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Clarence 2.0, quando la vita e' meravigliosa

Riccardo Staglianò


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Questo articolo è uscito sul Corriere della Sera (www.corriere.it) del 19 luglio

"La vita e' meravigliosa" e' il refrain che accompagna la fiaba di html, America-in-Italia e pacchi di soldi che stiamo per raccontarvi. Nel novembre del '96 per i redattori di un settimanale satirico non c'era molto da ridere: il loro giornale stava per chiudere e di li' a poco si sarebbero trovati per strada. Qualcuno propose di mettersi in salvo dal naufragio di "Cuore" sulla scialuppa di una pubblicazione elettronica. "Venne fuori che il denominatore comune dei nostri gusti era la passione per il film di Frank Capra "It's a Wonderful Life" - racconta oggi Gianluca Neri - Anche il suo protagonista viveva un momento difficile e stava pensando di farla finita quando il suo angelo custode, Clarence, gli fece capire quanti buoni motivi ci sono, pur nei periodi piu' complicati, per essere felici ". A meno di tre anni di distanza una fonte sicura di allegria, il ventottenne Neri e il suo socio Roberto Grassilli, ce l'hanno: la creatura cui hanno dato vita allora, battezzata come l'angelo della pellicola (www.clarence.com), e' diventata uno dei siti italiani piu' trafficati, valutato dai venture capitalist nostrani ben 4 miliardi.

Il tutto a partire da un logo disegnato su un tovagliolo del caffe' Trottoir di Corso Garibaldi a Milano e da un incalcolabile numero di ore rubate al sonno. "La nostra idea e' stata dall'inizio quella di creare una comunita' virtuale online - ricorda Neri, dai nuovi uffici ancora ricolmi di scatoloni da disimballare - : scrivemmo a tutti i provider, chiedendo che ospitassero il nostro sito in cambio della partecipazione a tutti i nostri eventuali proventi. La risposta di Icom fu quella che ci convinse di piu' e il nostro rapporto si sviluppo' cosi' bene che dopo poco mi assunsero come art director". Nella citta' virtuale di Bedford Falls ci si sarebbe potuti incontrare e chiacchierare in liberta'. I cittadini digitali avrebbero avuto diritto di parola su tutte le decisioni della comunita' e da un certo punto in poi l'amministrazione cittadina avrebbe regalato loro del "terreno" per mettere su casa online. E il pubblico cresceva: nel marzo del '98 le pagine scaricate erano 1 milione e 800, quest'estate il doppio, con 350-400 mila utenti al mese.

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"Una delle cose che probabilmente i visitatori apprezzano e' la grafica originale e un linguaggio non "ingessato" - neppure Neri conosce esattamente la chiave del suo strepitoso successo - . Anche ai siti bellissimi e' difficile affezionarsi, mentre una home-page diventa di culto solo quando l'utente partecipa, e' padrone. I nostri frequentatori organizzano cene via chat in tutta Italia (e si stampano magliette per ricordare quegli eventi), eleggono periodicamente Mr e Miss Clarence e cosi' via... Sin dall'inizio abbiamo abbracciato lo slogan che sono "meglio cento appassionati che un esperto": nessun critico musicale mettera' mai le stesse energie nel seguire tutte le novita' riguardo a una pop-star quanto potrebbe fare un suo fan e da noi sono tutti fan di qualcosa".

Quest'estate la favola di Clarence e' passata alla versione 2.0. "Sentivamo che era arrivato il momento di mettersi in proprio. Il primo potenziale finanziatore l'abbiamo cercato noi ma poi la voce si e' sparsa e molti altri si sono fatti avanti. Per me, figlio di direttore di banca, sentirmi chiamare dalla Chase Manhattan Bank per una proposta d'affari non sembrava vero, eppure...". Il topolino ha portato via sotto gli occhi dei giganti italici dei nuovi media alcuni uomini di punta: una caporedattrice da Virgilio, un editor dal sito Mondadori Libri e un altro dai quelli Disney oltre che l'ex-direttore commerciale di Icom e Maurizio Papini, che a San Francisco era sviluppatore di database per uno dei gruppi tecnologici di punta della Oracle. "Il fatto e' che qui si divertono di piu', li paghiamo bene e gli offriremo stock-option non appena saremo quotati".

Aspettando il lancio settembrino a Smau, Clarence intrattiene i suoi visitatori con le parodie a siti celebri. Prima Caronte (antitesi di Virgilio), poi Scarsavista/Altavista e OhNoo!/Yahoo! Il nuovo sito prevede dieci diverse aree: forum e chat, spazio web (25-30 Mega) e posta elettronica gratuiti, le aste e lo shopping, il meteo, la possibilita' di spedire cartoline elettroniche, un servizio che mette in contatto gli utenti a seconda dei loro profili di interesse, gli speciali giornalistici legati all'attualita' e vari altri servizi in partnership con siti esterni. Il mistero sulle generalita' e le quote della nuova proprieta' svanira' questa settimana (le voci piu' insistenti riguardano Kiwi (Pino Venture) e B&S Electra). Al momento il maggior azionista e' Neri, con il 35 per cento della societa': "L'obiettivo nostro e dei venture capitalist e' di arrivare il prima possibile alla quotazione in Borsa". E a quel punto, c'e' da scommettere, a Clarence - nel film angelo spiumato, di second'ordine - spunteranno le ali.

 

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