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Inediti/Poesia, amore, nostalgia

Bataille, Sachs, Auslander, Arango, Ben Jelloun, Celan, cummings, Jacobs, Larkin, Rilke

 

 


La poesia e l’amore si conoscono bene, sono parenti stretti, prendono origine dalle stesse emozioni. Alla poesie d’amore è dedicato l’ultimo numero di "Panta", rivista letteraria della Bompiani (in uscita in questi giorni), una raccolta di versi inediti raccolti e curati da Andrea Gibellini che spiega così l’origine per così dire "emozionale" di questo paziente lavoro di ricerca.
"In una intera vita, sono poche le esperienze che sconvolgono quanto può sconvolgere l’amare o il non essere amati. Sentire distintamente verso una persona – intravista una volta, casualmente, nella confusione di una festa, dentro all’atmosfera chiusa e frettolosa di un bar, o per strada in una giornata grigia, invernale, che prima non prometteva nulla di buono – il desiderio di avvicinarla e conoscerla e restare incantati da un particolare: lo sguardo attento dei suoi occhi, la cadenza della sua voce, il modo di camminare selvaggio e noncurante tra il porticato e le luci della città, in una sera o mattino qualunque, di un giorno qualsiasi.
Esistono emozioni che "sfondano" la vita ordinaria, la rendono elettrica, la sovraeccitano di sensazioni, assorbono e accelerano il tempo del vissuto: l’amore ha il potere di far deflagrare in altri ritmi il nostro tempo interiore. E sembra non esserci freno a questa dinamica dell’assoluto (...)
Spesso la poesia risuona dentro di noi come un grido, una parola in tumulto, come un desiderio inappagato che si vorrebbe ardentemente ancora vivere e conservare. Una poesia forse è anche questo: la conservazione ultima di un sentimento autentico, la volontà di trattenere la bellezza dolorosa di una nostalgia (...)
L’amore non è solo un tema evidente per tanti poeti, ma è il propellente necessario per arrivare a una radicata definizione del proprio essere scrittori. E’ uno di quei tasti fondamentali o il principale, sensibilissimo, su cui battere il proprio linguaggio poetico".


Georges Bataille

NULLA HO DA FARE IN QUESTO MONDO

Nulla ho da fare in questo mondo
se non bruciare
ti amo da morirne

la tua mancanza di riposo
un vento folle soffia nella tua testa
malata per aver riso
mi fuggi per un vuoto amaro
che ti lacera il cuore

lacerami se vuoi
i miei occhi ti trovano nella notte
arsi di febbre.

ho freddo al cuore tremo
dal fondo del dolore ti chiamo
con un grido disumano
come se mi sgravassi
mi strangoli come la morte
lo so nella miseria
ti trovo solo agonizzando
sei bella come la morte

ogni dire mi strangola



Nelly Sachs

TI HO RIVISTO

Ti ho rivisto,
il fumo ti ha disegnato,
ti eri spogliato dell'involucro del bozzolo,
sostanza moribonda,
nient'altro che un sole tramontato,

al filo del tuo amore
si illuminò la notte,
che si alzò
come un'ala di rondine
che si spega in volo.
Ho afferrato un filo di vento,
c'era attaccata una stella filante…

 



Rose Auslander

FERIMENTO

Il tuo viso
gli occhi
nel tuo viso
il fulgore negli
occhi del tuo viso

Ochhi negli occhi
questa luminosa
ferita



Josè Manuel Arango

ALBA

E all'alba
abbracciati tu e io
cantando una canzone a bocca chiusa
ci imbattiamo nei corpi distesi vicino ai muri
vediamo le bocche semiaperte nell'oscurità
sono maschere ti dico
sono ubriachi che ha lsciato il carnevale
e tu: non lo sappiamo
come potremmo saperlo
sicchè per non schiacciarli
passiamo scivolando sopra loro
all'alba
abbracciati tu e io
cantando una canzone a bocca chiusa



Tahar Ben Jelloun

ASSENZA

E' forse per amore
che le parole cadono nel vuoto
come la sera sull'azzurro di pietra

E' per furia di silenzio
che i canti affondano nell'assenza

Oh tu!
luce
accesa in me dall'eclissi di quel sorriso che manca

poesia vana
davanti a uno sguardo che resiste
mentre il corpo brucia
nello specchio del ricordo

Oh tu!
non sei nell'abbandono
dove il volto si rivela
nella gravità degli occhi bagnati d'amore

non sei nell'eternità
veste d'amore che trema
nel giorno sorpreso dai nostri corpi abbracciati

manchiamo
alle pigre luminescenze del tempo
alle tardive mense
alle mlacrime di Cristo
e al languore così bello
della nostra fortunata fatica

il tuo viso mi abbandona
quando il mio pensiero si fa pressante

il tuo sorriso
lo conservo dentro di me
inaccessibile all'assenza

E' il soriso
della tua voce quando precede
quello delle tue mani
che bacio abbassando gli occhi



Paul Celan

LILLÀ DELLA PIOGGIA

Piove, sorella; i ricordi
del cielo si purificano della loro amarezza.
Il lillà, solitario davanti all'odore del tempo,
cerca gocciolando quei due che, abbracciati,
guardavano in giardino dalla finestra aperta.

