Se esistiamo in quanto consumiamo, questo non significa che non abbiamo facoltà di scelta riguardo a ciò che consumiamo: andiamo dunque a vedere in che modo possiamo esercitare - almeno in minima parte - il nostro 'potere contrattuale', magari sperimentando un approccio alternativo al consumo. Anche perchè è comunque interessante sapere da dove arrivano e come vengono prodotti alcuni beni di cui facciamo regolarmente uso senza far troppo caso al marchio che portano.

Per sapere nel dettaglio quel che si cela dietro le marche piu' conosciute, la Guida al Consumo Critico, prodotta dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo, esamina il comportamento di ben 180 societa' nazionali e multinazionali (http://www.citinv.it/equo/bacheca/gcc.htm ): il libro si puo' acquistare online, nel frattempo si puo' consultare una lista dei prodotti dalla coscienza 'pulita' e di quelli piu' criticati, accompagnata da una spiegazione delle motivazioni e i criteri adoperati per stilare queste 'classifiche del consumo etico'.

Un altro saggio interessante è il Manuale per un consumo responsabile edito da Feltrinelli di Francesco Gesualdi, fondatore del Centro nuovo modello di sviluppo. Il sottotitolo del saggio è "Dal boicottaggio al commercio equo e solidale", ricordandoci che fra gli strumenti a nostra disposizione per esercitare la nostra facoltà critica di consumatori è proprio il rifiuto di consumare. Maggiori notizie sul libro sono reperibili al sito della casa editrice Feltrinelli (www.feltrinelli.it).