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Come i giornali trattano la criminalità/Intervista a Pietro Calabrese, direttore del "Messaggero"

 

Isabella Angius, Ilaria Marchetti

 

 

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Si parla in questi giorni, forse come non mai, di cronaca nera e criminalità, questa arriva con estrema facilità in prima pagina cosa che prima avveniva con maggiore difficoltà, secondo Ernesto Savona, criminologo, esiste uno scarto tra allarme sociale e gravità del fenomeno criminale.

Sono del parere opposto. Una volta, la microcriminalità cittadina se non arrivava in prima era perché c'erano fenomeni come il terrorismo che per 15 anni ha angosciato questa società. Quando si parlava di fenomeni di sangue dal '78 in poi questi erano legati al fenomeno del terrorismo, che era la grande paura degli italiani con la strategia della tensione. Pensiamo a ciò che è successo nel '79 a Milano, la bomba nella Banca della Agricoltura, dopo un fatto così vivi la criminalità in un altro modo.

 

Però i giornali non richiamavano troppo l'attenzione su un tabaccaio qualsiasi…

Probabilmente per qualche tempo il tabaccaio ucciso non andava in prima che era comunque piena di morti ammazzati. Oggi, i fatti di criminalità sono legati all'immigrazione e al fenomeno razzista soprattutto al nord, anche se i dati ci dicono che il tasso di criminalità nelle città non è poi aumentato. Milano è una città che ha un conto in sospeso con la civiltà italiana! Milano è la culla del fascismo con Benito Mussolini. Poi la Milano da bere, che per 10 anni ha amato le palle dure di Bettino Craxi, innamorata del secondo uomo del destino. Il socialismo che ha stravolto il nostro paese. La stessa Milano, prima delle grandi città, che pochi anni fa ha fatto crescere la Lega e Bossi.

 

L'informazione esaspera il binomio criminalità-immigrazione spesso in maniera razzista…

Sì, Milano in questo momento è all'avanguardia, purtroppo, in un fenomeno razzista per cui il tabaccaio ammazzato o la ragazza stuprata diventa subito marocchino, albanese comunque slavo e immigrato tutto questo è assai appetibile per i giornali. Il fenomeno criminalità-immigrazione, è tutto al nord, non esiste al sud. A Mazara del Vallo da circa 60 anni, c'è una grande zona della città che è chiamata "la casba", dove tutti gli inviati vanno a fare i servizi e lì convivono turchi e mazaresi in perfetta tranquillità. Naturalmente un milanese leghista direbbe che vanno d'accordo perché sono terroni entrambi, sono la stessa cosa.

 

Sembra però, che l'ultima ondata di criminalità sia peggiore di quella degli anni passati, non sarà dovuto ad uno scherzo della memoria?

Ho qui i dati forniti da Vittorio Emiliani in un'analisi pubblicata dal Messaggero, che dicono chiaramente che la criminalità è diminuita.

 

E' diminuita la grande criminalità, quella delle stragi ma cresce la microcriminalità e questa spaventa molto la gente

C'è un discorso duro e controcorrente da fare, dove Milano ancora una volta è al centro dell'attenzione. La procura di Milano, ha passato gli ultimi 8 anni di vita a occuparsi di reati contro il patrimonio, contro lo stato e gli imprenditori. Mi piacerebbe sapere nella procura di Milano quanti sono i giudici che si sono occupati di borseggi, scippi e furti di autoradio o in appartamento; sto aspettando i dati che non vengono forniti né da Borrelli né da altri sul tempo dedicato alla microcriminalità. Vorrei sapere abbiamo avviato 100 provvedimenti contro Berlusconi, 500 per cercare di recuperare l'autoradio... La procura di Milano ha fatto una scelta, che io non contesto, anche perché per il nostro paese sono meritevoli, però se alcune delle procure più esposte passa il loro tempo a occuparsi solo di alcuni reati, è chiaro che dilaga un altro tipo di criminalità. Poi ormai i dati sulla microcriminalità non li sa più nessuno, infatti nessuno denuncia il furto di autoradio neanche io l'ho denuncio più!

 

Mi pare che più che far emergere la diminuzione dei reati, i giornali abbiano calcato la mano sulla crescita dell intolleranza.

Il Messaggero, storicamente, in cronaca si occupa di tutto dallo scippo alla vecchietta al furto della pensione. Diamo da sempre grande risalto anche nella terza pagina, quella a destra che è la più importante, alla cronaca nera. Noi come giornale, diamo gran risalto alla cronaca che ai nostri lettori piace.