Ora il mio grido ravviva le luci della pioggia.

La mia ombra si espande al di sopra dell'inferriata,
ela mia anima è il getto dell'acqua.
Rimpiangi, tu Oscura, nella tempesta,
che un tempo io rubai per tè il lillà sconosciuto?

BIANCHI sono i tulipani: chìnati su di me.
La notte baratta il vento per mani sventolanti.
Di':
svolazzeranno le farfalle?

Di':
la mia bocca sarà l'unico calice?
E tu chiudi gli occhi davanti al roseo chiarore?
Dici?

Perché stavolta – lo senti ? – il mio braccio non ti lascia più
nel mondo……

Bianchi sono i tulipani: chìnayi su di me!

IO SO della roccia nella quale non oso andare:
verranno ore, bianche come stormi di colombe.
Allora qualcuno ascolterà con il sopracciglio teso
E tu svelerai il mistero.

Io so delle stelle alle quali tu non credetti:
è un cammino verso i colchici…
ti ci conduce qualcuno con la testa alta.
E tu dimentichi quanto io sia vicino.

Ma io so anche delle mani che evito:
verrà una tempesta che scuoterà i cuori.
Poi ti spoglierò del tuo abito dolente.
Nel mio vestito avvizzito ti assopirai.



e.e. cummings

66
LASSU' NEL SILENZIO IL VERDE

lassù nel silenzio il verde
silenzio che racchiude una terra bianca

tu te ne (baciami)andrai


fuori nel mattino il giovane
mattino che racchiude un mondo caldo


(baciami)tu andrai


oltre nel sole il bel
sole che racchiude un giorno solido


tu te ne andrai(baciami


laggiù nel tuo ricordo e
un ricordo e ricordo

io)baciami(me ne andrò)

quando il mio amoreviene da me è
un po’ come una musica, un
po’ più come un colore che si flette (diciamo l'arancione)
contro il silenzio, o l'oscurità….

L'arrivo del mio amore effonde
Un profumo di meraviglia nella mia mente,

dovreste vedere quando mi volto per ritrovarla
come il mio più piccolo battito si affievolisce.
E allora tutta la sua bellezza è una morsa

Le cui ganasce silenti improvvisamente mi uccidono,

ma del mio cadavere lo strumento il suo sorriso foggia qualcosa
improvvisamente luminosa e precisa

- ed ecco allora che noi siamo Io e Lei …

che cos'è quella musica dell'organino



Max Jacobs

AMORI DEL GIOVANE PITTORE

La sera che venimmo insieme
A sederci sul bordo del mio letto
Fosti sorpresa, o mia bella,
c'era il tuo ritratto nella mia stanza
il tuo ritratto dipinto di mia mano
Proprio sopra il lavandino
"Cosa? Sembro così bella e nobile?
Son proprio io! E fatta a memoria!
Quel vestito color di luna!
Ne voglio uno così tutto in amoerro!"
Il ritratto aveva detto: "ti amo"
E dell'amore conobbe il destino.
Desinit, un giorno, in piscem
Lo ritoccavo ogni mattino:
La bocca più grande, il naso men fino,
Era comunque somigliante.
Tre mesi!… divenne una bestemmia.
Somiglia troppo alla fine.
Senz'odio coprii la tela.



Phlip Larkin

MATTINO, INFINE: LA' NELLA NEVE


Mattino, infine: là nella neve le tue
lievi impronte d'arrivo e di ritorno.
Null'altro ci ha lasciato la notte di visibile,

non la candela, il vino bevuto a metà,
né il tocco della gioia; soltanto questo segno
della tua vita che alla mia cammina.

Finchè la pioggia le cancelli, e resti
la verità cui ci svegliò il mattino;
felicità o dolore non sappiamo.



Rainer Maria Rilke

NON, NON NE VOGLIO PIU', NO

No non ne voglio più, no
di questa suprema aurora
come potrei ancora
sopravvivere all'abbandono.

L'amore, lo so, è una perdita
nascosta da un gesto che cattura.
O miei steli verdi
rendete i miei fiori inerti
fino alla lenta lor chiusura


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