Nessuna pressione sugli investigatori
Enzo Bianco con
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Sin dalla fuga di notizie che ha preceduto larresto di Alessandro
Geri, il ministro dellInterno è entrato nellocchio del ciclone. Una parte
della stampa lo ha bersagliato di critiche, il Polo ne ha chiesto più volte le
dimissioni. Pochi giorni fa alla Camera è stata presentata un mozione di censura nei suoi
confronti. Ma Enzo Bianco è abituato alle polemiche e difende con risolutezza le sue
ragioni.

Signor ministro, si è parlato molto di pressioni politiche sugli investigatori, che li
avrebbero indotti ad affrettare la cattura di Geri. Si sente la coscienza perfettamente a
posto, da questo punto di vista?
Alcuni parlamentari dellopposizione, basando le loro asserzioni su ricostruzioni di
stampa a dir poco fantasiose, hanno insinuato che sarebbero state fatte pressioni sugli
investigatori impegnati direttamente sul caso Geri. convocati in non meglio precisati
"vertici" al Viminale. Il 2 febbraio e l11 maggio si sono svolte due
riunioni del Comitato nazionale per lordine e la sicurezza pubblica dedicate alla
minaccia terroristica. Ricordo che in più occasioni, specie davanti alla Commissione
stragi, erano stati lanciati allarmi su una possibile ripresa del terrorismo, anche in
concomitanza con alcune scadenze e anniversari; tra questi, lomicidio del professor
DAntona. In quelle riunioni, come si potrebbe verificare, non cerano
investigatori impegnati nelle indagini.
Nessuno ha fatto pressioni, quindi; tanto meno ha interferito con il lavoro degli
inquirenti o della magistratura. Mi sembra superfluo ricordare che il ministro
dellInterno ha il diritto-dovere di convocare riunioni con i capi delle forze di
polizia e dei servizi dinformazione per conoscere la condizione dellordine
pubblico e della sicurezza nel Paese, anche su singoli temi che si renda opportuno
trattare. E così ho fatto. La mia coscienza è assolutamente a posto.
Che cosa è stato fatto per individuare i responsabili della fuga di notizie
"istituzionale" sul caso DAntona, denunciata dalla procura romana?
Sulla fuga di notizie è in corso unindagine della magistratura ordinaria. I singoli
ministeri non hanno ritenuto opportuno aprire inchieste amministrative, perché avrebbero
dovuto tener conto delle risultanze della magistratura. Insomma, secondo la legge, avremmo
dovuto sospendere le nostre inchieste e attendere la fine del lavoro dei giudici. E
evidente che, qualora risultino responsabilità da parte di alcuno nella fuga di notizie
"istituzionale", il governo e i singoli ministri agiranno con la massima
decisione e severità.
Cè qualche rapporto tra le polemiche sullarresto di Geri e il cambio della
guardia al vertice della polizia, che ha visto Gianni De Gennaro sostituire Ferdinando
Masone?
Non cè alcun nesso. Il prefetto Masone ha guidato la Polizia di Stato per un lungo
e delicato periodo, cinque anni e mezzo, e aveva manifestato il desiderio di essere
sostituito. Fra laltro, se ci fossero state davvero sue responsabilità nella fuga
di notizie, certo il governo non lavrebbe "premiato" con la nomina alla
direzione del Cesis, lorganismo che ha il compito delicatissimo di coordinare le
attività dei servizi dinformazione. Il suo successore, il prefetto De Gennaro, ha
raccolto consensi ben più ampi della maggioranza di governo. Nessuno, neppure tra le
forze di opposizione, ha stabilito un nesso tra le due vicende. Mi sembra un fatto
acquisito.

Scarcerato il presunto telefonista delle Brigate rosse, alcuni hanno limpressione
che la ricerca degli assassini di DAntona riparta da zero. E davvero così?
Il ministro dellInterno non dispone di informazioni privilegiate sulle indagini
della magistratura. Ma la mia impressione non è così pessimistica. Mi auguro che gli
assassini di Massimo DAntona e i loro complici siano chiamati presto a rispondere di
quel delitto in unaula di giustizia.
Che cosa risponde a chi laccusa di uneccessiva esposizione massmediale?
Sono convinto che tutte le opinioni vadano ascoltate e rispettate, anche quando non si
condividono. Vorrei però che i miei critici si mettessero daccordo. Se non spiego i
motivi di alcune decisioni del ministero, vengo subito accusato di avere cose da
nascondere, oscure. Se agisco in maniera diversa, giunge puntuale laccusa di essere
sovraesposto. E davvero difficile mettere tutti daccordo.
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