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Ecstasyati: capire o condannare?

Isabella Angius


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Sfatiamo il mito dell'ecstasy. Solo di rado questa droga provoca morte: 8 casi in Italia nel corso di un decennio sono un numero irrisorio rispetto alle vittime dell'eroina e di altre sostanze stupefacenti, che ammontano a 1076 solo nell'ultimo anno. Un numero imprecisato di persone però ha subito danni cerebrali irreversibili a causa soprattutto del mix di ecstasy e alcol o altre droghe.

Le droghe sintetiche creano dipendenza psicologica ma non è accertata quella fisica, per questo molti stentano - in particolar modo chi ne fa uso - a considerare chi le assume veri tossicodipendenti.

Secondo uno studio recente il 4% dei ragazzi italiani tra i 15 e i 16 anni ha provato l'ecstasy almeno una volta e il 56,5% dei frequentatori assidui delle discoteche ne fa uso almeno una volta alla settimana. Questi ultimi ammettono che sono state loro offerte anche altre sostanza stupefacenti.

Fino a cinque anni fa l'uso di queste sostanze era limitato al weekend mentre oggi sempre piu' giovani ne fanno un uso infrasettimanale, dunque è bene non condannare solo il mondo delle discoteche. Potrebbe persino venirci la tentazione di condannare anche le parrocchie visto che, da una indagine del Ministero dell'Interno, risulta che il 6% degli intervistati risponde che l'ecstasy si può trovare anche lì.

Ora vorremmo sentire le vostre storie e le vostre opinioni a riguardo. Scriveteci all'indirizzo di posta elettronica di Caffè Europa (caffeeuropa@caffeeuropa.it)

 


 

Date: Wed, 22 Dec 1999 22:27:09 +0100
From: Giovanni Carnevali gbc@cline.it
To: caffeeuropa@caffeeuropa.it
Subject: extasy e media
Cari amici di caffeeuropa,

Se ho ben capito, voi siete , più o meno, la versione on line di Reset, rivista seria ed autorevole. Poichè ho di voi questa opinione, non vi nascondo di essere rimasto profondamente deluso nel leggere l'articolo on line su Extasy e TV, a proposito della cd. pubblicità subliminale delle pasticche nel film di Verdone.

Deluso perchè inserirsi in questa montatura mediatica sul " Boom dell'Extasy " aggiungendo il vostro pezzetto all'isteria collettiva, facendo anche voi la vostra parte nella caccia alle streghe, non è da voi. Sarebbe molto più utile, per la comprensione dell'esistente, analizzare invece il modo in cui la questione è stata analizzata dai Media. Ovvero capire come si crea il caso.

Sono d'accordo con l'affermazione contenuta nell'articolo che è quantomeno in ritardo tutto il clamore sollevato, ma la cosa più scandalosa non è questa, quanto, semmai, il fatto che a questo ritardo nell'analizzare con serietà il fenomeno si tenta di porre di porre rimedio con una demoizzazione secondo me ancor più dannosa. Parto dal presupposto, banale forse, che le droghe vengono assunte perchè , in qualche modo, fanno star bene. Quale tipo di benessere provochino, dipende dal tipo di sostanza e, in alcuni casi , dal contesto. Per cui non è escluso che, in qualche circostanza, alcune sostanze, fra cui certamente anche la MDMA- Extasy possano provocare effetti deinibitori come quelli mostrati, in forma caricaturale forse ( non ho visto il film ), da Verdone. Cosa che è possibile, come è ben noto, anche con l'alcool.

Così come, con entrambe le sostanze, è possibile anche l'effetto opposto, di " blocco". I danno cerebrali, seppur diversi, sono considerevoli con entrambe le sostanze sopra citate. E sono assai seri nel caso se ne busi ripetutamente, mentre possono essere relativamente modesti ( non inesistenti) quando l'uso sia moderato nelle quantità e non ripetuto con frequenze ravvicinate.

Ripeto : in questo le due sostanze si assomigliano. Non so se una possa provocare danni irreversibili ai neuroni inmaniera molto più rapida dell'altro, forse sì, in ogni caso l'abuso di alcool non è reso meno pericoloso da questa supposta lmaggior lentezza dell'effetto distruttivo.

Non mi interessa qui disquisire sulla minore o maggiore tossicità dell'una o dell'altra droga, quanto mettere in evidenza la mancanza di basi scientifiche per la forsennata campagna di stampa contro l'extasy delle settimane passate.

Sia chiaro, non per difenderne il consumo, ci mancherebbe altro, ma perche sono convinto che gridare al lupo al lupo sia controproducente se poi questo lupo si presenta sotto spoglie esteriormente più gradevoli di come lo si dipinge: dire che le "nuove droghe" son micidiali fin dalla prima assunzione significa dire il falso. E' vero invece che spesso sono tagliate con ogni sorta di veleno, ma qui siamo nel campo delle sofisticazioni alimentari, tuttalpiù, cosa di cui non ci si può stupire data la situazione di clandestinità del mercato.I ragazzi che l'hanno provata almeno una volta non crederanno mai a queste campagne allarmistiche, fatte più per speculare sulla paura dei genitori che per informare i figli, con la conseguenza che sottovaluteranno poi anche i rischi VERI legati al consumo di extasy ( controindicazioni per i cardiopatici, colpo di calore, pericolosità dell'uso frequente piuttosto che del moderato consumo occasionale, etc.) Un pò come avviene con la criminalizzazione delle droghe leggere: talmente priva di fondamento reale che rende poco credibile anche la criminalizzazione più giustificata ell'eroina

Giovanni Carnevali

 


 

From: "saromarisa" saromarisa@libero.it
To: caffeeuropa@caffeeuropa.it
Subject: Su quanto si dibatte
Date: Sat, 11 Dec 1999 19:14:43 +0100

Capire o condannare? Capire, prevenire e reprimere: non ci sono altre strade.

