Il censimento 2000
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Il 15 giugno si è tenuto a Roma, nell'ambito della Smau Com, il convegno Nella
società della Net information. A seguito sono elencati i dati del Censimento 2000
relativo all'editoria in Rete realizzato dall'Osservatorio Italia Media on line di
Internet Mediasurfer
GIUGNO 1997
I mezzi di informazione approdano su Internet.
Dopo averne censiti 79 a gennaio, a metà anno i media italiani on line sono 155.
7 Agenzie di stampa (5%)
31 Quotidiani (20%)
47 Radio e tv (30%)
25 Periodici (16%)
45 Electronic Magazine(29%)

GIUGNO 1998
Si abbandonano le diffidenze.
In un anno la crescita dei media su Internet è del 221% ed a giugno in rete ne abbiamo
contati
498
Le amministrazioni comunali scoprono Internet.
E il boom delle reti civiche.
Sessantasei capoluoghi di provincia sono già in rete.
26 Agenzie di stampa (5%)
50 Quotidiani (9%)
30 Radio (5%)
17 Televisioni (3%)
240 Periodici (44%)
114 Electronic Magazine(21%)
5 Push e custom news (1%)
66 Reti civiche (12%)

GIUGNO 1999
La corsa ad Internet si fa frenetica.
Cominciano i grandi investimenti.
La presenza di media italiani su Internet sale del 133,7% . 1164 media on line
Linformazione corre in rete.
Cominciano i guadagni per leditoria on line.
Le electronic magazine iniziano ad ottenere finanziamenti,
pubblicità e sponsorizzazioni.
Si scoprono, non senza diffidenze, nuovi ed inaspettati spazi per il giornalismo.
57 Agenzie di stampa (5%)
69 Quotidiani (6%)
183 Radio (16%)
21 Televisioni (2%)
473 Periodici (41%)
271 Electronic Magazine(23%)
5 Push e custom news
85 Reti civiche (7%)

