
Adesso il British Sun sta chiedendo ai lettori di stamparsi una bandiera americana e appenderla alle finestre. Amano distogliere la gente dal contesto politico ed economico di tutta la faccenda, e far si’ che nessuno si ponga la questione pratica del “quanto effettivamente un’azione militare possa ridurre gli attacchi terroristici” (…)
Bush e Blair, e tutti i loro pietosi galoppini, vogliono tagliare alla radice la malapianta del terrorismo. Ma ignorano quale sia all’atto pratico la radice di tale terrorismo - e cioe’ il modo in cui l’Occidente, specialmente gli USA e il Regno Unito, operano economicamente, politicamente e militarmente in tutto il mondo.
(stopthismadness, dom 23 sett)

Il Governo degli Stati Uniti ha stanziato quaranta miliardi di dollari… venti dei quali vanno alle vittime. Tuttavia molti americani stanno donando il proprio denaro spontaneamente. Credo che l’appello non fosse diretto a te, ma piuttosto a chiunque possieda ancora un cuore. Molte persone vogliono sapere cosa possono fare… Be’, possono dare una mano alla gente che ha perso mariti, mogli, padri, madri e bambini, per un insensato atto terroristico.
(Josh21, dom 23 sett)

Ipocrisie

Allora, cosa pensano gli anti-globalizzatori e anti-capitalisti del gruppo, ora che la grande, malvagia America ha avuto la sua “punizione”? Contenti? (….)
Non sono americano, sono canadese, e anch’io spesso mi irrito con gli americani, anche con i migliori tra loro. Ma sfido chiunque di voi a nominare un altro paese che, se fosse potente come gli USA, si comporterebbe diversamente. Il capitalismo non e’ perfetto, ma e’ il sistema in uso presso i paesi democratici (nominatemi almeno un paese non capitalista dove vi piacerebbe vivere).
Con la liberta' che abbiamo di dissentire pubblicamente (provate a farlo in Cina!…) possiamo migliorare il nostro sistema: almeno stavolta, sarebbe stato gentile da parte di certa gente mollare un attimo l’anti-americanismo e dire semplicemente “Quel che e’ successo e’ terribile, possiamo aiutarvi?”
(Campari, dom 23 sett)

E tu nominami un singolo paese che non abbia offerto assistenza.
Perfino Saddam ha offerto assistenza.
Questo non significa che possiamo dare carta bianca agli USA perche’ facciano quel che cavolo pare a loro. Non e’ cosi’ che funziona.
(Saffer, dom 23 sett)

Dove eravate in quel terribile momento? Da Usa Today

Tutto cio’ che ho potuto pensare e’ che fino a 12 ore fa, il mondo era uno splendido posto. Ma ora non piu’.
(Lisa Irwin, Cleveland)

Non sono che un insignificante ufficiale di Prima Classe della Marina americana e stavo iniziando una lezione in classe, quando un collega istruttore mi ha detto che due aerei avevano colpito le torri. Non l’ho creduto. Sono andato a vedere su Internet ma non riuscivo a collegarmi a nessun sito di news. Poi l’ho sentito per radio. Shock. E’ tutto quel che ho provato.
Abbiamo interrotto le lezioni e ci siamo radunati davanti alla TV per ore a guardare il terribile susseguirsi di eventi, in attesa di ordini. Intanto, la rabbia e il dolore sostituivano il senso di shock.
Nei visi degli altri 25 marinai nella stanza, leggevo la stessa cosa: “Go get’em”, “Prendiamoli”.
(Nick Thompson, Norfolk, Va.)

…Mi rendo conto, in modo del tutto nuovo, di cosa significhi essere un americano.
Le parole “God bless America” (“Dio benedica l’America”) non erano mai state cosi’ importanti per me.
(Joy Bowes, Oswego, N.Y.)

Quel terribile martedi’, ho guidato un volo American Airlines dall’aeroporto Logan di Boston, alle 8, 40, a Richmond, Va. Appena sceso dall’aereo, ho visto un mucchio di gente davanti a una TV e ho iniziato a capire cos’era successo mentre mi trovavo ancora in volo.
Senza che io lo sapessi, dall’ufficio avevano telefonato a mia moglie dicendole che non riuscivano a rintracciarmi… per fortuna, e’ rimasta senza mie notizie solo per 15 minuti, l’ho subito chiamata dall’aeroporto di Richmond. Mi sentivo malissimo a pensare che mi ero trovato a Logan nello stesso terminal con quei terroristi. Sentivo quanto ero fortunato a trovarmi sano e salvo a terra, ora.
Naturalmente, sono tornato a casa in auto.
Sostengo pienamente il presidente Bush e ho l’impressione che la sua affermazione sia straordinariamente vera: “Coloro che hanno scelto la guerra contro gli USA hanno scelto la propria distruzione”.
( Jim Kender, Chelmsford, Mass.)