 

Il titolo del'11 gennaio del Messaggero è stato: "Rabbia a Milano, paura a Roma", ma a Roma quel giorno non era accaduto niente che potesse giustificare quel titolo

Non è vero, i sindacati di polizia avvertono che la situazione della criminalità è tale per cui la città sta diventando una polveriera. Mancano uomini e mezzi. Contro questo c'è Emiliani che scrive che non è vero, e che i dati dicono il contrario è presente una diminuzione di furti. Io non ci credo saranno diminuiti statisticamente, ma vallo a dire a quelli che i furti li hanno subiti. Adesso per esempio di droga se ne parla meno eppure i morti di droga continuano ad esserci.

 

Dieci anni fa non si parlava d'altro che di droga e delle sue vittime…

Sì, quando c'era la paura dell AIDS. Ma anche 2 o 3 anni fa, ci furono nei primi 40 giorni a Roma, 35 morti per droga e facemmo una serie di inchieste su questo fatto.

 

I TG anni fa escludevano, salvo casi clamorosi, la cronaca che oggi è entrata prepotentemente tra le prime notizie

La lotta è molto semplice, i due principali TG italiani ovvero TG1 e TG5, hanno combattuto una battaglia ferocissima negli ultimi due anni per l'audience. C'è stato un momento in cui il TG1 stravinceva, poi è stato il momento del TG5 e ora il leader è tornato ad essere ancora il TG1. Ti dico questo, perché da circa 4-5 mesi il TG5 su 10 titoli ne fa 8 di cronaca, perché deve distinguersi dal TG1 che la gente segue per le notizie "istituzionali", questo avviene per una serie di motivi diversi, perché lo ritiene più affidabile e perché c'è abituato. Mentana ha spostato scientificamente il giornale sulla cronaca, a volte la titolazione che fanno è esagerata sembrano matti, ma fanno ascolti alti pur avendo mezzi molto più limitati rispetto al Tg1.

 

E il TG2 allora è tutto cronaca?

Il TG2 è tutto improntato sulla cronaca è vero, però quella più leggera bianca e rosa. Mentana ha fatto una scelta che comprendo e condivido, nonostante sia molto bravo non è riuscito a competere con il colosso TG1 e quindi si sposta. E' come se io facessi un giornale scimmiottando il Corriere della sera che ha mezzi, uomini e soldi di molto superiori al Messaggero. Da tre anni ho spostato l'attenzione del Messaggero su fatti di Roma a volte anche esageratamente, ma è una scelta che è stata premiata, infatti guadagno copie.

 

Direttore crede che la cronaca nera venga oggi politicizzata, penso a D'Alema che è corso a Milano all'inizio dell'anno…

No. Non sono d'accordo stiamo ancora parlando degli immigrati. D'Alema e il ministro dell interno erano a Milano per gli immigrati non per la criminalità in sé. Tenete conto che oggi non c'è la grande delinquenza, non ci sono le bande organizzate tipo Maniero o altre. Fortunatamente i rapimenti non ci sono o sono sporadici. Nella mafia le famiglie si spartiscono tutto e quindi c'è quiete, finora non ci sono morti eccellenti procuratori della repubblica, alti ufficiali o generali di carabinieri. Sono rimasti gli scafisti sul mare del Salento che portano questi disgraziati e la criminalità da paura d'immigrato. La politica si muove perché questo fenomeno spaventa molte persone, la paura del negro, dello slavo e dei turchi, mamma li turchi! È una cosa storica la paura del diverso insita nella coscienza dell italiano di tutte le regioni. Sull'immigrazione i governi si giocano carriere e vite. Siccome è un fenomeno che non può essere arrestato tutti sanno che è un fenomeno che tende ad aumentare, quindi a complicare la vita delle grandi città. Bisogna che tentino di risolverlo o almeno fare la finta.

 

Si è alluso in questo periodo a un modello americano di polizia…

No, sono buffonate dei giornali. La tolleranza zero negli USA vuol dire che se lasci la macchina in seconda fila vai in galera! Qui non ti fanno la multa, se ti mettono le ganasce riesci a evitarle, questo è il massimo che ti può capitare. In America se passi con il rosso, o vai in galera o paghi 50 milioni di cauzione per essere libero sulla parola, non per non aver fatto nulla. Noi qui non riusciamo a rispettare le corsie preferenziali. La tolleranza zero è un modello inesportabile!.

 

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