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Il "Rick's Cafe" degli hacker

Riccardo Stagliano'

 

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I negoziati di pace tra guardie e ladri di Internet si svolgono, quasi sempre, nel locale elettronico del ventenne John Vranesevich. Il sito che Vranesevich ha fondato cinque anni fa a partire da 5 mega di spazio offerti gratuitamente da un provider e' oggi un'azienda con trenta collaboratori in cui hanno recentemente investito i venture capitalist di Zarite. Ma innanzitutto Antionline (http://www.antionline.com) e' l'unico luogo in cui anche gli hacker piu' recalcitranti accettano di dialogare - spesso attraverso la mediazione del padrone di casa - con la polizia informatica che vorrebbe acciuffarli.

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John Vranesevich funziona come anello di congiunzione tra il bene e il male. Quando i responsabili della sicurezza del sito del Ministero del Tesoro americano volevano rintracciare chi aveva violato la loro home-page hanno chiesto a lui di fare un appello pubblico all'interno della comunita' degli hacker. Quando un pirata latitante vuole stabilire un contatto con le autorita', discolpandosi o spiegando il suo punto di vista, e' John il primo a ricevere la mail del fuggitivo.

Non suona strano che un sito di fuorilegge riceva le attenzioni di chi investe su Internet? "Non siamo mai stati un sito di hacker - risponde Vranesevich, dopo 15 minuti dalla spedizione, alle domande via posta elettronica -. siamo piuttosto un'organizzazione che sta "fuori" da quel mondo "guardandoci dentro". La nostra missione e' quella di istruire il pubblico sulle questioni connesse alla sicurezza informatica. L'attenzione che riceviamo dalla stampa ufficiale e i premi che abbiamo vinto dimostrano che non siamo poi tanto underground e percio' appetibili per gli investitori".

Quello su cui John concorda, pero', e' l'imborghesimento dei pirati informatici cosi' come eravamo abituati a pensarli. "Credo che quello di essere assunti come responsabili della sicurezza di una grande azienda sia sempre stato il sogno della maggior parte dei veri hacker: non si tratta di anarchici con intenzioni cattive, quanto di individui con un forte amore per la tecnologia che vogliono contribuire a farla evolvere".

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A marzo scorso, dopo aver ripetutamente violato i computer del Pentagono, l'incursore Analyzer e' apparso come testimonial di una marca israeliana di Pc, ha ricevuto diverse offerte per libri e sceneggiature sulla sua storia e - si e' scritto - un'offerta per lavorare nel Mossad, i servizi di intelligence del suo paese.

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