Venerdi’, ho letto la prima pagina del News Journal e ho visto il viso di un uomo di trentacinque anni che lavora per la Canter Fitzgerald e si trovava in una delle torri al momento del crollo.
Avevo avuto un colloquio con lui nel maggio scorso… era un giovane uomo sereno, equilibrato, comunicativo e avevo intenzione di assumerlo. Ora che ho rivisto il suo viso sul giornale, sento in me un grande rimpianto, sgomento e tristezza.
( Greta Huegel, Newark, Del.)


I commenti dei lettori del New York Times


Adesso tocca a noi

Quel che non potremo ottenere mai con la forza delle armi, possiamo raggiungerlo con il lavoro delle nostre mani: le vostre, le mie. Possiamo lavorare e costruire. Possiamo e dobbiamo costruire meglio.
E’ dal nostro operato che gli altri ci conosceranno - e che noi riusciremo a conoscere noi stessi.
Ieri, camminavamo in mezzo agli sconosciuti. Oggi camminiamo tra gli eroi. Adesso tocca a noi. Vediamo di scegliere bene.
(J.I. Santiago, Chicago, Ill.)

Newyorkesi, vi amero’

Non mi siete mai piaciuti tanto, voi newyorkesi: arroganti, aggressivi, rumorosi. Ma dopo l’11 settembre, ho cominciato a usare aggettivi piu’ appropriati alla vostra descrizione… come “coraggiosi” e “reattivi”. La vostra entusiasmante risposta a questa orribile tragedia mi ha colmato di rispetto e ammirazione, oltre a una crescente simpatia. New York City non sara’ mai piu’ la stessa di prima… e’ migliorata molto.
(L. Goulden, Los Altos, Calif.)

La retorica di Bush

La retorica usata dal presidente Bush fino adesso ha rappresentato la situazione come un cartoon storico sulla lotta tra il “bene assoluto” e il “male assoluto” - simile al modo in cui Bush padre presento’ la Guerra nel Golfo dieci anni fa. In entrambi i casi, molto c’e’ da imparare dal contesto storico che ha causato quelle azioni che oggi condanniamo unanimemente. Non dico che non sia necessaria una risposta, ma oltre a cercare di evitare altri attacchi verso il nostro paese, credo che l’America debba ridefinire sia il ruolo che ha avuto nello scenario globale, sia gli obiettivi che ha perseguito nella sua politica interna.

Prima di martedi’ 11 settembre, molti di noi discutevano sull’approvazione del budget federale, ma ora questi problemi sono stati liquidati come “battibecchi” e “bisticci partigiani”. Sia i repubblicani che i democratici hanno dato carta bianca all’attuale amministrazione, non solo per intraprendere una guerra contro il terrorismo, ma anche per gettar via denaro nel progetto dello “scudo spaziale” tanto caro a Bush. Mi domando - dopo che la polvere si sara’ diradata, dopo che la nostra crociata per sradicare il demone del terrorismo dal mondo si sara’ dimostrata troppo onerosa e lunga, dopo che avremo seppellito le istanze di educazione, sanita’, risparmio energetico e riforma del sistema finanziario sotto le esigenze di una guerra che si regge sul desiderio di vendetta e su un patriottismo cieco - che razza di mondo lasceremo in eredita’ ai nostri figli.
(S. Haugh, St. Paul, Minn.)

Guerra globale, perche’?


Sono un abitante di Hong Kong di origine australiana e sono particolarmente preoccupato per il modo in cui gli USA hanno gestito la situazione fino adesso. Sicuramente, gli attacchi sono stati vili, calcolati, tragici, devastanti. Sicuramente gli americani hanno il diritto di sentirsi aggrediti e di cercare di reagire. Ma questa reazione portera’ davvero gli Usa (o chiunque altro) da qualche parte?
Sembra che gli americani vogliano coinvolgere il mondo intero in una guerra, senza pensare minimamente a quali potrebbero esserne le conseguenze.