ANNO 2000
Rivoluzione Internet. E lanno della DotCom fever (febbre da punto com).
Esplodono la net economy, le-business, le-commerce.
I titoli tecnologici condizionano landamento delleconomia mondiale.
E linformazione non sta a guardare.
In Italia è lanno dei portal. Le grandi porte di accesso alla rete che fatturano
miliardi di pubblicità.
Le vere e proprie Fifth Avenue del World Wide Web ma...
Ne sono nati di tutti i tipi ma lesperienza americana ci mostra come si sia
consumata una guerra tra i cosiddetti portali generalisti (orizzontali) che ha visto
sopravviverne solo alcuni.
La tendenza è sviluppare portali verticali (vortal) altamente specializzati nel fornire
servizi ed informazioni in un campo specifico. O ad inserire delle nicchie di
specializzazione (vortal) allinterno dei portal generalisti.
Ma diamo i numeri
In Europa Internet sta crescendo molto rapidamente anche se la penetrazione è ancora
strettamente legata alla classe sociale.
Fonte: Marzo 2000 - Pan European Internet Monitor
Secondo una ricerca effettuata lo scorso aprile gli utenti italiani di Internet sono 9,3
milioni ed i lettori di notizie online 3,4 milioni.
Fonte: Aprile 2000 - "Special Report Lettura Online - Between/MT&T" http://www.quadrante.net/between
I media italiani in Internet sono
2359
Con una crescita sul 1999 del102,6%
Allora, abbiamo tenuto bene a mente ciò che è avvenuto negli ultimi quattro anni?
Proviamo a fare il punto.
La crescita è stata del 1419%.
I quotidiani in rete sono
78
Rispetto al 1999
+13,04%
Il 3% dei media on line
Le agenzie di stampa in rete sono
56
Rispetto al 1999
-1,75%
Il 2% dei media on line
I periodici in rete sono
1212
Rispetto al 1999
+156%
Il 52% dei media on line
Le E-zine in rete sono
512
Rispetto al 1999
+88,9%
Il 22% dei media on line
Le Tv in rete sono
95
Rispetto al 1999
+352%
Il 4% dei media on line
Le radio in rete sono
284
Rispetto al 1999
+55,2%
Il 12% dei media on line
Il 10 maggio 2000 il Senato della Repubblica approva la legge che riconosce la figura del
comunicatore nella pubblica amministrazione.
Si accentua limportanza delle reti civiche.
Dei 103 capoluoghi di provincia italiani, in Internet sono già presenti 96 reti civiche
Con una crescita sul 1999 del12,9%
78 QUOTIDIANI (+13,04%;3%)
56 AGENZIE DI STAMPA (-1,75%;2%)
95 TELEVISIONI (+352%;4%))
284 RADIO (+55,2%;12%)
1212 PERIODICI (+156%;52%)
512 E-ZINE (+88,9%;22%)
96 RETI CIVICHE (+12,9%;4%)
26 PORTAL (1%)
La rete manifesta un grande bisogno di contenuti informativi quanto più possibile
affidabili se non, in qualche modo, certificati.
Qualità dellinformazione, garanzia di autenticità, overload di notizie, sono stati
per ora ottenute e risolti affidando la gestione dellinformazione a redazioni
giornalistiche.
La certificazione delle informazioni è stata spesso assicurata dalle garanzie di
affidabilità e correttezza che portano in sé testate già affermate in stampa, radio e
televisione.
Queste garanzie, però, sono superate dalla natura stessa del nuovo medium Internet.
1) Linformazione su Internet, come abbiamo visto, non è più solo appannaggio delle
grandi testate tradizionali ma fa riferimento, mutuando un termine borsistico, ad un
azionariato diffuso.
Un azionariato che fa informazione, se non giornalismo, senza essere chiamato a rispondere
di deontologia professionale.
2) Le nuove tecnologie consentono la raccolta di informazioni sui visitatori-lettori il
cui utilizzo è spesso sconosciuto, non autorizzato e non disciplinato.
3) La veridicità delle notizie è senza garanzia.
4) Il limite tra pubblicità ed informazione è spesso troppo labile.
Internet ha bisogno di norme che superino e migliorino quelle regole, laddove adottate,
che la rete si è data autonomamente.
E qualcosa sta già cambiando..
Prendiamo ad esempio una piccola realtà del web.
Scorrendo la pagina del New York Times On Line,
in fondo troviamo le "Privacy Information"
NYT on the web aderisce ed è certificato, come molti altri media, da Trust-e, che rende
trasparente luso dei dati personali e da BBBonline per la privacy
nelle-commerce.
La Health on the Net Foundation ha stilato un codice di condotta
deontologica al quale fanno riferimento sempre più siti o Web Magazine di informazione
medica.
http://www.hon.ch/HONcode/Conduct.html
E molte web magazine riportano
il logo del Hon Code in Home Page.
La garanzia di regole di trasparenza e correttezza nelluso dei dati personali è un
argomento fortemente sentito da chi si occupa di pubblicità on line
Privacy Policy vengono adottate per garantire i lettori sulluso dei dati raccolti e
sullutilizzo trasparente dei cookies, i file che possono essere utilizzati per
spiare i nostri comportamenti.(http://www.doubleclick.com
).
E proliferano gli organismi indipendenti che si occupano di controllare e certificare
luso deontologicamente trasparente dei dati raccolti (http://www.netcoalition.com ; http://www.privacyalliance.com ; http://www.epic.org )
Dei 100 siti più visitati dai giornalisti americani e da noi censiti in Internet
Mediasurfer.
69, di cui 7 non Statunitensi, adottano una Privacy Policy;
Di questi 13 hanno ottenuto la certificazione Trust-e;
Uno quella di BBBOnline.
In Italia qualcosa inizia a muoversi.
Abbiamo trovato riferimenti alla Privacy in:
7 Portali
3 Agenzie di stampa
14 Electronic Magazine
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