Giuseppe Modica a Mazara del Vallo 
             
             
             
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            Chi è Giuseppe Modica 
            La luce è la luce è la
            luce
             
            Venerdì 2 agosto alle ore 18,00 nelle sale del Palazzo del
            Seminario a Mazara del Vallo, si inaugura un’ampia mostra
            antologica del pittore Giuseppe Modica. La mostra comprende una
            selezione di circa cinquantacinque dipinti dal 1989 al 2002. 
             
            Giuseppe Modica nasce a Mazara del Vallo il 16 Novembre 1953 dove
            nel 1972-73 ha tenuto la sua prima mostra personale. Oggi, dopo
            trent’anni, l’Amministrazione Comunale porge un omaggio al suo
            concittadino, apprezzato e stimato pittore nel pieno della maturità
            artistica. Modica a Firenze, dal 1973 al 1978, frequenta la facoltà
            di Architettura e l’Accademia di Belle Arti; dal 1987 vive e
            lavora a Roma. 
              
            Luci della notte (finestra) -1999 
            olio su tela, cm.195x75 
             
            Modica è singolare autore di una pittura
            rigorosamente riflessiva e meditativa in cui il tempo, la luce, la
            memoria sono da sempre oggetto di studio e di indagine. Tale ricerca
            ha strutturato un linguaggio “classico”, ricco di
            sedimentazioni, di echi della memoria e riverberi dell’immaginario
            che si snoda attraverso cicli tematici ben identificabili: le
            fortezze, le saline, le memorie arabe, le bagnanti, gli interni con
            grandi specchi, entro i quali fughe di pavimenti e immagini riflesse
            avvolgono lo spettatore nella circolarità del tempo e dello spazio. 
             
            La mostra è accompagnata da un volume, edito da Allemandi, pensato
            e minuziosamente curato dal prof. Maurizio Fagiolo dell’Arco che
            per l’occasione ha scritto un ampio saggio nel quale percorre e
            documenta il lavoro di Modica dagli esordi fino ad oggi. Le ultime
            pagine sono state scritte proprio un giorno prima della sua
            scomparsa e testimoniano dell’attenzione che lo storico ha avuto
            per il lavoro di Modica fin dal 1985, anno in cui si sono
            conosciuti, e del dialogo costruttivo che fra loro è sempre
            intercorso, che già nel 1991 si è concretizzato nel testo che
            Fagiolo ha scritto per il catalogo, edito da Fabbri, della mostra
            alla Tour Fromage di Aosta. 
              
            Grande specchio: modella in posa   -
            2000-2002 
            olio su tela, cm. 140x200 
             
            È importante sottolineare che il catalogo per Mazara del Vallo è l’ultimo
            lavoro portato a compimento dal prof. Fagiolo ed a lui la monografia
            sarà dedicata. 
             
            Il volume comprende anche una nota di Giorgio Soavi, nella quale lo
            scrittore parla dell’incanto e della bellezza di una figura
            femminile che spesso troviamo nei quadri di Modica, e un testo
            illuminante dell’antropologo Antonino Cusumano che ci conduce
            attraverso I luoghi della pittura di Giuseppe Modica. A
            conclusione troviamo l’intervista fatta dal poeta Nino De Vita, un
            vivace scambio di idee ove il pittore cerca di chiarire il senso
            profondo della sua ricerca. 
             
            Modica si sofferma oggi, anni 2000, ad “inseguire la pittura”
            guardando le luci della notte, in un dialogo tra artificiale e
            naturale, tra fisicità del quotidiano e sospensione metafisica. 
              
            Visione-cristallizzazione (Agrigento)  - 2002 
            olio su tavola, cm80x60 
             
            La sua pittura trova ascendenze in quella linea
            classica che da Piero della Francesca, Vermeer, Velasquez, Seurat
            arriva fino a De Chirico, per poi reinventarsi, attraverso la
            conflittualità dei linguaggi del dopoguerra, in un’espressività
            autonoma e personale. 
             
            Il lavoro di Modica è stato oggetto d’interesse da parte di
            letterati, studiosi e storici d’arte, e tra questi citiamo: Maria
            Teresa Benedetti, Enzo Bilardello, Bruno Caruso, Renato Civello,
            Floriano De Santi, Marco Di Capua, Maurizio Fagiolo Dell’Arco,
            Guido Giuffrè, Marco Goldin, Domenico Guzzi, Janus, Dario Micacchi,
            Massimo Onofri, Leonardo Sciascia, Vittorio Sgarbi, Giorgio Soavi,
            Corrado Sofia, Claudio Strinati, Antonio Tabucchi. 
              
            Modella nell'atelier   -2001-2002 
            olio su tavola, cm50x70 
             
            Modica ha ordinato personali in prestigiose
            gallerie private italiane ed estere (Milano, Roma, Torino, Colonia,
            Palermo, Brindisi, Messina, Firenze, Piacenza, Trieste, Genova,
            ecc.) ed esposizioni antologiche in spazi pubblici quali: Tour
            Fromage, Aosta 1991; Palazzo dei Diamanti, Ferrara 1993; Casa dei
            Carraresi, Treviso, 1997/1998. 
             
            Fra la rassegne più significative: VI Triennale dell’Incisione,
            Milano, 1990; XIII Quadriennale d’Arte di Roma, 1999; VIII
            Biennale internazionale d’Arte Contemporanea, Il Cairo, 2001. 
             
             
             
            Giuseppe Modica 
            Mazara del Vallo (TP) 
            Palazzo del Seminario 
            venerdì 2 agosto - martedì 10 settembre 2002 
            Orario: 10.30-12.30; 18.00-22.00 tutti i giorni 
            Costo del biglietto: Euro 1,50 
            Catalogo: edito da Allemandi; Euro 30,00 in mostra; Euro 40,00 in
            libreria 
            Per informazioni: 0923/933769 - 349/8132904 
            Si consiglia di consultare il sito www.giuseppemodica.com  
             
             
              
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