Pici
Ingredienti per 4-5 persone: 400 g di farina di grano tenero (ideale
quella di tipo 0 o 1); acqua q.b.; sale.
Impastare la farina setacciata con l'acqua debitamente salata e
leggermente calda. Lavorare la pasta molto bene e, dopo averla fatta riposare per
un'oretta, avvolta nella pellicola trasparente, stenderla a uno spessore di mezzo cm
scarso e tagliarla a strisce. Rotolare le strisce con le mani sulla spianatoia infarinata
in modo da ricavarne degli spaghettoni (tre o quattro mm).
Qualcuno aggiunge alla pasta un uovo ogni 400 g di farina ma la ricetta
originale prevede solo acqua e farina. Una volta pronti i pici, si lessano in abbonadante
acqua salata in ebollizione e si condiscono con un ragł di carne, un sugo di pomodoro o,
secondo la vecchia tradizione contadina, con la briciolata.
Briciolata
Grattugiare del pane secco non condito (ovviamente occorrerebbe
il pane toscano sciocco, vale a dire senza sale) fino ad averne circa 150 g e setacciarlo.
Far imbiondire due o tre spicchi d'aglio in olio d'oliva quindi scartare l'aglio e far
rosolare dolcemente nell'olio il pane grattugiato. All'ultimo, aggiustarlo di sale e
versarlo caldo sui pici appena scolati. Fare attenzione che la pasta risulti condita ma
non oliosa. I toscani, infatti, sono per loro natura parchi e generalmente non amano i
piatti troppo unti o grondanti condimento.
Un piatto troppo unto si dice che "fa rigno" dove
"rigno" sta ad indicare, nella lingua toscana, il senso di ribrezzo per un cibo
appunto troppo grasso.