Occorrono mezzi adeguati (ritengo gli attuali non sufficienti) e continua volontà di agire, non mentre si prende il caffè la mattina leggendo il giornale, o dopo aver scritto un articolo. Applicare le leggi e tenere il problema sul tavolo, sempre bene in vista

 


 

Reply-To: "Jacopo Manna" apo73@hotmail.com
From: "Jacopo Manna" apo73@hotmail.com
To: caffeeuropa@caffeeuropa.it
Subject: Ecstasy
Date: Fri, 10 Dec 1999 14:44:43 +0100

E' sicuramente difficile trattare un argomento del genere, soprattutto in questi ultimi mesi, ma nonostante questo avevo voglia di dire la mia. Premettendo che non voglio assolutamente difendere nessun tipo di droga, ne tantomeno nessuna categoria di persone (dico categoria perchè ormai sembriamo tutti essere divisi da compartimenti stagno, delimitati solo dalla fascia di età a cui apparteniamo), mi viene spontaneo, soprattutto dopo aver letto molti articoli riguardanti il problema "ECSTASY", chiedere a chiunque sappia darmi una risposta, dove è la verità assoluta.

Piu' mi informo, più cerco di essere aperto a qualsiasi tipo di informazione che vada a favore o contro il mio stile di vita, per quanto riguarda questo campo, e più mi sembra di allontanarmi dalla VERITA'. A volte penso anche che sia una una forma di cinismo sviluppata inconsciamente dal mio cervello per trovare un po di giustificazioni ai miei comportamenti di qualche sabato sera! Cercate per una volta di provare ad estrapolare da questo problema che è l'ecstasy, la verità assoluta senza pensare alle conseguenze che questa porti.

 


 

From: "Raffaele Facciola" raffaftrid@sprint.ca
To: caffeeuropa@caffeeuropa.it
Subject: Forum ecstasy
Date: Tue, 14 Dec 1999 13:12:22 -0000

Ogniqualvolta sento parlare o leggo di droghe nuove, leggere, pesanti, mescolate, mi ritorna in mente l'articolo di un settimanale italiano (non ricordo con precisione quale fosse, forse Panorama degli anni ' 69, ' 70, ' 71). il giornalista autore del servizio parlando di droghe e della loro diffusione in Europa, affermava, ma a dir la verita' consolava, dicendo che i ragazzi italiani erano refrattari, non ricordo quale motivo adduceva, alla droga. I risultati di quell'intuizione di vedono.

Le statistiche in questo settore non aiutano molto. La graduatoria della pericolosita' di una sostanza stupefacente evita in parte il problema. Criminalizzare discoteche, parrocchie, scuole, stadi eccetera e' senza effetto. Chi assume droghe non si lascia intimidire dal luogo o dall'ambiente. Se non puo' avere la pasticca liberatoria in discoteca se la va a cercare e la trova in un qualsiasi altro posto. Sara' un'opinione molto personale, ma chi casca nella trappola di simile iattura non e' personale molto intelligente. Le soluzioni al problema immane, potrebbero essere tante quanti gli individui coinvolti. Un nuovo tentativo, senza dimenticare quelli gia' in corso, sarebbe iniziare ad insegnare fin dalla prima elementare che cos'e' la droga, quali danni causa, quali personaggi vi sono coinvolti, informando su tutto. E chiamare a tenere queste lezioni informative, poliziotti, ex-tossicodipendenti, gente che lavora nelle comunita', medici, psichiatri. Il lavoro dovrebbe essere volontario per responsabilizzare l'individuo fin da quando e' piccolo.

Cordiali saluti, 

Raffaele Facciola'  


 

From: "Grandi Stazioni S.p.A." gra.sta@iol.it
To: caffeeuropa@caffeeuropa.it
Subject: Forum ecstasy
Date: Thu, 9 Dec 1999 15:25:33 -0000

Sfatare il mito dell'ecstasy? Non sono d'accordo. Se risponde pur al vero il fatto che di rado provoca la morte, tuttavia l'ecstasy per la maggior parte dei ragazzi che ne fa uso costantemente, rappresenta un oggetto misterioso e pieno di fascino e che crea disastri dal punto di vista neurologico. Calarsi prima di un rave è un "atto dovuto" per chiunque decida di affrontare una festa di quel tipo, senza star su a pensare più di tanto a cosa ci si cali.

Occorre dunque a mio avviso tenere altissimo il livello di guardia soprattutto per informare i giovani sui danni irreparabili che gli acidi provocano al cervello.

 


 

Date: Mon, 06 Dec 1999 23:18:32 +0100
From: Nino Piras ninopir@tin.it
Reply-To: ninopir@tin.it
To: caffeeuropa@caffeeuropa.it
Subject: Forum ectasy

 Penso che sia pericoloso "ridimensionare" il problema ecstasy sulla base della statistica delle morti: perchè questo porta a non considerare la gravità degli effetti collaterali che derivano dall'uso delle droghe sintetiche, capaci di ridurre ai minimi termini la personalità stessa di coloro che ne fanno un uso abitudinario.

Occorrerebbe piuttosto partire dalle motivazioni che spingono tanti giovani a servirsi di questi artifici per dare un senso alla propria esistenza, in una irresponsabile fuga dalla realtà.

 

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