Le otto ore più lunghe di Microsoft Walter Vacchini con Valentina Furlanetto
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Walter Vacchini è responsabile della Mns Italia, il Portal di
Microsoft che comprende anche Hotmail. Gli abbiamo chiesto di parlarci di quello che ormai
è stato soprannominato "l'attacco a Hotmail".
Come ha reagito Microsoft allattacco degli hacker?
Molto bene, mi sembra. Quando siamo stati informati del problema negli
Stati Uniti erano le 2 di notte di lunedì 30 agosto. Abbiamo subito verificato
linformazione. Dopo aver appurato che era attendibile, una task force di informatici
si è messa immediatamente al lavoro. I server, che si trovano tutti negli Stati Uniti,
sono stati bloccati. Immediatamente. Entro le dieci del mattino il problema era risolto.
Nessun problema per gli utenti americani, quindi, che fra le 2 e le 10 del mattino
probabilmente dormivano. Qualche disagio per quelli italiani che non hanno potuto
utilizzare la casella di posta per un po di tempo. Ma si è trattato in fondo di un
disagio durato solo otto ore.

Come è potuto accadere?
Senza scendere in particolari troppo tecnici si può affermare ora che
per aggirare il sistema di Hotmail i pirati informatici hanno sfruttato una vecchia
procedura del sistema rimasta in rete.
Come è possibile che fosse rimasta lì?
Noi facciamo continui aggiornamenti per migliorare la sicurezza del
software. Naturalmente possono rimanere in rete procedure vecchie e inutilizzate del
sistema. Bisogna inoltre tener presente che non stiamo parlando di dilettanti: gli hacker
sono persone che passano giornate intere a cercare il modo per intaccare un software.
Molti di loro lavorano per noi. Il loro compito è quello di avvisarci nel caso scoprano
difetti o problemi ai software. E molto spiacevole invece che questo gruppo non si
sia rivolto a noi, ma abbia deciso di pubblicare il codice su un sito svedese mettendo
così a rischio la privacy di molte persone.
Ma davvero la Web mail è meno sicura delle altre forme di E-mail?
La mail aziendale è certamente più sicura: a meno che qualcuno non si
introduca nel computer stesso non può violare le informazioni che contiene. Nella Web
mail cè qualche insicurezza in più.

Un brutto colpo per Microsoft?
E stato un piccolo incidente di percorso. Niente di grave. Anche
perché mi sembra che abbiamo provveduto a risolvere tutto nel giro di qualche ora.
E la violazione della privacy degli utenti?
Quella non è assolutamente in questione. Ma lincidente si è
chiuso subito e non credo possa essere successo nulla.
Alcuni sostengono invece che la falla sia stata aperta mesi fa e che
se ne sia data notizia solo più tardi.
Ne dubito. Anche perché gli hacker compiono questi gesti proprio per
poi pubblicizzarli subito.
Ammesso che si sia trattato di poche ore, in questo periodo di tempo
qualcuno potrebbe aver scoperto il codice di una carta di credito altrui e averlo
utilizzato. Come si comporterà Microsoft
Finora non abbiamo avuto nessuna notifica di questo tipo. Il poblema
quindi, per fortuna, non sussiste. Comunque Hotmail è in procinto di attivare un passport
wallet proprio nellottica di intensificare la sicurezza in modo che le transazioni
siano più sicure.
Lei farebbe mai transazioni on line?
Sì. Ma chiaramente su siti Internet con i miei dati criptati
attraverso protocolli sicuri. Siamo i primi a dire che bisogna stare attenti.
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