Le cattive notizie si danno meglio via e-mail
Riccardo Stagliano'
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Ditelo con l'e-mail (se e' una brutta cosa). Uno studio recentissimo
sostiene che "e' piu' facile comunicare le cattive notizie via mail piuttosto che via
telefono o di persona". E il perche' si capisce: la corrispondenza elettronica con il
suo anonimato, con il fatto di non vedersi in faccia, con la sua rapidita', facilita la
spontaneita', fa sprofondare le inibizioni e compie la metamorfosi del timido in
sfacciato.
Lo studio cui ci si riferisce, quello condotto da Stephanie Watts
Sussman, professoressa di sistemi informativi alla Wheatherhead School of Management
all'universita' di Cleveland, fornisce tuttavia dettagli ulteriori: "L'atmosfera sul
posto di lavoro trae giovamento dall'uso della posta elettronica. Mettiamo il caso che
stiate lavorando a un progetto e il vostro superiore, via e-mail, vi faccia un commento
per spronarvi: "Non e' proprio l'ideale, puoi migliorarlo". La gente impara se
vengon fatte loro delle critiche costruttive, come e' questo il caso". L'opinione
della docente e' che online i colleghi sono molto piu' inclini a fare appunti di questo
genere di quanto non lo sarebbero per telefono o faccia a faccia.
A questa testi ha ribattuto, dall'universita' di Washington, Malcom
Parks, ricercatore in nuovi media: "Il fatto che si sia piu' portati a esprimere il
proprio parere non e' sempre un bene, anzi aumenta la quantita' generale di cose
scarsamente riflettute che prima ci uscivano dalla bocca e adesso transitano troppo
rapidamente dal cervello alla tastiera".
Copyright Corriere della sera/Caffè Europa
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