Trovo sottilmente divertente il fatto che gli USA, considerati uno dei piu’ illuminati, intelligenti paesi del mondo (se non “il piu’” di tutti, come molti cittadini americani non esiterebbero a sostenere), non riescano a tirar fuori una risposta che non sia “Facciamoli saltare tutti in aria”. Se gli USA vogliono mostrare al mondo di essere un supremo esempio di liberta’ e progressismo, be’, allora affrontare i problemi con la forza delle armi non aiutera’ granche’ la sua immagine. Anzi, probabilmente servira’ solo a rinforzare nelle menti dei vari terroristi l’impressione che gli USA siano un paese imperialista, desideroso solo di imporre la propria supremazia sul resto del mondo.

Non ho risposte pronte per risolvere il problema. Ma penso che gli Stati Uniti e il mondo avrebbero tutto da guadagnare se gli USA dimostrassero un po’ piu’ di dignita’, benevolenza e intelligenza, e se procedessero in maniera piu’ prudente e meditata.
Spero solo che quando gli americani agiscono, lo facciano dopo essersi posti a lungo questa domanda: “Tra molti anni, gli abitanti del mondo (di qualsiasi religione e nazionalita’) considereranno cio’ che abbiamo fatto come qualcosa di giusto, razionale e rispettoso del bene comune?”
(C. Betts)

Dal message board di www.cnn.com

Tribunale Internazionale per Bin Laden

A parte l’arroganza degli USA, quali basi abbiamo per insistere sulla necessita’ di consegnare Bin Laden agli USA e non a un Tribunale Internazionale? Forse 6000 vite americane sono piu’ preziose di 8000 massacrate in Bosnia? Dopo tutto siamo stati contenti quando hanno portato Milosevic all’Aja.
(JamesKim, lun 24/9)

I media negli USA e nel mondo

Il problema e’ che voi americani tendete a credere ai vostri media. Io non credo ne’ a quelli del mio paese, ne’ a quelli del paese in cui vivo, ne’ ai vostri. Pero’ li seguo tutti e cerco di mettere insieme da me cio’ che sta succedendo, piuttosto che credere quel che vogliono farmi credere. Tento anche di leggere notizie da altri paesi, quando le trovo tradotte.
La prima cosa che si nota dei media americani e’ la loro superficialita’.
In secondo luogo, non sono neanche rapidi: ad esempio nell’attacco al WTC le notizie arrivavano un’ora piu’ tardi rispetto agli altri. Se avete la TV digitale e potete dividere lo schermo in diversi riquadri provate a sintonizzarvi su un canale locale da una parte, su cnbc in un’altra, CNN in un’altra, BBC in un’altra ancora e poi qualche altro canale di news a caso. Noterete che ci sono differenze stupefacenti.
(Morgan Bath, lun 24/9)

Ancora sui mass media in America. Per quanto riguarda l’informazione sono allo stesso livello dei cartoni animati del sabato mattina. Le emittenti di news in questo paese mirano solo all’intrattenimento. La BBC sembra abbastanza buona, e’ li’ che mi rivolgo se voglio farmi un’idea di quel che succede nel mondo. Non che ignori i canali locali, ma per me tutto quel che dicono e’ sospetto. Su questo punto siamo sicuramente d’accordo.
(SteveLS, lun 24/9)

Forse uno dei motivi per cui i media in USA non danno tutte le informazioni e’ perche’ pensano che la gente non voglia sapere.
Sono arrivata a pensare che tutto e’ possibile e che solo tra molti anni verremo a sapere cosa e’ accaduto veramente.
(Roshelle01, lun 24/9)

Link ad altri forum, message board etc.

MSNBC.com ha due forum, uno dedicato alle “current news” (ultime notizie)
e uno, “in memoriam” , per chiunque voglia esprimere la propria partecipazione al dolore delle famiglie delle vititme

Table Talk, da Salon.com

Dalla BBC: i commenti dei ragazzi nella bacheca elettronica a loro dedicata

… e i commenti dei lettori inglesi a proposito dell’introduzione della ID Card

In italian, please!

Le opinioni dei lettori, da Cnn Italia

Il Forum di Repubblica

Il Forum del Corriere della Sera

Il Forum della Stampa



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