"La nuova stretta anti-crimine? Odora di
propaganda elettorale"
Luigi Ferrajoli intervistato da Tommaso
Debenedetti
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elettorale"
Criminalita' e
media
Fanno discutere, nella maggioranza e nellopposizione, le nuove
norme anti-criminalità varate dal Governo. Il "pacchetto", approvato dal
Consiglio dei Ministri, passa ora allesame del Parlamento. Le misure, presentate il
18 marzo, prevedono diverse novità.
Il reato di scippo passa da semplice furto aggravato a rapina: la pena
prevista aumenta fino a dieci anni di reclusione. Notevole inasprimento delle pene si
registra anche per i furti in casa ("violazione di domicilio finalizzate
allimpossessamento di cose altrui"). Viene inoltre introdotta nel codice penale
una nuova circostanza aggravante che tiene conto delle persone offese: la condanna sarà
infatti più grave se ad aver subito il reato saranno state, ad esempio, anziani o
portatori di handicap. Varieranno anche i tempi dei processi: per lo scippo e i furti in
appartamento, chi viene colto in flagranza di reato sarà processato per direttissima
entro quindici giorni. Infine, il pacchetto prevede che il Ministro
dellInterno potrà, in casi eccezionali, utilizzare le Forze Armate contro la
criminalità organizzata. "Si tratta della scelta giusta per rispondere alla domanda
di sicurezza", plaude il segretario dei DS Veltroni, che però non esclude qualche
"integrazione o correzione" ai provvedimenti in sede parlamentare. Tuttavia,
anche allinterno della Quercia emergono valutazioni controcorrente, come quelle di
Gloria Buffo ("i dubbi sul pacchetto non sono isolati e vanno presi in seria
considerazione"). I popolari giudicano le misure ottime, mentre fra i Verdi spicca la
netta presa di posizione del responsabile Giustizia Luigi Saraceni: "Il provvedimento
no passerà. Su questo, siamo disposti alla crisi." ai democratici arriva il giudizio
cauto di Antonio Di Pietro: "Vedremo. Solo quando il provvedimento sarà operativo
potremo valutarlo."
Dalla Destra, lattacco è senza attenuanti. "Se lo avessi
fatto io, tutti avrebbero gridato al golpe!", afferma Silvio Berlusconi, e annuncia
"una battaglia serrata dellopposizione contro queste decisioni assurde":
gli fa eco Alfredo Mantovani di AN : "Il vero problema è che questo pacchetto non
introduce alcuna novità, e si limita ad abusare della credulità della gente": le
critiche più pacate e severe al pacchetto-criminalità vengono tuttavia dagli addetti ai
lavori. L ex- guardasigilli del Governo Prodi, Giovanni Maria Flick, dice: "Non
posso fare a meno di chiedermi come si possa conciliare labolizione
dellergastolo con la previsione di dieci anni di reclusione per uno scippo".
"Luci e ombre" vengono denunciate da Antonio Martone,
presidente della Associazione Nazionale Magistrati. E Guido Calvi, noto penalista e
senatore DS, definisce il pacchetto "illusorio" e "arretrato", perché
combatte la microcriminalità innalzando le pene senza garantirne leffettività.
Alle contestazioni, soprattutto a quelle che vengono dalla Sinistra, il
Ministro Diliberto ribatte: "Sono misure che tutelano la sicurezza dei cittadini, e
tale tutela deve essere un tema della sinistra. Non lo si può lasciare alle destre".
"Questi provvedimenti hanno il sapore di una pura propaganda
elettorale". Luigi Ferrajoli, docente di Filosofia del Diritto allUniversità
di Camerino e autore del recente volume "La cultura giuridica nellItalia del
Novecento" (edito da Laterza), boccia senza mezzi termini le misure anti-criminalità
varate dal Governo.
Perché, professor Ferrajoli, un giudizio così negativo?
"Perché queste misure sono una risposta di tipo demagogico,
elettorale, alla catena di delitti che, due mesi fa, ha sconvolto Milano. In realtà, i
provvedimenti del Governo non servono a nulla. Infatti alcune norme erano già presenti,
ed altre creano solo confusione".
Quali?
"Ad esempio, quelle che affidano allEsercito compiti di
polizia giudiziaria. Se il Parlamento dovesse varare tali misure, si azzererebbe quel
lungo, faticosissimo lavoro che, nel corso di anni, aveva mirato a distinguere nettamente
i campi dazione della Polizia e dellEsercito. E il risultato sarebbe una
pericolosissima confusione di compiti e di poteri fra i due organismi vitali per la
sicurezza dei cittadini".
Però la microcriminalità andrà pure fronteggiata...
"Certo. Però lo si è fatto nella direzione sbagliata. Il vero
problema, infatti, non è quello di infliggere condanne più severe, bensì quello di
catturare gli autori dei reati. Pertanto, la prima necessità sarebbe stata rendere più
efficienti le forze di Polizia. Inoltre, io ritengo che, in Italia, il problema della
criminalità venga esagerato".
Cioè?
"Cioè non è vero che, nel nostro Paese, la microcriminalità sia
maggiore che altrove. Non ci sono più reati da noi di quanti ve ne sono, ad esempio,
negli Stati Uniti. Purtroppo, però, giornali e Tv enfatizzano i fatti di cronaca
dedicando ad essi unattenzione talvolta morbosa che aumenta la paura da parte dei
cittadini e crea terreno favorevole per provvedimenti sbagliati come questi".
Lei parla di "propaganda elettorale" ...
"Sì. Perché le misure varate dal Governo sono contrarie a tutta
la storia e la cultura della Sinistra, e solo per un calcolo elettorale oltretutto, a mio
avviso, pienamente sbagliato, un esecutivo di sinistra poteva varare simili norme!"
Perché "sbagliato"?
"Perché, operando in questo modo, il Governo DAlema non si
attira certo i favori dagli elettori di sinistra: da parte di alcuni elettori, infatti,
tali norme verranno considerate restrittive, liberticide, e per questo non saranno
comprese, da parte di altri si capirà quanto il pacchetto vada contro il
dibattito giuridico della Sinistra che, da anni, si orienta verso un diritto penale
minimo invece che massimo come lo delineano questi provvedimenti.
Infine, si regala alla Destra il ruolo di campione del garantismo!".
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