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Antinazismo in Rete



Cinzia Zambrano



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Cinquantamila svastiche e circa 2 mila pagine Web con simboli nazisti e contenuti xenofobi. E’ la scoperta fatta nei giorni scorsi da una società informatica di Kassel, nella Germania centrale, impegnata per circa tre settimane a girare nel grande mondo della Rete targato ‘.de’ - Deutschland - alla ricerca di siti con orientamento nazifascista. Una scoperta sconcertante, ma che non dovrebbe stupire più di tanto. Si sa da tempo che la propaganda di estrema destra passa anche via Internet.

Quello che molti non sanno, invece, e’ che in Germania, proprio sulle stesse strade telematiche scelte dagli estremisti per diffondere il loro ‘verbo’, si sta organizzando da qualche tempo una task force virtuale per dire no all’odio razziale e al nazionalismo spinto. Una sorta di offensiva virtuale, che si affianca a quella reale e concreta annunciata dal cancelliere tedesco Gerhard Schroeder contro ogni forma di violenza xenofoba registrata nel suo paese.


Netz gegen Rechts
  letteralmente ‘la Rete contro gli estremisti di destra’ è forse uno degli esempi più riusciti dei siti antinazi. Intorno al tavolo della neonata redazione Web siedono i più importanti media tedeschi, come lo ‘Spiegel’, la ‘Sueddeutsche Zeitung’ l’emittente 'Ard' , l’agenzia ‘Dpa’, solo per citarne alcuni. L’idea e’ venuta ai redattori del settimanale tedesco Die Woche, che esasperati dal dover riportare ogni giorno sulle loro pagine, di carta e non, nuove aggressioni contro immigrati di qualsiasi etnia e religione hanno deciso di reagire a modo loro creando, con l’aiuto di altri media, ‘un portale di informazione sull’estremismo di destra’ come spiega il sottotitolo della home page.

Un sito ragionato, dunque, che non si limita a denunciare, ma va ben oltre nel tentativo di aiutare il pubblico internettiano a capire, con una serie di richiami ad articoli e ad altri link, chi sono questi ragazzi dalla teste rasate che picchiano e distruggono tutto ciò che non e’ tedesco in nome di una presunta superiorità ariana. Basta spostare il mouse per saperne di più. Cosa fa il governo? O ancora, come si possono aiutare le vittime di aggressioni xenofobe.

Il viaggio virtuale continua e la speranza di vincere il demone nazista, almeno in Rete, cresce a colpi di click. Una vera provocazione all’ultradestra tedesca arriva da Nazis.de , un sito-forum ironico e sfrontato che a dispetto del ‘dominio’ registrato, tutto è tranne che nazista. Ed è proprio qui la provocazione. Chi credeva di trovare sulla sua homepage svastiche e scritte antisemite, si imbatte invece in una foto della bandiera tedesca su cui spicca la scritta: “Solo quando nessun centro multiculturale non brucerà più, solo quando la polizia non dovrà più difendere asili di bambini ebrei, solo allora il nostro popolo si sarà liberato dal fascismo. L’odio è veleno per la mente”.

E poi giù, una immersione lenta nei fondali di un sito dai toni e i colori forti, che invita chi legge a non bandire i ‘nazi’, ma a parlare con loro, ‘perchè se non lo fate voi, chi dovrebbe farlo?’. Non credete nella forza del dialogo? Allora leggete la confessione di Anna G., ex estremista di destra, ora una delle redattrici del sito. Lo sforzo di scongiurare un rinascente nazionalismo razzista è lodevole, ma nell’abbandonare il sito si ha l’impressione di aver assistito a un predicozzo virtuale.


Molto più pacata, ma non meno efficace, e’ l’iniziativa ‘Web gegen Rechts’ , il Web contro la destra, una sorta di comunità messa in piedi alla fine di agosto da alcune personalità del mondo sportivo, dopo lo sconcertante episodio della registrazione in Rete del sito www.heil-hitler.de, subito annullato dalle autorità. Sulla sua homepage non ci sono articoli, né colori sgargianti. Solo un breve testo per far sapere al governo che anche il popolo di Internet si unisce alla lotta al razzismo. Poi un nutrito elenco di siti (www.drei-n.de  e www.aktioncourage.de  sono solo alcuni) che fanno capire quanto sia estesa la Rete virtuale di chi non tollera la violenza xenofoba.

L’estrema facilità di utilizzo del Web da parte dell’ultradestra ha fatto sì che la loro presenza anche in Rete non venga trascurata. L’autorevole settimanale ‘Die Zeit’, , in un articolo dal titolo eloquente Kampf den Nazis, guerra ai nazisti, critica la polizia e il governo per non aver saputo affrontare in modo efficace la dilagante violenza razziale e stila un programma in 14 punti, una sorta di dichiarazione di guerra, ‘che deve essere condotta dallo Stato e dai cittadini più a lungo di una sola estate’’. E’ quello che ci auguriamo tutti.


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